Marian

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GEORGE

«Cosa diamine è successo?Stavo per baciare la mia segreteria,se non fosse arrivato quel moccioso..»Alzo lo sguardo proprio verso quest'ultimo  è entrato senza permesso nel mio ufficio,come ha potuto rivolgersi in quel modo così volgare?«FUORI!»Tuono malignamente,i suoi occhi così simili al mio tormento non accennano a staccarsi dalla mia figura.
Ha le mani strette in pugno lungo i fianchi e la mascella contratta,si respira un'aria alquanto pesante.«Non dovevi trattarmi così hai capito?»

«Non dovevo?Entri nei miei uffici urlando come un idiota,e per di più manchi di rispetto alla mia segreteria con epiteti volgari..»Mi fermo un attimo per respirare,sento le gote calde,non grido da anni in questo modo.«Questa non è casa tua stronzetto viziato che non sei altro!Qui comando io hai capito?»Sostiene sfacciatamente il mio sguardo,è uguale a suo padre,l'arroganza è nel sangue.

«Forse ho interrotto qualcosa zietto,forse i miei "epiteti" li volevi usare tu!»Lo prendo per il colletto,sobbalza spaventa ma solo per un attimo perde la sua compostezza,ritorna lo stesso con i suoi occhi rabbiosi.«Non vorrai picchiare tuo nipote spero,sai bene che non ne uscirai illeso.»

«Due schiaffoni non ti avrebbero fatto male,sei un patetico ragazzino viziato cullato dai suoi genitori,vergognati!»Lo lascio andare con violenza,inciampa sul pavimento e non osa alzare lo sguardo.«Non sono un ragazzino viziato,non mi piace che si manchi di rispetto a mio padre!»
«Lodevole da parte tua,ma forse dimentichi qualcosa per avere rispetto bisogna darlo,e ne tu e tuo padre lo fate!»Va via senza replicare,mi passo una mano nei capelli in maniera frustratola,da quando è entrato nella mia vita tutto è stato scombusolato.

Due ore dopo finalmente ritorno a casa,la Signorina Wilde ha concluso il suo lavoro chiusa nel suo ufficio,ci siamo scontrati in corridoio ed abbiamo accennato dei saluti frettolosi.La scena che si è presentata nel pomeriggio è stata alquanto imbarazzante.

«Signore!»Clark prende la mia giacca e la ventiquattrore,mentre mia figlia corre come una gazzella nella mia direzione,sorrido prendendola in braccio e mi lascio baciare il viso dalla donna più importante della mia vita.«Papà sei in ritardo per la cena lo sai?»In effetti ho tardato un po',il caso Davis non è facile abbiamo tutti contro purtroppo.«Perdonami tesoro,ma il lavoro è duro,ma ora sono qui e possiamo cenare insieme..»Annuisce soddisfata mentre la adagio delicatamente,«la prossima volta invitiamo anche Natalia vero?»Deglitisco e le faccio un cenno.«Certo tesoro..»Clark richiama la nostra attenzione sulla soglia,cinque minuti dopo siamo seduti a tavola a cenare,Sierra mi racconta ogni dettaglio della sua giornata,ascolto attentamente ogni cosa,so bene che fra qualche anno i nostri discorsi saranno brevi,l'adolescenza non è molto lontana,e so che sarà dura con una figlia femmina.

Concludiamo la serata sul divano nella nostra sala cinema,come sempre sceglie tutto lei,Cenerentola non manca mai,canticchia le canzoni insieme ai fidi topolini,  e batte le mani dinazi allo schermo,non mi stacco mai di guardarla anche se ho la nausea alla vista del film la felicità della mia bambina fa passare tutto.

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«Signore?Signore si svegli c'è una chiamata urgente per lei!»Apro gli occhi di scatto e mi ritrovo la figura di Clark con il mio cellulare privato tra le mani,anche di domenica mattina non mi lasciano riposare?Eh poi come diavolo hanno avuto il mio numero?Sbuffo e porto il cellulare all'orecchio,sono ancora mezzo addormentato,stroppiccio gli occhi e lascio andare un sonoro sbadiglio.

«P-Pronto?»
«Signor Brody la chiamo dalla stazione di polizia di New York,sono il detective Stabler..ecco»Sento delle voci di sottofondo e tanto fracasso. «Pronto?Detective non sento nulla!»Anche Clark sembra alquanto sorpreso.«Signor Brody?»Sbatto le palpebre più volte alla voce della Signorina Wilde.«Natalia che sta succedendo? »

«Ecco sono stata contattata dal detective, qualche ora fa perché non riuscivano a rintracciarla.»Il suo timbro è agitato,ho un brutto presentimento.«Hanno ritrovato il cadavere di Marian Johanna..Lopez questa mattina all'alba. »Cosa?Cazzo lo sapevo!L'unica in grado di scagionare da tutte le accuse Artur Davis è morta.

«Cavolo!La raggiungo subito mi aspetti!»Replico serio cercando alla rinfusa i miei abiti.«Aspetti Artur non è stato ancora avvisato..credo che spetti a lei..»Già è agli arresti domiciliari,devo farlo in quanto suo avvocato.«Certo ci penso io.»Concludo la chiamata  con i nervi a fior di pelle,la giornata non è iniziata per il verso giusto.Mezz'ora dopo sono in

centrale,Artura non ha reagito bene alla notizia ultime barlume di speranza sembra ormai perso.Secondo il medico legale, la vittima ha lottato con il suo aggressore; ovviamente si dovrà aspettare l'esito del DNA per avere delle conferme precise.Anche i genitori di Clotilde Davis la defunta moglie del mio assistito sono qui im Centrale,sono alquanto scossi non deve essere facile le notizie degli ultimi tempi hanno avuto un forte impatto su di loro.Il detective Stabler poco dopo si avvicina nella mia direzione,ha un espressione stanca.«Mi dispiace avvocato,ma la posizione di Davis è sempre più compromessa..»

«Lei crede come me alla sua innocenza vero?»Il detective si guarda intorno e fa un lungo sospiro positivo,è uno dei migliori in città ha sempre avuto fiuto nelle indagini.«Sì ma senza un alibi,ed ora la morte della Lopez..»
«Già abbiamo tutto contro!»Sbotto adirato,sembra quasi..«E se fosse tutto un complotto ordito nei confronti di Davis?»

«Sono solo delle supposizioni avvocato,ma sono anche giuste...»Sussurra l'ultima parte con voce bassissima.«Vede io credo che volessero chiudere la bocca per sempre a quella donna,non credo abbia ucciso lei Clotilde,come non credo lo abbia fatto suo marito ce una terza persona che sta dietro le quinte.»

Mi mordo il labbro e sospiro,il mio sguardo viene catturato da Travis e la Signorina Wilde,mi congedo da Stabler e raggiungo con passo felpato i due.La mia segreteria sembra imbarazzata,mentre lo squalo impostore e subdolo avvocato da quattro soldi la fissa con interrese.«C'è qualche problema signorina Wilde?»

«Nessun problema Signor Brody possiamo ritornare in ufficio.»Travis ha un luccichio divertito negli occhi.«Aspetto la sua risposta Natalia.»Prende parola lo stronzo per poi sorpassarvci,ma lo blocco per il gomito facendo boccheggiare l'unica persona presente.«Stai lontano da tutto ciò che mi circonda oppure resterai in mutande,caro Travis non ti conviene scherzare con me!»

«Tutti abbiamo degli scheletri nell'armadio Brody,non minacciarmi potresti uscirne sconfitto!»Sposta la mia mano dalla sua costosissima giacca di alta moda,sorrido mentre sistema meticolosamente il tessuto stroppiciato.«Io a differenza tua non mi faccio comprare da nessuno.»Faccio un cenno alla mia segreteria che si appresta a seguirmi,sono nervoso ed arrabbiato,prima Stan ora questo stronzo.Con la coda dell'occhio fisso la sua figura minuta,i suoi occhiali ricadono più volte,vorrei romperli e bearmi del suo viso dai lineamenti meravigliosi.Di nuovo questi pensieri che mi succede?Devo scopare più spesso così da allentare la tensione.Usciamo dalla centrale e veniamo investiti dal caos di New York,il mio autista ci aspetta a pochi metri.«Signorina Wilde?»Mi giro per avere la sua attenzione,quasi inciampa e prontamente la prendo,di nuovo,come l'altro giorno il suo profumo mi provoca dei brividi lungo la schiena.«Mi scusi sono una frana..»Lascio la presa,si sistema e sorrido alla sua continua goffagine.«Viene con me?»   «C-Certo..e g-grazie..»Apro la portiera il mio autista ha già messo in moto,«prego..»Ma non ottengo risposta,mi ritrovo una donna con lo sguardo assente e il labbro tremante.«Signorina?»Non risponde,seguo il suo sguardo cosa sta osservando?«Natalia?!»Si ridesta dai suoi pensieri e si guarda intorno spaesata per poi entrare in auto velocemente.Che cosa sta succedendo?

Buona domenica

GEORGE #2.5 DELLA SERIE FRIENDS (SPECIAL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora