Capitolo 1 -Libertà-

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¤⚠️Attenzione, la storia contiene SPOILER del manga e dell'anime, consiglio di leggere il manga e di vedere l'anime prima della lettura di questa storia

Mi sembrava incredibile, ancora non ci credevo, eravamo fuori, eravamo scappati da quella maledetta prigione. Si era rubata ben dodici anni della mia vita, della sua vita, della nostra vita; ma niente paura, ce li saremo ripresi tutti e con gli interessi, ora che siamo fuori ho un solo scopo, non perdere più nessuno, ne i bambini, ne lei. Noi bambini, noi "bestiame", finalmente eravamo riusciti a scappare da quell'orfanotrofio degli orrori dove quei maledetti demoni ci avevano rinchiuso per allevarci come fossimo bestiame da macello, trattandoci come semplici animali.

Io, Emma e tutti i bambini dai cinque anni in su stavamo scappando. Pensare che volevo sacrificarmi per salvarli, per lei, quando invece era stata proprio lei a salvarmi; ero li, vivo, solo grazie ad Emma e stavo correndo verso un nuovo futuro, il nostro futuro. In quel momento non sentivo nemmeno la stanchezza, non avevo chiuso minimamente occhio ma poco importava.

 Erano pressoché le cinque e mezza del mattino, avevamo corso ininterrottamente per almeno quaranta minuti, ed ora, davanti a noi stava sorgendo l'alba più bella che avessimo mai visto e la stavo guardando con lei, la nostra prima alba in libertà, la libertà di cui ci avevano sempre privato.

 Erano pressoché le cinque e mezza del mattino, avevamo corso ininterrottamente per almeno quaranta minuti, ed ora, davanti a noi stava sorgendo l'alba più bella che avessimo mai visto e la stavo guardando con lei, la nostra prima alba in libertà,...

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<Ray, dobbiamo fermarci, i bamb...>
<Ci avevo già pensato, ci fermeremo più avanti, lo vedi quell'albero?.> Esclamò il ragazzo indicando il maestoso albero centenario poco più avanti. <Ci accamperemo per una decina di minuti sotto la chioma, al sicuro, ma non di più o ci raggiungeranno.>

Ray mi stupiva sempre di più, pensavo che nell'orfanotrofio nessuno potesse competere con Norman, si insomma, pensavo che nessuno fosse alla sua altezza, ma mi sbagliavo, Ray era allo stesso livello, era intelligente, astuto e molto perspicace.
Aveva sopportato veder andare via tutti i nostri fratelli sapendo la cruda verità, sapendo che stavano andando incontro alla morte, tutto questo per noi. Capiva le mosse del nemico sempre in anticipo e rischiava fin troppo spesso la sua vita per noi, la sua famiglia, gli devo molto, oltre a lui...oltre i bambini...non mi rimaneva più niente per cui vivere.

<Emma siamo stanchi!.> Esclamarono diversi bambini del gruppo, quelli più piccoli.
<Avete sentito cosa ha detto Ray, ora ci riposeremo per un po'.> Disse Emma rivolgendosi ai bambini in modo allegro, così da rassicurarli.

I bambini si accamparono sotto l'enorme albero avvistato poco prima, mentre li tenevo d'occhio controllai anche le coordinate della misteriosa penna che sorella Krone aveva lasciato a Norman prima di morire. Appariva come una normalissima penna, ornata di meravigliosi dettagli dorati e una semplice chiusura a scatto, nessuno avrebbe notato la differenza.

Mi trovavo sull'orlo del confine del bosco, fitto di alberi immensi, non molto distante da gli altri, ero intenta ad osservare i fiori gialli sulla pianura, forse calendule, ripensavo a tutto quello che avevamo dovuto affrontare; prima l'orrenda verità, poi il doppio gioco di Ray, la mamma, sorella Krone, l'addio di Norman, il tentato suicidio di Ray e infine la fuga; non avrei retto ancora a lungo, il rimorso e il senso di colpa mi stavano logorando fin nelle viscere, improvvisamente sentì il peso di una mano sulla spalla, quando mi voltai, per un istante, solo per un attimo, sperai di vedere il suo volto.

<Ray!?.> Esclamò sorpresa la giovane alla vista del compagno, asciugandosi le lacrime.
<Sta tranquilla, non sei sola...si è vero, forse non sarò mai come Norman, però, io sono qui.> Il corvino la rassicurò stringendola in un forte abbraccio.

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𝓕𝓪𝓶𝓮  𝓭𝓲  𝓵𝓲𝓫𝓮𝓻𝓽𝓪' -The Promised Neverland- (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora