Evans

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NATALIA

«Nikolay bentornato.»

«Svetlana non è giornata!Dov'è la mia cena!»
«In cucina..vieni ho già apparecchiato.»

«Voglio mangiare in sala da pranzo cazzo!Non mi piace la cucina!»
«Calmati tesoro..sei troppo teso..»
«Teso?Fai sempre il contrario di ciò che ti dico,e cazzo hai una tuta orribile che mi fa passare anche la voglia di scoparti!»

«Perché mi tratti così?Non ti riconosco più..»

«Non piangere non sono in vena per i tuoi piagnistei!»

«Natalia?Svegliati!»Il viso triste della piccola Sierra è la prima cosa che vedo appena apro gli occhi.Ho il respiro irregolare e il cuore che batte forte,ho avuto un altro dei miei incubi.

«S-Sierra cosa ci fai qui?»
«Hai urlato nel sonno,le nostre camere sono vicine.Hai fatto un brutto sogno?»Mi massaggio le tempie,spero che suo padre non mi abbia sentito.«Sì..mi dispiace,ma che ora sono?»

«Le otto,ci aspettano giù per fare colazione.»Annuisco ancora assonnata,il pavimento è freddo sotto ai miei piedi dovrò abbandonare il tepore del letto purtroppo.

Quindici minuti dopo siamo in ufficio,il Signor Brody mi delega alcuni documentazioni da revisionare.C'è un gran via vai stamane,il lunedì è un giorno tragico da molti punti di vista.

Preparo tutto lo stretto necessario,un'ora dopo il telefono del mio ufficio squilla incessantemente.È Dominga la receptionist e dal suo tono preoccupato credo che sia successo qualcosa di grave.Il suo accento sudamericano è più accentuato del solito,sento dei rumori di sottofondo.Concludo la chiamata e mi dirigo al primo piano velocemente.C'è molta confusione nell'atrio,due guardie tengono bloccato un uomo,almeno ci provano.Riconosco subito la voce di Marcus Evans,perché è qui?Che diamine sta succedendo?
«Signor Evans?»Si gira improvvisamente,ha i capelli in disordine e il viso rosso di rabbia.«Dov'è George?»

«È occupato in questo momento,ma può riferirmi tutto,sarò io stessa ad avvisarlo.»Cerco di mantenere un tono equilibrato,non devo perdere la sicurezza.Dominga si mangia le unghia,mentre gli uomini della sicurezza sono in netta difficoltà.«Voglio vederlo immediatamente hai capito?»Sobbalzo seduta stante,ora capisco il suo successo negli affari.Ma qui nessuno è un suo dipendente,deve rispettare le regole e richiedere un appuntamento.«Mi dispiace,si solito riceve solo per appuntamento,ma vedrò..di..»Mi blocco quando spinge di lato i due malcapitati.«Non mi interessa voglio parlarci ora è una questione urgente!»Replica serio e con il respiro ansante.Sembra davvero preoccupato,sospiro facendo un cenno positivo.Ritorno al mio piano e busso alla porta del mio capo,all'inizio ha creduto si trattasse di Stan,ma quando gli ho nominato suo padre il suo sorriso è scomparso.Sono già trascorsi dieci minuti,non sento niente,nemmeno delle urla ed è preoccupante.
Forse sarà meglio controllare,il corridoio è vuoto con passo felpato mi avvicino all'ufficio.La porta non è totalmente chiusa,sono entrambi alzati e parlano fittamente.È troppo grande,posso sempre entrare e nascondermi,ho paura che la situazione possa degenerare da un minuto all'altro.

«Quell'uomo ha ucciso una mia ex dipendente,ed un'altra è scappata!Tu non mi cacci a calci in culo perché sarò io a farlo!»Ma certo parlano del caso,l'albergo dove lavorava la vittima era di sua proprietà.

«Quell'uomo è innocente!La tua dipendente fuggitiva è la colpevole di tutto!Non difendo una persona se non credo alla sua innocenza.»Continua rabbioso il Signor Brody.Sembrano due gladiatori dell'antica Roma pronti al combattimento.Alti,possenti e..ma cosa vado a pensare alla mia età?Marcus Evans è sposato,mentre George Brody..beh lui è il mio capo.Devo smetterla,non devo pensare a lui da quel punto di vista.«Certo!Conosco i tuoi espedienti mio caro.Pur di separarmi da Sierra hai pagato una mia ex amante.Avete inscenato una finta gravidanza,ed eri solo un pompate!Il lupo perde il pelo ma non il vizio.»Cosa?Davvero è arrivato a questo?Era innamorato della sua sorellastra o ossessionato?«Mi pento ogni giorno Evans!Sono cambiato,ho una figlia e mia sorella..»Si allenta la cravatta.«Resterà tale,non sono più l'uomo di una volta.Ed ora vattene ho del lavoro da fare.»

«Se scopro che è tutta una tua macchinazione me l'ha pagherai cara Brody!»Il ringhio di Marcus Evans mi fa accapponare la pelle.«Non sono più un pompante!Ho potere anch'io io,se mi attacchi non esiterò a distruggerti.»Pochi minuti dopo finalmente il terremoto Evans va via,il mio capo ritorna al suo posto. Cerco di arrivare alla porta senza far rumore,è occupato a trascrivere sul pc.«Non sapevo che le piacesse origliare  Signorina Wilde.»Urlo dallo spavento e faccio ricadere le scarpe sul pavimento.«Cazzo!»Sgrana lo sguardo alla mia espressione,di solito sono pacata e professionale,lui non conosce il mio lato da maschiaccio.Si morde il labbro per poi ridere animatamente,voglio chiudermi in casa e non uscire più.

GEORGE #2.5 DELLA SERIE FRIENDS (SPECIAL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora