59.Non dovevi venire.

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"Dove andiamo?" Mi chiede mentre attraversiamo la sala grande.

"È una sorpresa" gli sorrido e lui sbuffa.

"Almeno è vicino?"

"Decisamente no."

"Perfetto insomma" alza gli occhi al cielo mentre imbocchiamo un corridoio deserto.
Spero di ricordarmi la strada...
Dai non posso sbaglire
È solo una.

"Vuoi per caso uccidermi?" Mi chiede guardandosi intorno.
"No"
"Sicura?"
"Fidati ti piacerà" sbuffo ed i miei occhi si illuminano quando vedo la stessa porta che abbiamo preso io e Cameron.
Bingo.

Aumento leggermente il passo e lo stesso fa Will.
E se fosse chiusa?
Appoggio la mano sulla maniglia ,la abbasso e con mia geande fortuna è aperta.
Grazie.
Apro la porta e davanti ai miei occhi si presenta lo stesso scenario dell'ultima volta: nebbia seguita da della boscaglia.

Mi giro verso Will che ha leggermente la bocca socchiusa mentre guarda difronte a se.
"Attento che entrano le mosche" affermo allungando la mano per chiudergli la bocca, lui sussulta leggermente come se si fosse svegliato da uno stato di trance poi mi guarda.

"Ma.... siamo fuori?" Si gira ad osservare il corridoio ancora deserto e poi riguarda davanti a se come se non ci credesse.

"Non lo so.... più o meno credo..." non vorrei che comunque lui si mettesse a correre credendo di essere uscito dall'Albatros e di essere libero.
Non credo che siamo fuori
Altrimenti Thimoty e Timmy sarebbero già scappati da un pezzo.
"Più o meno." Ripete per poi guardarmi e sorridere.

Ed io credo di star letteralmente per sbavare.
Dai su.
Riprenditi Scarlet.

Scuoto la testa ed inizio ad avanzare verso il bosco ma quando ormai sono a pochi passi dall'entrata mi accorgo della mancaza di qualcuno.
Mi giro e lo vedo fermo proprio davanti alla porta mentre mi guarda.

"Beh? Non vieni?"

"Sei sicura di quello che fai?"

"Si..." rispondo non molto convinta , infatti lui incrocia le braccia guardandomi con un'enorme disappunto.
"Ok no , però l'ho già fatto e non è successo niente dai andiamo non avrai mica paura"
Lo prendo in giro guardandolo a mo' di sfida e questo gli basta per iniziare ad avanzare verso di me con le mani in tasca.
"Va bene ma se succede qualcosa ,soprattuto a te, rimpiangerò questa mini-fuga per il resto della mia vita" mi supera inoltrandosi nel bosco mentre sulla mia faccia si forma un sorriso da ebete.

Lo raggiungo continuando a sorridere come una scema.
"Ma allora sei proprio un angelo" lo sfotto di nuovo , si gira a guardarmi ed appenna i suoi occhi incontrano i miei fa un leggero sorriso , tira fuori la mano dalla sua tasca per appoggiarla sulla mia testa e mi scopiglia i capelli.
"Sei tu l'angelo" detto questo rincomincia a camminare.

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"Quanto manca?" Sbuffo per l'ennesima volta e giuro che tra un po' lo prendo a ceffoni.

È la 40° volta che lo chiede.
Consecutiva.

"Non è che se continui a chiederlo la strada diminuisce" ringhio per poi rigirarmi e continuare a camminare.
"Voglio solo sap-"
"Will. Apri ancora una volta quella bocca e domani ti risvegli sterile."

Fortunatmente non lo sento ribattere e per il resto del viaggio se ne sta in silenzio.
Non manca tanto in realtà
Siamo quasi arrivati.

Non lo avessi mai detto, gli alberi finiscono e ci troviamo davanti un prato che finisce qualche mentro più in là e poi inizia il burrone.
Mi giro verso Will e gli rivolgo un sorriso che va da un'orecchio all'altro.

"Siamo arrivati!" Ma nel suo viso non sembra esserci lo stesso entusiasmo , anzi ha le sopracciglia corrugate e mi accorgo solo ora che non sta guardando me ma un punto alle mie spalle.
Mi giro per vedere cosa lo turba e noto la figura esile di un bambino davanti al burrone che ci fissa.

Ci metto un po' a capire che il bambino in questione è Timothy e rilascio un sospiro di sollievo.
"Dobbiamo andarcene" dice ad un certo punto Will afferrandomi la mano, sta per rientare nel bosco ma lo fermo.

"Sta tranquillo, lo conosco quel bambino. È completamente innocuo" mi libero dalla sua presa che stava diventando anche abbastanza forte.
"Scarlet davvero..." mi afferra per la spalla facendomi rigirare verso di lui "...dobbiamo andare" adesso il suo tono di voce si è abbassato.

Lo guardo senza capire.
"Will stai tranquillo, ti ho detto che è innocuo" tolgo la sua mano dalla mia spalla e mi giro con l'intenzione di raggiungere Timothy e con mia grande sorpresa Will non mi segue, anzi fa un passo indietro scomparendo tra gli alberi del bosco.
Boh.

Avanzo verso Timothy e lo vedo in lontanza mentre muove leggermente la testa.
Sembra quasi che la stia squotendo.
Ma non risco a vedere ancora bene.
Aumento leggermente il passo per raggiungerlo più in fretta.
C'è troppo silenzio e la situazione sta diventando inquietante.

"Timothy sono io Scarlet" alzo la voce per farmi sentire creando l'eco, lui non dice nulla rimane immobile.
Aumento ancora il passo fino a quando non gli sono davanti, mi abbasso per essere alla sua altezza e noto che è molto più magro rispetto all'ultima volta che l'ho visto.

Ha i vestiti tutti sporchi così come il suo viso ossuto ed ha un taglio che va dall'orecchio fino alla fronte, tiene i pugni serrati ed ha gli occhi quasi spalancati, il suo petto va su e giù velocemente.
Sembra terrorizzato.
"Santo cielo Timothy chi ti ha ridotto così?" Gli chiedo appoggiandogli la mano sul braccio, questo mio gesto sembra risvegliarlo e finalmente punta gli occhi nei miei ed avevo ragione.
È terrorizzato.
Ma da cosa?

Sto per dire qualcosa ma lui mi precede.
"Non dovevi venire." Sussurra talmente piano che mi viene quasi il dubbio che lo abbia detto davvero.
Sento un rumore dietro di noi e faccio per girarmi ma mi blocca afferrandomi per le braccia.
"Non ti muovere, non guardare..." continua a parlare piano e questa cosa mi mette terribilmente ansia, il suo sguardo che lancia delle occhiiate da me alle mie spalle non aiuta per niente.

Chi c'è dietro di noi?
Non so se per l'ansia o per la sfiga ma scivolo leggermente creando un leggero fruscio , ma a quanto pare questo basta per far spalancare del tutto gli occhi a Timothy e spingermi dietro di lui e solo ora vedo quello che c'era alle mie spalle poco fa.
Non sono uomini.
Sono manichini
Non hanno una faccia
O espressione
Hanno in mano una specie di fucile
E sono veramente tanti.

Avanzano verso di noi e sembrano così vicini, Timothy è davanti a me e dai suoi occhi che saettano in tutte le direzioni credo proprio che stia cercando una soluzione per uscire da questa situazione.
O magari sta cercando qualcosa.
Poi ad un tratto si gira di scatto e guarda prima me poi il burrone.

Ci metto probabilmente troppo a capire il suo intento perchè nemmeno un secondo dopo mi spinge ed io cado guardando sotto di me e vedendo solo acqua.
E credo proprio che questa valta non ci sarà nessuno a salvarmi.
È la fine.

Qualcosa di specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora