51.Will

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45 minuti.
45 fottutissimi minuti.

È tre quarti d'ora che sono qui a fissare le mie scarpe o le mie mani e nei casi piú speciali il muro.
Davvero un bel soggetto.

Sbuffo e decido che ne ho abbastanza.
Al diavolo Neil.
Ci torno da sola in stanza.

Lo cerco con lo sguardo e quando lo individuo inizio a fissarlo finchè non si gira, gli dedico un'occhiataccia e lui mi guarda confuso.
"Sei un uomo morto." Mimo con le labbra ma dubito mi abbia capito.

Mi alzo con molta nonchalance in modo da non dare nell'occhio ma a quanto pare qualcosa nel mio piano va storto.

"Dove vai?" Mi chiede Jenna e li tutta l'attenzione cade su di me.
Stai calma.
Respira.
Tra un po' te ne vai.
"Mi sa che torno nella mia stanza" le faccio un sorriso tirato cercando di non pensare a tutti gli occhi puntati su di me.
"Oh, da sola?"
Alzo un sopracciglio confusa.
"Si"
"Ecco non cred-" inizia ma viene interrotta.
"La accompagno io." Si aggiunge una terza voce mai sentita ma appenna vedo che il fratello di Noah si alza e viene in questa direzione capisco che l'ha detto lui.

E credo che a questo punto la mia faccia sia uguale ad un punto interrogativo.
Perchè dovrebbe accompagnarmi?

"Ehm... veramente se aspetti qualche minuto ti accompagno io Scarlet" si affretta a dire Jenna ma a quanto pare Will sembra molto determinato.
"Stai pure comoda. Ho detto che l'accompagno io" continua guardandola male.
"No."
"Che c'è Jen? Non ti fidi di me?" Adesso sulle sue labbra spunta un sorrisetto strano.
Mette i brividi.
E non sto esagerando.
Io potevo raggiungerla anche da sola la mia stanza eh.

"Non ho detto questo." Ribatte a denti stretti lei e sulle labbra di Will compare un sorriso soddisfatto.
"Perfetto allora, ci vediamo in giro ..." poi si rivolge a me
"... madame." Mi porge il braccio in modo teatrale, lo fisso per alcuni secondi per poi girare i tacchi e dirigermi verso la porta causando alcune risatine di sottofondo.

Esco da quella stanza e guardo prima a destra poi a sinistra, inzio ad incamminarmi cercando di ricordare la strada che ho fatto con Neil.
Dopo qualche passo noto la figura di Will che mi affianca ma cerco di ignorarlo ed aumento il passo.
Ma continua a starmi difianco.

"Anche se mi sembrava una cosa abbastanza sotto intesa, ma a quando pare tu non l'hai capita, devo accompagnarti quindi è inutile che aumenti il passo." Dice acidamente guardando dritto avanti a se ed assottigliando leggermente gli occhi come per vedere meglio.
Ma non c'è niente.
Il corridoio è completamente deserto.
Bah.
Avrá le visioni.

"Non ho bisogno che mi accompagni." Ribatto anche se non sembra ascoltarmi, continua a guarsare davanti a sè e io continuo ad essere confusa.
Niente.
Non c'è niente.

"Invece credo di si." Mi afferra per un polso e ci infiliamo in una stanza piccola.
Troppo piccola.
Io sono schiacciata al muro e lui è davanti me mentre mi sovrasta con la sua altezza sbarrandomi qualunque via di uscita e con una mano copre la mia bocca.
In realtà mi copre metà della faccia.
Ma che mani c'ha?

Fissa la porta ed io inzio a dimenarmi cercando di urlare.
È pazzo.
Lo sapevo.
Cazzo ma perchè tutti a me?

"Shh stai buona." Si gira a guardarmi ed il suo viso è decisamente troppo vicino al mio.
Decisamente.
Mi guarda negli occhi ed io faccio lo stesso.
Niente persone che urlano.
Niente disperazione.
Niente rosso.
Anzi sono.... di più colori?
Corrugo le sopracciglia e sto per mordergli la mano ma il rumore di dei passi mi fa cambiare idea.

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