30.È tutta rossa.

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3 anni prima•

Mi tolgo la maglietta che ho usato per l'allenamento e ne prendo una pulita.
Quegli supidi allenamenti.
Tocco le tempie massaggiandole per il troppo fastidio.
Il mal di testa.

Predo le aspirine che mi hanno dato e ne ingoio due rilasciando un grande sospiro.
È finita.

Sento lo scricchiolio di alcune assi e mi blocco infilandomi lentamente la maglietta facendo attenzione ad ogni suono.
Mi guardo intorno ma non c'è nessuno oltre a me.
Non mi ci vuole molto per capire chi ha causato quel rumore.
Ma devo scoprire dove si trova.

Faccio finta di non essermene accorto e mi avvio verso la scrivania, la sento muoversi con la delicatezza di un elefante in una cristalleria.
Mi scappa un sorriso avendo la conferma che si tratta di lei.
La mia lei.

Ogni volta mi viene spontaneo chiedermi dove la trova tutta la forza per venire qui dopo gli allenamenti, sarà distrutta pure lei.

Prendo un pigmento blu e me ne verso un po' sul palmo della mano, aspetto di non udire più i passi e quando sento il rumore cessare appoggio il barattolino sulla scrivania.
Scacco matto.

Mi giro e soffio sul palmo facendo volare la polvere sul soggetto davanti a me.
Il mio sorriso si allarga ancora di più quando vedo che la polvere colorata si è bloccata a mezzaria rivelano un'esile figura femminile.
Beccata.

"Federico!" Mi urla contro iniziando a cercare di togliersi il pigmento mentre la sua immgine si fa sempre più nitida.
È cosi buffa.

Appare del tutto davanti ai miei occhi mentre continua a scollarsi per togliersi il colore.
Bene, ora ci divertiamo.

"Mi stavi spiando?" Le chiedo avanzando verso di lei.
"Ehm...no, ma cosa te lo fa pensare?" Si gratta il collo guardandosi in torno evitando il mio sguardo.
"Boh, tipo il fatto che sei nella mia stanza alle 11 di sera,oltretutto dopo il coprifuoco, e fino a 2 minuti fa eri invisibile senza che io sapessi niente" ghigno vedendola grattarsi il ponte del naso , tipico gesto che fa quando è nervosa.
"Veh che se volevi guardare bastava chiedere"continuo abbassandomi alla sua altezza per afferrarle le cosce e sollevarla.
È più leggera di una piuma.
Lancia un gridolino di sorpresa allacciando le gambe al mio bacino per non cadere.
"Non mi serve il tuo permesso. Se voglio guardare il mio ragazzo posso farlo dove e quando voglio" alza le spalle incrociando le braccia dietro al mio collo.
Mi siedo sul letto e lei si posiziona meglio a cavalcioni su di me.

Inzio a dargli dei piccoli baci a stampo inebriandomi del suo profumo.
"Tuo fratello sa che sei qui?" Le chiedo inziando a lasciargli dei piccoli baci lungo tutta la mascella.
"Mh...si" mi risponde poco convinta. Sta mentendo.
Faccio un sospiro profondo
"Emily..." dico lanciandogli uno sguardo di rimprovero.
Se Cameron lo scopre mi ammazza.
"Ok, lui non lo sa. Rimarrà un segreto tra noi due" fa un sorriso per poi lasciarmi un bacio a stampo.
"Perchè tu non glielo dirai vero?" Sporge il labbro inferiore facendo quell'espressione che farebbe sciogliere chiunque.
Ahhhh maledetta.
"E non fare quella faccia" distolgo lo sguardo arricciando il naso mentre sul suo volto si dipinge un sorriso vittorioso.
Prima o poi riuscirò ad oppormi.

"Non dovresti infiltrarti nei dormitori maschili a quest'ora" inizio a baciarle il collo.
"Disse colui che si infila in quelli femminili..." ribatte facendo una smorfia mentre le mie labbra si curvano in un sorriso.
"Solo nel tuo" mi soffermo su un punto inizando a succhiare e mordere la sua pelle.
"Questo è quello che dici a me"  continua e sorrido ancora di più.
Te la sei cercata.
"Hai ragione anche in quello di Cassandra, Suzy, Brittany..." vengo bloccato da lei che mi schiaffeggia il braccio e scoppio a ridere per la sua espressione.
È tutta rossa.

Qualcosa di specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora