49.Natale (pt.2)

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•10 anni prima•

Entro nella mia stanza sbattendo la porta.
Non so perchè mi sono arabbiato tanto con Shaw, ma quando fa i capricci mi innervosisce.
Ovviamente gli voglio un bene dell'anima ma purtroppo ci sono alcuni aspetti di lui che invidio con tutto me stesso.

Il primo in assuluto è quello di avere una famiglia, ecco quel privilegio a me non era stato riservato.
Purtroppo.
Sono geloso del fatto che ,Shaw, oltre ad avere una famiglia ,anche se piccola, puo permettersi di lamentarsi.
E questo mi fa perdere la pazienza.

Ammetto che forse ho un po' esagerato, ma cavolo almeno per un giorno poteva evitare di fare il bambino viziato.
Mi stendo sul letto nel tentativo di calmarmi.
Bel natale di merda.
Inizio a pensare alle possibili parole da dire a Shaw, mi sento in colpa e voglio chiedergli scusa per aver reagiro in quel modo.
Non so quanto tempo è passato ma il bussare alla porta mi dista dai miei pensieri.
Chi puo essere?
Il mio pensierò andò subito a Shaw e decisi di ignorarlo, ma ci ripensai.
Shaw avrebbe sfondato la porta, o qualcosa di simile.
Invece chi aveva bussato in quel momento, lo aveva fatto solo una volta e delicatamente.

Decido di aprire e con mia grande sorpresa non trovo nessuno.
Rientro abbastanza scocciato.
Ma chi si mette a fare questi stupidi scherzi a Natale?
Mi giro per ritornare nel mio letto.
"BUON NATALE!" Urla entusiasta Emily apparendomi davanti dal nulla facendomi sussultare e cadere sul miei stessi passi subito dopo.
Sbatto la testa sulla superficie solida del pavimento provocandomi un dolore atroce.
"Ma porca-" impreco massaggiandomi il dietro della nuca stringendo gli occhi.
Cazzo ma perchè tutti si divertono a farmi cadere per terra.
"Oddio stai bene?" Mi chiede questa volta piano l'arteficie del mio trauma cranico.
Apro gli occhi e quasi non ho un'altro sussulto trovandomene 2 azzurri come il ghiaccio che mi guardano attentamente contornati da una cascata di capelli biondi.
Rimango imbambolato per un po'.

"Scusami tanto , volevo farti una sorpresa e poi Cameron mi ha praticamente obbligato a girare per i corridoi stando invisibile altrimenti non mi faceva uscire oppure mi accompagnava lui" mi risveglio dal mio stato di trance e mi tiro a sedere continuando a massaggiarmi la testa emettendo di tanto in tanto alcuni versi di dolore.
"Scusa ancora, ti sei fatto male?" Mi chiede continuando a guardarmi con un'espressione preoccupata.
No, disolito per passare il tempo tiro craniate alle persone.

"Niente mi può fare male" dico con modestia cercando di fare un sorriso, cazzata enorme credo seriamente di avere un trauma cranico.
Ma dettagli.
"Fingerò di crederti." Alza gli occhi al cielo e mi porge una mano per alzarmi.
Mi tiro su del tutto e la guardo dall'alto verso il basso facendo un sorrisetto un po' cattivo.
Nana.
"Buon natale!" Ripete dopo attimi di silenzio porgendomi una scatoletta ricoperta con del giornale colorato ed avvolta con dello spago.
Corrugo le spracciglia continuando a fissare il piccolo pacchetto che ha tra le mani.
Mi ha fatto un regalo?

"Uff, anche Shaw ha fatto la stessa faccia, cosa c'è di strano nel fatto che vi do un regalo a natale?" Dice scandendo bene l'ultima parola.
Beh ha ragione.
Ma c'è un piccolo problema
"Io... non ti ho preso niente Emily..." ammetto sentendomi tremendamente in colpa.
La verità è che non mi è proprio passato per la testa.
"Oh, non preoccuparti, nemmeno io ti ho preso niente ... questo l'ho fatto io." Dice con un sorriso che le va da un'orecchio all'altro e se possibile mi sento ancora di più una merda.

"Dai su, che aspetti? Aprilo" mi dice continuando a sorridere.
Scarto piano il pacchetto e appenna mi si presenta davanti uno strano bambolotto trattengo a stento una risata.
È proprio brutto.
"Sei tu." Mi dice e mi scappa un sorriso.

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