Era da un po' che curiosavo in giro non sapendo cosa fare.
Emily se ne era andata circa 3 ore faa dicendo che doveva salutare il suo ragazzo dato che era tornato da una missione.
Decisi di non infierire e la lascia andare senza ulteriori domande.Devo ammettere che Emily è proprio una ragazza d'oro: gentile , simpatica , estroversa ma non troppo , però la cosa che mi ha colpito più di lei è con quanto orgoglio raccontava dei suoi interessi.
Insomma non aveva paura di dire se le piaceva qualcosa o no, anzi ne andava proprio fiera e questa è una cosa che mi ha colpito molto.
Chissà se il suo ragazzo si rende conto di quanto è fortunato.Comunque è da poco che è scattata la mezzanotte e decido di coricarmi mandando completamente in fumo il piano di aspettare la mia compagna di stanza.
Spero almeno di starle simpatica.Proprio quando sto per spegnere la luce vedo la maniglia abbassarsi prima di mostrare la figura di Emily sulla soglia insieme ad un'altra ragazza.
Entra seguita anche dall'altra ragazza che mi osserva attentamente."Ciao!" Dice Emily tutta contenta probabilmente per spezzare il silenzio imbarazzante che si era creato.
"Ciao" le faccio un sorriso ma non riesco a non sentire gli occhi dell'altra ragazza che mi bruciano in tutto il corpo.
Odio le persone che fissano.Mi giro guardandola dritta negli occhi e notando che anche i suoi sono azzurri, ma più scuri rispetto a quelli di Emily.
Tutte con gli occhi azzurri qui.
È molto bella, anzi direi che è perfetta: il viso magro, gli occhi grandi , il naso perfetto e i capelli che formano leggere onde contornandogli il volto.
In realtà dire che è perfetta è un'eufemismo.
La mia autostima va a quel paese per la seconda volta in un giorno.
Come fanno ad essere tutte cosí belle?"Piacere , io sono Scarlet" tendo la mano nella sua direzione e lei sembra risvegliarsi da uno stato di trance.
Probabilmente mi stava studiando attentamente anche lei.
"Oh, io sono Jenna piacere mio" fa un sorriso smagliante mostrando i perfetti denti bianchi.
Lo ammetto, di tutti i libri che ho letto la maggior parte parlava della solita ragazza perfetta che faceva la gatta morta e , non per offendere ovviamente, lei sembra rispecchiare perfettamente quel personaggio.
Insomma voce acuta , bella come il sole ...direi che è lei."Ragazze dai, che aria pesante" sbuffa dopo qualche minuto di silenzio Emily facendo accennare un sorriso imbarazzante sul volto di entrambe.
"Per adesso come ti sembra qui?" Mi chiede.
"Beh in realtà non ho visto gran che... solo un enorme giardino e tante scale" ci penso un po' su ed effettivamente ho visto solo questo."Dev'essere stato eccitante" dice in modo ironico Jenna facendomi ridacchiare.
"Non hai conosciuto Brenda?" Corruga le sopracciglia la bionda.
Giusto! La vecchietta della scrivania.
"Oh, si anche lei." Faccio spallucce
"Bene, domani ti portiamo a fare un giro turistico dell'edificio, tanto gli allenamente iniziano dopo domani" afferma tutta eccitata Emily.
"Scusate , potreste spiegarmi come funziona questa cosa degli allenamenti?" Chiedo un po' imbarazzata."Beh praticamente ci sono due categorie : gli allenamenti mentali e quelli fisici che si basano a seconda del potere che hai." Mi spiega tranquillamente Jenna.
"Tipo se il mio potere è la telecinesi allora devo andare per gli allenamenti mentali dato che per usarlo serve la mente mentre se il mio potere è la super forza allora devo andare in quelli fisici dato che serve il corpo." Continua Emily.
Eh si ma io ho un problema."E come faccio a sapere in quale devo andare?" Mi lanciano uno sguardo come per dire 'te lo abbiamo appenna detto'
"A seconda del tuo potere." Ripetono.
Danno per scontato che io sappia qual'è il mio potere."E ma io non so...." lascio la frase in sospeso sperando che capiscono e quando le vedo sbarrare gli occhi vorrei sotterrarmi.
"Non sai qual'è il tuo potere?" Mi chiede Jenna ed io scuoto la testa in segno di negazione.
"Beh non è un problema gli allenamenti servono anche a questo" scrolla le spalle Emily e sinceramente ringrazio di aver trovato una compagna di stanza così.
Altrimenti non saprei proprio come fare."I vostri quali sono?" Chiedo alludendo ai poteri, vedo Emily sorridere prima di sparire dalla mia vista.
"Invisibilità" riappare nella stessa posizione di prima mentre ridacchia , probabilmente per la mia espressione scioccata.
Jenna invece cerca qualcosa con lo sguardo e quando lo punta su un bicchiere d'acqua sul comodino sembra illuminarsi.
Tende il braccio allargando la mano verso di esso e vedo una bolla d'acqua fuori uscire dal bicchiere e fluttuare nell'aria.
Arriva sulla testa di Emily e a quel punto Jenna chiude velocemente la mano a pugno e la bolla perde la sua forma cadendo sulla bionda e bagnandole alcuni capelli.
"Jenna!" Urla quest'ultima contro l'amica che sta ridendo di gusto.
Io trattengo a stento una risata guardando la sua espressione."Il mio potere è legato all'acqua ed è uno dei poteri più brutti che si possa avere" si rivolge a me Jenna
"Perchè?" Chiedo , insomma a me sembra abbastanza figo.
"I poteri legati agli elementi naturali sono i peggiori, metti che un giorno dovrò combattere contro qualcuno in mezzo a un deserto! Cosa uso? La saliva?" Si lamenta facendo una smorfia.
"Ma dai Jenna! Non succederà mai." Emily fa cadere le braccia lungo i fianchi esasperata , probabilmente non è la prima volta che si lamenta."Quando succederà dirò al mio avversario di aspettare per venirti a prendere per un orecchio e fartelo vedere" incrocia le braccia al petto guardandola con sfida
"Aspetto con ansia" le sorride a bionda che sembra abbastanza divertita dalla situazione."Tu invece? È impossibile che ti abbiano portato qui senza aver visto nessun accenno di poteri o cose simili... " dice guardandomi attentamente Jenna
"Beh in realtà si, mi è capitato più vote di distrugge qualcosa a causa di un laser che partiva dai miei occhi, poi alcune volte mi succede di riuscire a vedere cose parecchio lontane e più dettagliatamente e mi è anche capitato di rischiare di ammazzare uno dei ragazzi che mi avevano scovata." Ripensando a quei momenti mi pervade un'ondata di tristezza, ma cerco di scacciare subito quei pensieri e mi concentro seulle due ragazze davanti a me che ora mi guardano a bocche spalancate."Dici davvero?" Mi chiede Emily avvicinandosi.
"Si, ma ora sto bene. Mi hanno insegnato a controllarli,ora capisco quando sto dando di matto e riesco a fermarmi." Dico credendo che si siano spaventate e cercando di rimediare."Sei una speciale." Sentenzia Jenna e vedo un sorriso raggiante spuntargli sul volto.
"Ma è fantastico! Non ho mai conosciuto una speciale, di solito quelli sono talmente egocentrici che stanno solo con quelli speciali come loro" sbuffa alzando gli occhi al cielo."Ricordi i nomi dei ragazzi che ti hanno scovata?" Mi chiede Emily ed io sto per dire i loro nomi quando la voce di Noah sembra bloccarmi.
'Dimenticaci.' Quella parola inizia a rimbombare nella mia mente.
"Scarlet" La voce di Emily mi riporta alla realtà e scuoto leggermente la testa per non sembrare una completa pazza psicopatica."No, non me li hanno detti." Rispondo mentendo.
Dimenticaci.
"Oh , capisco." Fa un sorriso Emily.Continuiamo a parlare del più e del meno e circa verso le 2 Jenna decide di andare.
"Ragazze io vado, la guardia passa alle 2.30 e non vorrei incontrarla durante il coprifuoco" e detto questo ci da al buona notte e se ne va.Rimaniamo io ed Emily e decidiamo di coricarci.
"Sai Scarlet anche mio fratello è uno speciale e devo dire che ho sempre sognato essere come lui" mi dice guardando il soffitto con aria sognante.
"Volevo solo farti rendere conto di quanta fortuna hai, non essere spaventata, essere speciali non è una maledizione ma un dono." Sorrido anche se lei non puo vedermi dato il buio ."Domani sveglia alle 7 questo posto è enorme e pieno di cose e tu le devi vedere tutte" si gira di lato dandomi le spalle ed io la osservo dal mio letto
"Buona notte Scarlet." Dice"Buona notte."
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Qualcosa di speciale
Fantasy⚠️IN REVISIONE: I capitoli con "•" sono quelli revisionati⚠️ Scarlet , è una ragazza normalissima che vive nella periferia di Denver , non si apetta molto semplicemente sta per i fatti suoi a condurre una vita monotona nella piccola città in cui si...