23.non avere paura di me.

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Vedo Noah arrivare come ogni giorno e mi preparo a rifiutare qualsiasi pietanza mi porti.
Quando si ferma lo blocco prima che possa dire qualsiasi cosa e vado dirtta la punto.
"Mi puoi mandare Cameron" dei 5 è l'unico che non si è mai presentato.
Codardo.

Lui fa un sospiro e fa per dire qualcosa ma lo blocco
"Perfavore ho bisogno di parlargli." Affermo tranquillamente.
Ecco, tutto il tempo in cui sono stata qui ho fatto ricorso a una calma che non credevo di avere, insomma ero convinta che sarei impazzita o avrei dato di matto.
Ma la verità è che sono stata tranquilla per tutto il tempo e la cosa mi ha stupito molto.
Viglio parlare con lui perchè so che è l'unico che mi può tirare fuori da qui.

"Va bene" mi si dipinge un'enorme sorriso vittorioso
Non vedo l'ora.

"Grazie" lo vedo allontanarsi dopo avermi lasciato il vassoio che ovviamente scarto come tutti gli altri attendendo con ansia.
Per modo di dire ovviamente.

Sono chiusa in questa stanza da non so quanti giorni e giuro che appenna uscirò la prima cosa che farò è uccidere quello str-

No ok calma, devo stare calma. Ma giuro che appenna lo vedo lo uccido

Certo come no, non riesci nemmeno a uccidere una zanzara.

No ok magari ucciderlo no , mi limiterò a nuocerlo gravemente
Convinta lei.
Shhh ,sono perfettamente in grado.

Mentre pianifico tra me e me le varie tecniche che potrei usare per spezzargli il collo o per fargli ingoiare ... mh non so, magari la sua stessa lingua ,così soffoca
Ehw macabro.
Grazie,grazie

Continuo le mie intense riflessioni quando ad un certo punto qualcuno entra nella stanza , e quel qualcuno è propio lui.

Mentre sta per chiudere la porta mi avvicino velocemente a lui e gli tiro uno schiaffo in piena faccia.
Ora dovrò ricorrere alla mia forza e fare tutto a mano.
Mi sono chiesta molte volte il perchè non riuscissi ad usare il mio potere qua dentro, l'unica soluzione plausibile che mi è venuta in mente è il fatto che probabilmente questa stanza è fatta apposta.

Insomma mi hanno portata qui dentro non a caso.
Credo.

Lo sento imprecare
"Vedo che questi giorni ti sono serviti" dice ironico e lo guardo male
Serviti per aumentare il mio odio nei tuoi confronti.

"Voglio uscire da qui." Non lo dico in modo disperato, no, il mio tono è sicuro e non ammette obbiezzioni.
"Magari tra qualche giorno" eh no.
Faccio dei repiri profonti.
Non ha senso arrabbiarsi.
"Perchè no?" Chiedo
"È ancora rischioso." Sentezia continuando a mantenere gli occhi bassi.
Guardami.

"Mi sono calmata." Queste mie parole gli fanno finalmente portare lo sguardo su di me e non vedendolo rispondere continuo.
"Credevo che sarei impazzita qua dentro ma non è così. Sono stata tranquilla tutto il tempo, non ho urlato , dato pugni alla parete oppure alla porta, come farebbe chiunque.
Ho aspettato semplicemente." Parlo piano perchè deve capire che riesco a controllarlo.
Anche se non so nemmeno io se ci riesco veramente.

"Puoi vederlo tu stesso : se avessi urlato non avrei più la voce, se avessi tirato dei pugni alla parete le mie nocce sarebbero rovinate." Gli faccio vedere le mie mani perfettamente integre e dal suo sguardo sembra essere convinto.
Dai ce la posso fare.

"Cameron non avere paura di me." Questa frase lo fa irrigidire e mi maledico mentalmente.
Cavolo non ne faccio una giusta.
"Non ho paura di te" dice facendo una leggera risata
"E allora lasciami andare."
"Tu non capisci..." continuo a fare un sorrisetto irritante scuotendo a testa
"Quello che facciamo non lo facciamo di nostra spontanea volontà ma perchè qualcuno ci dice di farlo." Quindi non mi hanno rinchiuso perchè lo volevano loro?
"Chi ci ha mandato a prenderti sa chi sei Scarlet , più di quanto immagini."
Questa cosa mi spaventa, insomma sapere che una persona sa chi sono ma io non so chi è mi inquieta.

"Come fa a sapere chi sono?" Chiedo
Sospira.
"Lei sa tutto di tutti."
Lei?

"O almeno di quelli che vuole prendere con se."

Qualcosa di specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora