Genitori

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GEORGE

«Sierra!»
«George.»Entro seguito da lei,faccio dei lunghi sospiri e mi guardo intorno. L'attico è molto grande, e come ci si aspetta arredato con gusto e con oggetti di valore.
Sono molto nervoso.
È da tempo che non vedo Sierra,ed il mio cuore non smette di battere.

«Accomodati pure,mio marito e mio figlio arriveranno presto.»

«Sono fuori?»Mi giro nella sua direzione,Sierra è di spalle mentre versa in due bicchieri del vino bianco italiano.

«Sono in casa.Tieni..»Annuisco ed accetto il suo calice con un sorriso.«Non mi piace girare intorno alle cose.Sarò diretta.»

Cerco di restare concentrato sulle sue parole,la sua bellezza negli anni non è sfiorita.Anzi, è aumentata tanto da poter fare invidia alle ventenni di oggi.

«Marcus non vuole dirmi nulla,e nemmeno mio figlio,nonostante le minacce attuate!»

Minacce?Alento di poco la cravata appena si accomoda sul sofà ed accavalla le gambe.

«Voglio la verità George,ti prego!»Il suo tono è serio e deciso.Ho davanti agli occhi una donna forte,bella e piena di grinta.

Ha tutte le ragioni,ma la situazione non è facile e per quanto non adori Evans,non posso dirgli nulla.

«Non succede nulla.Credimi.»Devo farla desistere.Deve smetterla.Non deve curiosare.

Sierra fa schioccare la lingua e mi fissa con i suoi profondi occhi azzurri.Mi hanno sempre ipnotizzato,tanto da trovare difficoltà anche a guardarla.Anche in passato,lei mi faceva fremere continuamente.

«Ricordi quando il nostro cagnolino Bob venne a mancare?»Bob?Ma certo, il nostro meticcio bianco e nero che trovammo  abbandonato fuori la nostra scuola elementare.«Sì..era un birbante..»Sorrido al suo ricordo,amava correre nel nostro giardino e rompere tutte le piante che nostra madre con cura annaffiava.

«Già.Entrambi lo amavamo è stato per anni il nostro compagno di giochi,e quando è morto non volevo più uscire di casa..»

«Sì..ci regalò dieci anni fantastici..»

«Esatto,ma tu a quel tempo mi hai mentito omettendo la verità.Sapevi della sua imminente morte,eppure in passato mi hai ripetuto le stesse parole di poco fa.»Deglutisco e stringo le mani in due pugni.
«Sierra eravamo dei ragazzini,non volevo farti trascorrere gli ultimi mesi con lui infelice..»Bob era malato,il veterinario gli diede qualche mese di vita,non volevo vedere tristezza nella mia sorellina,decidemmo insieme ai miei genitori di mentire e quando Bob morì per lei fu un brutto colpo.

«Ma ora non sono più una ragazzina George.Sono una moglie,madre e nonna di tre bambini.Ho delle responsabilità,non sono una principessa da proteggere!»

«Sierra..»Ho la bocca secca,cerco di formulare qualcosa nella mia testa ma è impossibile.«Zietto ben arrivato!»Sobbalzo alla voce di Stan che è appena entrato,sono felice della sua presenza,almeno sono libero dalle domande di sua madre.

«Tuo padre?»

«È occupato al cellulare mamma.»La bacia sulla guancia ottenendo uno sguardo di dolcezza.«Con tua sorella scommetto.»Ridono in completa sintonia,sono davvero simili,Stan ha tutto di sua madre tranne i capelli che sono di una tonalità più scura.«Sì,sai che è la sua  preferita,e poi i bambini mancano a tutti..»Mi sento fuori posto,sto ascoltando una loro conversazione e non so cosa fare.

«Presto ritorneremo a casa,ma prima dobbiamo risolvere alcune questioni.»Sierra mi guarda mentre parla a suo figlio.Faccio un piccolo colpo di tosse alla sua frecciatina,mentre Marcus Evans arriva seguito da una cameriera di mezza età.«Da quando è qui!»L'educazione è sempre stata un suo punto forte.

GEORGE #2.5 DELLA SERIE FRIENDS (SPECIAL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora