"Noah?" Dico quasi in un sussurro tanto che dubito che qualcuno mi abbia sentita, ma con mia grabde sorpresa ritorno nella stanza.
Sono vicino all'armadio, peró prima ero sul letto....
Questo vuol dire che sono sempre rimasta qua.Mi guardo intorno e la prima cosa che entra nel mio campo visivo è Will, sta fissando suo fratello con un sorrisetto stampato in faccia ma i suoi occhi fanno davvero paura.
Sembra uno psicopatico che non si farebbe scrupoli a staccare la testa a qualcuno.
Ma non lo farà.
Vero Will?Davanti a lui Noah sembra spaventato, passa lo sguardo da me a lui come per assicurarsi che la scena che gli si para davanti non è un'allucinazione.
È Will il primo a parlare.
"Fratellino, qual buon vento?"
"Potrei farti la stessa domanda" Noah stringe i pugni mentre Will sembra ancora più divertito.
"Beh io sono qui per Scarlet mentr-"
"Non dovresti essere rinchiuso da qualche parte?" Lo interrompe il biondo alchè io corrugo le sopracciglia.
Rinchiuso?Sposto lo sguardo su Will e mi sembra di vedere una scintilla di tristezza nel suo sguardo.
Ma magari mi sbaglio...
"Oh ma come non lo sai? Mi hanno liberato una settimana fa.... sai buona condotta" fa quel sorriso inquietante e Noah a quelle parole sembra ancora più spaventato.
Cosa ti turba Noah?
È tuo fratello..."Come lo conosci?" Adesso di rivolge a me, sto per rispondere ma vengo preceduta.
"L'ho intrata ieri e si è proposta di aiutarmi in una... cosa. Sono venuto qui per prenderla, dai Scarlet vieni" mi porge la mano con uno sguardo che non ammette replice.
Io non so che fare
Vado o non vado?"Lasciala stare. Lei resta con me" Noah si intromette e muove un passo verso di me ed io sto per fare lo stesso ma quello che mi si para davanti mi blocca.
Oh mie dei"Scarlet se non verrai con me morirà" la voce di Will rimbomba nelle mie orecchie mentre psservo dacanti a me gli occhi di Noah che stanno perdendo fiumi di sangue.
Morirà davvero?
È successo tutto così in fretta.
È solo nemma mia testa.
Solo nella mia testa.
Ma i miei pensieri vengono spezzati quando dalle labbra di Noah esce un urlo angosciante che mi fa scattare dd afferrare la mano di Will che sorride soddisfatto.Mi trascina praticamente fuori dalla stanza e quando chiuede la porta alle nostre spalle mi sembra di ritornare lucida.
Cazzo.Continua a trascinarmi fino a quando non arrivaimo dentro la sua stanza alche scoppio.
"Ma cosa vuoi da me!?" Urlo fuori di me.
"Perchè devi rendermi la vita complicata? Eh? Ci sono milioni di persone in questo edificio, perchè io? Eh? Perchè io!?" Continuo ad urlare mentre il moro davanti a me boccheggia probabilmente stupito da questa mia reazione.
"Io non volevo che succedesse tutto questo! Perchè hai fatto del male a Noah? Perchè? Sta bene? Dimmi che sta bene?!" Inizio a piangere al solo pensiero che Noah si sia seriamente fatto male per causa mia.
Non ci sto capendo piú niente.
Non riesco nemmeno più a capire la differenza tra realtà e fantasia.
Viglio andarmene di qui.
Inizio a guardarmi intorno frenetivamente ma mi sembra di non vedere la porta.
O forse si.
Non lo so.
Sono confusa
Sto impazzendo
Perchè sono qui?
Cosa vogliono tutti da me?
Sono una persona normale.
Comune.
Non centro con questo mondo.
Non centro con tutto questo.
Viglio tornare a casa.
Ora
Subito
AdessoSto per cacciare un urlo ma cambio idea quando sento le mani di Will poggiarsi sulle mie spalle e subito saetto gli occhi nei suoi.
Ma me ne pento subito.
Non devo guardarlo.
Li chiudo di scatto e mi sembra di tremare anche se per poco, dato che i suoi pollici iniziano a disegnare dei piccoli cerchi immaginari sulle mie spalle.
"Sta tranquilla Scar, respira. Va tutto bene" la sua voce arriva come un sussurro alle mie orecchie ma comunque le sue parole hanno effetto e riescono a tranquillizzarmi.
Almeno un po'
"Apri gli occhi Scarlet, non ti faccio niente" continua ma io non gli credo, li stringo ancora di più e lo sento sospirare.
STAI LEGGENDO
Qualcosa di speciale
Fantasy⚠️IN REVISIONE: I capitoli con "•" sono quelli revisionati⚠️ Scarlet , è una ragazza normalissima che vive nella periferia di Denver , non si apetta molto semplicemente sta per i fatti suoi a condurre una vita monotona nella piccola città in cui si...