48.Timmy e Timothy

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Mi ci vuole un po' per rendermi conto che sto effettivamente precipitando.
Precipitanto nel nulla.
Oh cazzo.

Inizio ad urlare talmente forte, tanto da farmi male alla gola, come se questo possa cambiare la situazione.
Stringo gli occhi per aspettare l'impatto con la superficie del lago.
Sto per morire.
Addio mondo.

Mi sembra di ripercorrere tutta la mia vita fino a quando non mi fermo a mezz'aria.
Apro leggermente un occhio per vedere che effettivamente mi sono fermata, mi guardo intorno senza capire.
Sto fluttando?
Sono già morta?
È questo il paradiso?
O l'inferno...

Nemmeno il tempo di guardare di sotto che vengo letteralmente scaraventata in aria.
Ma che?
Qualcuno la su mi sta prendendo per il culo.
Raggiungo un'altezza a dir poco spaventosa e mentre mi guardo giù comincio a non sentirmi più così tanto leggera, anzi mi sembra di diventare un macigno.
Ed infatti rincomincio a precipitare, solo da un pochino più in alto.

Quando ormai sto per avere un'impatto con la superficie del precipizio la stessa forza che prima mi permetteva di fluttuare ora mi adagia sulla terra.
Sono viva.
Non ci credo.

Vedo Cameron a qualche metro da me con le mani dentro le tasche ed un'espressione mista tra lo spaventato ed il confuso.
Ma aspetta.
Sono viva.
Gli corro incontro e getto le mie braccia intorno al suo collo stritolandolo mentre il mio corpo trema.
Mi scappano alcune lascrime di frustrazione che però cerco di nascondere appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Ho avuto tanta paura." Dico lasciandomi scappare un singhiozzo.
Cazzo.
Smettila di piangere.
Sei viva.
Mi stacco e cerco di asciugare le lacrime che però continuano a scendere, lo guardo negli occhi mentre mi scappa una risata.
Probabilmente ora sembro una pazza sclerotica che ride mentre piange ma vabeh.

Mi copro la faccia per soffocare alcuni singhiozzi ma un rumore fra gli alberi attira la nostra attenzione, infatti ci giriamo di scatto cercando di capire da dove proviene.
Apro la bocca per dire qualcosa ma la richiudo immediatamente quando vedo 2 sagome uscire dalla nebbia del bosco e dirigersi verso di noi.
Cerco di metterle a fuoco...
Sembrano.... bambini?

Mi avvicino a Cameron e gli stringo il braccio leggermente inquietata dalla situazione.
Ma quest'ultimo appenna sono abbastanza vicini da verderli chiaramente sembra rilassarsi.
"Oh ma guarda chi si rivede" commenta con voce sottile uno dei 2 fermandosi a poca distanza da noi con un sorriso stampato in faccia, mentre quello a destra sembra appenna tornato da un funerale, credo di non aver mai visto così tanta angoscia sul viso di un bambino.
Mi viene quasi male a guardarlo.
Li osservo attentamente e noto che sono identici: hanno i capelli biondo platino che sembrano quasi bianchi, gli occhi sono blu però non troppo scuro anzi sembra quasi un'azzurro mancato, sono davvero bassi e piccoli, credo abbiano all'incirca 6 anni.
L'unica cosa che li differenzia è la corporatura: quello a sinistra è diciamo nella norma anche se è parecchio secco ma nulla in confronto a quello più a destra che sembra uno scheletro, davvero fa senso guardarlo, sembra che abbia solo la pelle e le ossa.
Ma mangia?

"Dovevo immaginarlo che vi avrei trovato qui..." Gli risponde il moro al mio fianco come se fosse una cosa normale.
Massi, 2 bambini di cui uno sembra talmente magro dall'essere in fin di vita che sbucano da un bosco sull'orlo di un precipizio è normale.
Assulutamente.
"Anche se dovreste essere da tutt'altra parte." Continua ma il suo tono ora si è fatto più serio e severo.
Come la sua espressione.
Che mette i brividi.
Ehw.

"Si sono accorti della nostra assenza?" Chiede quello più "solare" dei 2.
"Da un bel pezzo." Gli risponde Cameron alchè il bimbo si gira verso l'altro mentre amplia il suo sorriso, che però non viene ricambiato.
"Ci stanno cercando?"
"Si."
"Vabeh tanto tra un po' torniamo, dobbiamo fare rifornimento. Abbiamo finito le scorte."
Ah, ecco perchè è così magro.

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