56.Cosa devo ricordare?

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"Quindi hai capito?" Mi chiede fissandomi attentamente.
No .
Non ho capito niente.
Ma tanto vale provarci...

"Si." rispondo annuendo con convinzione.
Lui continua a guardarmi e non sembra credermi , ma comunque lascia stare scuotendo leggerente la testa.
Ha perso le speranze con me.
Eh vabeh
"Va bene, andremo domenica tra due giorni, solitamente non c'è nessuno quel giorno qui all'Albatros" chiude la mappa che teneva in mano per poi riappoggiarla al suo posto.
"Perchè non c'è nessuno?" Chiedo abbastanza confusa.
"Domenica ci permettono di uscire, andare in giro per il mondo.
Ci sono delle passa porte all'ultimo piano di questo posto , tipo 20 livelli sotto terra, e da li possiamo scegliere dove andare..." mi spiega e per un secondo mi sembra di toccare il cielo con un dito.
Ci sono delle passa porte...
Sono qua dentro e ce le fanno usare.
Magari scappare sará più facile del previsto.

"So quello che stai pensando e... no. Non è assulutamente possibile scappare da lì, quando le utilizziamo ci danno sempre dei bracciali che le permettono di vedere i nostri spostamenti, cosa facciamo, con chi parliamo ma soprattutto se non rientriamo..."
Ah.
Mi sembrava troppo facile.
Accidenti.

"... Non sono braccali normali , una volta che te lo mettono solo loro possono togliertelo ed anche se ti tagliassi la mano riuscirebbero comunque a trovarti." Dal modo in cui parla capisco chiaramente il concetto.
Non devo farlo
E nemmeno provarci
Ma comunque mi sfugge una cosa.
"Non capisco , qui avete tutti dei poteri assurdi... non potete usare quelli per togliervi quella specie di bracciale?"

"Il bracciale ti scarica completamente, hai giusto giusto l'energia per camminare e goderti la tua giornata all'aria fresca , ma niente di più... questo è per evitare che qualcuno faccia danni, anche per questo siamo isolati... siamo un pericolo." Ed il suo umore cambia compleramente... da così a così , stringe i pugni e serra la mascella come se si stesse trattenendo dallo spaccare la prima cosa che gli capita per mano.
Ho già sentito queste parole.
Cameron ha detto le stesse identiche cose.
E come la prima volta sento una morsa allo stomaco notando l'enorme astio e tristezza nella sua voce.
Mi chiedo se la pensano tutti così...
Credono di essere sbagliati?
Di essere un pericolo?
Oppure è solo un'idea di alcuni?
Magari altri si rendono conto di quanto sono unici, di avere un dono che tutti vorrebbero...
Che sono davvero qualcosa di speciale.

"Will ma voi non siet-" vengo interrotta da lui che come una molla che scatta tira un pugno allo scaffale che ha difronte.
"Non provare a dirlo anche tu. Non ci provare. Ci hanno fatto il lavaggio del cervello con quelle merdate : siete unici e bla bla bla.
Ma se siamo unici perchè siamo rinchiusi? Tenuti sotto osservazzione? La verità è che siamo un pericolo, non abbiamo il controllo di noi stessi. Dicono che vogliono allennarci finchè non avremo il pieno controllo del nostro potere ma la verità è che nessuno esce da qui!" Urla fuori di se ed io sento gli occhi inumidirsi.
Perchè quello che dice è vero.
Sono rinchiusi.
Ed avevo ragione :Cameron ha detto esattamente le stesse cose.
Mi sento talmente tanto male che ho paura persino di svenire al solo pensiero che anche io rimmarrò qui ancora per molto.

"Ma-" ci riprovo però vengo interrotta nuovamente.
"È inutile che provi ad affermare il contrario, guardati intorno Scarlet: abbiamo un copri fuoco, degli 'allenamenti' che ci distruggono... sono fatti apposta loro sanno gli effetti vollaterali che hanno i nostri poteri su di noi: sanno che sono mortali.
È così che ci distruggono e come se non bastasse vengono anche sfruttati unicamente per intrappolare i nostri simili" stringe ancora più i pungni e fissa un punto sul pavimento.

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