Capitolo 31 -Lacrime e menzogne-

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Dopo giorni, mesi, anzi anni, era proprio lì davanti a noi, finalmente William Minerva, era lì, davanti a noi, con i suoi codici trovati per puro caso tra i libri della biblioteca di Grace Field, non potevo credere che fosse lui.

<Nor...> Balbettò Emma.
<S-sei davvero t-tu?!.>
<Mi siete mancati.>
<NORMAN!.> Disse Emma correndo verso Minerva o meglio dire Norman.

> Disse Emma correndo verso Minerva o meglio dire Norman

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<Norman!!.>Urlò Ray correndo verso di lui sotto gli occhi stupiti di Yuugo.
<Sei davvero tu?!, è impossibile perché tu sei...> Chiese la piccola con un fil di voce saltata al collo dell'amico ritrovato.
<Amico, non...non è possibile...>

Ci riunimmo in un forte abbraccio, erano passati più di due anni dall'ultima volta che avevamo visto Norman, scoppiammo entrambi in un pianto liberatorio di gioia e stupore, anche Norman si commosse.

<Ragazzi, non avete idea di quanto mi siete mancati

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<Ragazzi, non avete idea di quanto mi siete mancati...Emma...> Disse Norman stringendo a se i due amici.
<Per tutto questo tempo io...ho sperato che foste riusciti a scappare, a sopravvivere...> Mormorò Norman in preda alla commozione.
<Non è possibile, tu, tu quel giorno, si ti abbiamo visto, tu sei stato spedito!.> Ribatté Ray.
<Norman, ma sei tu, sei davvero tu?!.> Chiese la ragazza toccandogli il volto, incredula di avere davanti il suo vecchio amico.

<Ahah, si Emma, sono io

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<Ahah, si Emma, sono io.> Rispose il ragazzo mettendo una mano sulla guancia della ragazza, rendendosi conto della mancanza dell'orecchio, provocando un po' di gelosia nel fidanzato.
<Ah l'orecchio, l'ho lasciato a Grace Field.>
<Si Norman.> Disse Ray prendendo la ragazza per la vita. <Sono cambiate tante cose da quando tu sei stato "spedito" e da quando noi abbiamo lasciato Grace Field, vero Emma?.> Chiese incrociando lo sguardo con la ragazza mentre le tenne la mano.

𝓕𝓪𝓶𝓮  𝓭𝓲  𝓵𝓲𝓫𝓮𝓻𝓽𝓪' -The Promised Neverland- (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora