Capitolo 8 -Gioco mortale-

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Non feci in tempo, in pochi istanti Emma sparì, portata chissà dove da qualcosa o da qualcuno, tutto per colpa mia...anzi no, per colpa sua!, lui non ci ha avvertiti, voleva ucciderci, mi ha fermato quando io avrei potuto aiutarla; non l'avrei mai perdonato.

<Fermo! o verresti portato via anche tu!, dobbiamo andarcene!.>
<Sei impazzito!?, io non la lascio qui!.> Esclamò Ray mentre l'uomo lo portò via di peso, portandolo sottobraccio. <Maledizione, Emma!, Emma!. Lasciami!.> Urlò il giovane ribellandosi, tentando di sfuggire alla presa dell'uomo.

Non ci vedevo più dalla rabbia, mi sentivo perso, ero solo con quell'assassino.
Mi aveva portato via l'unica cosa che in quel momento mi teneva attaccato alla vita, l'unica persona che mi impediva di cascare in un baratro buio e senza fondo.

<Dov'è adesso!?, chi l'ha portata via!?, dimmelo maledetto!, è tutta colpa!.>
Disse Ray esplodendo in un pianto liberatorio, liberandosi dalla presa dell'uomo e accovacciandosi a terra. <Ti odio!.> Disse tirando dei pugni sul petto dell'uomo. <Noi volevamo solo vivere, solo vivere!, perché vuoi ostacolare questo nostro diritto! cosa ti abbiamo fatto!. Dopo essere riusciti a scappare per miracolo da quel maledetto orfanotrofio dove abbiamo vissuto l'inferno, dopo aver trovato un rifugio creato apposta per i fuggitivi, creato per noi...dopo aver provato ad essere gentili con te, ci meritiamo davvero tutto questo!?.>
<Non ho scuse...è colpa mia se l'hanno portata via, il primo giorno della spedizione abbiamo sparato molti proiettili, l'ho fatto di proposito per attirarli...> Esclamò l'uomo accovacciato di fronte al ragazzino.
<Per attirare chi?!.>
<I bracconieri, l'hanno portata a Goldy Pond.>
<Ma Goldy Pond è il luogo che dovevamo raggiungere, come è possibile!?.>
<Goldy Pond, il luogo indicato da Minerva in realtà...è una riserva di caccia privata per demoni; li ho attirati di modo che prendessero antennina.> Spiego l'uomo amareggiato. <Volevo uccidere uno di voi e la mia scelta era ricaduta su di lei...mi dispiace, non vi ostacolerò più, non avrei mai dovuto farlo, dovete perdonarmi.>
<Tu volevi far rivivere ad Emma l'incubo di quei maledetti mostri!?, volevi che la catturassero e che fosse inseguita da quegli animali!?. SEI UN MOSTRO!.>
<Hey ragazzino...Ray...mi dispiace, davvero, perdonami ho commesso un grave errore e se potessi tornei indietro. Infondo siamo entrambi sopravvissuti...>
<...ok...ma ti avviso, se proverai anche solo per scherzo a fregarmi sappi che non farai più ritorno al tuo bel rifugio.> Esclamò Ray fissando l'uomo negli occhi. <D'accordo, allora io vado a riprendermela.>Disse Ray alzandosi e impugnando il fucile.
<No, non si può, non ti posso lasciare andare, è una missione suicida.>
<Tu forse non hai capito, io non permetterò che lei muoia!, mi sono davvero stufato di perdere membri della mia famiglia, ho sofferto per 12 anni a causa di mia madre, colei che gestiva l'orfanotrofio, vedevo andare via i miei fratelli sapendo che andavano al macello!. E ORA A CAUSA TUA RISCHIO DI PERDERE LA PERSONA A CUI TENGO DI PIÙ!.
Mi riprenderò Emma, ad ogni costo.>

▪︎
Quando aprì gli occhi mi ritrovai stesa a terra, ero su una strada, fui molto sorpresa di ritrovarmi in quello che sembrava un paese abitato da umani. Intorno a me era tutto molto colorato, casette piccole e graziose con colori accesi e vivaci, un piccolo stagno più avanti attraversato da un ponticello dorato.
Due mulini a vento ruotavano seguiti da palloncini colorati e bandierine.
Nell'aria non si udiva alcun suono, era tranquillo, forse troppo tranquillo. Decisi di alzarmi e non appena lo feci notai sopra la testa un grande cartello con su scritto "Benvenuti".

 Decisi di alzarmi e non appena lo feci notai sopra la testa un grande cartello con su scritto "Benvenuti"

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<Ray!, signore!. C'è nessuno!.>

Ricordavo di essere stata rapita da qualcuno, da qualcosa e so che l'ultima cosa che avevo visto era il volto di Ray, riuscii a leggergli la disperazione in faccia, doveva essere preoccupatissimo per me, dovevo ritrovarlo.
Feci qualche passo e notai di sfuggita che sulla mia mano sibistra c'era scritto qualcosa, "usa la tua penna".
D'istinto afferrai la penna che tenevo al sicuro nella tasca destra, la aprì e non riuscì a credere ai miei occhi, indicava le coordinate AO8-32, ero a Goldy pond, il luogo che stavamo cercando di raggiungere ormai da cinque giorni, il luogo dove poteva trovarsi Minerva.
Più avanti notai un piccolo cartello in legno, vi era scritto "musica-mostri-sopravvivere", all'improvviso gli altoparlanti emisero una melodia, molto orecchiabile però era talmente alta che risultava fastidiosa.
Sentì come una presenza dietro di me, mi sentivo osservata, infatti non appena mi voltai notsi una figura.

<Loro stanno arrivando.> Disse la figura misteriosa nella penombra.
▪︎

<Quando la musica suona, compaiono loro.
I bambini delle fattorie lasciati in libertà vengono cacciati dai ricconi mangia-uomini.
Vogliono cacciare come si faceva un tempo, mangiare la carne degli umani appena uccisi.
Goldy Pond è un parco giochi per i cacciatori di uomini, per soddisfare il loro istinto, una riserva di caccia segreta.> Esclamò il signore con il terrore negli occhi al ricordo del passato, a quegli anni dove anche lui era una preda, un giocattolo per demoni, mentre veniva osservato dagli occhi pieni di ira del giovane.
<È finita in un covo di maniaci mangia-uomini!?.> Esclamò Ray. <Devo assolutamente portarla via da quell'inferno.>Ribadì il ragazzo stringendo i pugni.

▪︎
Quella figura misteriosa si avvicinò, si avvicinò sempre più, fino a quando non fu a pochi passi da me; un umano, una ragazza, una ragazza giovane.

<Ma chi sei?, chi sta arrivando?, e cos'è questa musica?.> Chiese Emma tappandosi le orecchie.
<Avanti vieni!, non c'è tempo!.> Esclamò la ragazzina afferrando la mano ad Emma, correndo verso il boschetto più avanti.
<Spiegami, anche questa è una specie di fattoria?.>
<Lo sapevo, sei diversa dagli altri bambini, tu sai delle fattorie.>

Quella ragazzina, Violet, mi spiegò ogni cosa, la riserva di caccia, i bracconieri, i mangia-uomini ricconi e la loro voglia di cacciare ragazzini in segreto.
Forse i bracconieri di questa riserva di caccia sono gli stessi scritti sul muro del rifugio, "Poachers", possibile che quel signore sia stato prigioniero a Goldy Pond?.

 Forse i bracconieri di questa riserva di caccia sono gli stessi scritti sul muro del rifugio, "Poachers", possibile che quel signore sia stato prigioniero a Goldy Pond?

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<Le fattorie non conoscono l'esistenza di questo posto, possiamo dire che è una riserva di caccia illegale.> Spiego Violet alla ragazza, mentre si rifugiarono tra la vegetazione.
<Hai detto che ci sono altri bambini?.>
<Si, molti altri, ogni mese quelli li sostituiscono chi è stato mangiato.>
<No aspetta, fammi capire. Gli altri non sono a conoscenza dei demoni e delle fattorie?!.>
<Non sanno nulla, loro sono convinti di essere nati e cresciuti in uno splendido orfanotrofio e che mentre stavano andando dalla nuova famiglia adottiva, sono finiti chissà dove con dei mostri mangia-uomini che li inseguono e che li vogliono uccidere.> Esclamò Violet con il capo chino. <Ma ora dobbiamo andarcene, è pericoloso stare qui!. Devo presentarti una persona.>
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𝓕𝓪𝓶𝓮  𝓭𝓲  𝓵𝓲𝓫𝓮𝓻𝓽𝓪' -The Promised Neverland- (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora