𝓕𝓪𝓶𝓮 𝓭𝓲 𝓵𝓲𝓫𝓮𝓻𝓽𝓪' -The Promised Neverland- (IN REVISIONE)

Capitolo 20 -Affetto paterno-

Dopo l'esplosione a Goldy Pond non vi fecimo più ritorno. L'intero campo venne sommerso completamente dall'acqua e solo dopo alcuni giorni i danni vennero alla luce; le case erano completamente distrutte, tutta la vegetazione era fuori controllo e pian piano vennero a galla anche i cadaveri dei demoni.

<Abbiamo finalmente trovato i resti di lord Bayon.>
<E i servitori?, avete trovato anche loro?.>
<Sissignore, Luce, Nous, Nouma e Lewis, erano tutti deceduti. Però non abbiamo trovato i cadaveri del bestiame.>
<È molto strano..., ma va bene, lasciamo perdere Goldy Pond, ora investigate nell'area circostante.>

《Poco tempo fa la fuga di Grace Field e adesso la distruzione di Goldy Pond; una coincidenza caro fratello?.》Pensò Peter Latley.

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= A N N O 2 0 3 1=

<Sono tutti?.> Domandò Peter Latley scrutando i volti dei prigionieri.
<Si.>

<Voi traditori...come osate irrompere nel mio territorio!?.> Disse mentre uno dei suoi uomini puntava un'arma alla testa di uno di loro. <Sparate a questa inutile feccia.>
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I giorni iniziavano alle sei del mattino con il rumore delle pentole e con l'aroma di caffè al rifugio B06-32, ormai era una routine.
Eravamo in sessantatre, tutti di età e personalità diverse, c'è chi era più agitato, chi più tranquillo ma andavamo tutti d'accordo, davamo tutti una mano, in cucina, nelle pulizie e nella caccia, il lavoro ci veniva assegnato a seconda delle abilità di ciascuno e cosa fondamentale, eravamo pieni di felicità.

Erano passati circa sei mesi da quando avevamo sconfitto Lewis e da quando eravamo tornati al rifugio con tutti i ragazzi di Goldy Pond, erano successe diverse cose da allora.