Il giorno del rientro di Alyssa era arrivato e, come suo solito, aveva annunciato tramite un messaggio che sarebbe arrivata in serata, ma un po' più tardi rispetto all'orario previsto. Al posto di uscire, Hayden e Imogen decisero di invitare a casa Tom, Albert con Erin e infine Matthew, ritornato a Londra per un periodo.
In quel momento, però, c'era soltanto Tom e, visto l'istante cruciale, si ritrovò a desiderare che anche gli altri fossero presenti per offrirgli il giusto diversivo, non voleva diventare complice di un crimine. Sapeva che si sarebbe arrivato a quello, gli sguardi dei contendenti non premettevano nulla di buono.
Hayden e Imogen si guardavano con aria di sfida, il motivo del loro interesse era il telecomando sul divano, ai lati del quale i due si fissavano in cagnesco.
«È mio!» Urlò Imogen prima di gettarsi sul sofà per impossessarsene, ma Hayden anticipò la sua mossa, aggirando l'ostacolo da dietro.
Quello che ne uscì fu una collisione che fece quasi il botto.
Imogen si schiantò a faccia in giù sui cuscini del divano, mentre Hayden gioì per la conquista dell'agognato telecomando. «Sì!» Esultò, poi si girò verso l'amico, che li osservava incredulo. «Stasera si guarda Arsenal – Manchester United».
Tom era allibito. «Voi non state bene. Lo sapete, vero?!»
Imogen alzò la testa di scatto. «Non è giusto! Volevo vedere le nuove puntate di Lucifer che hanno aggiunto su Netflix». Netflix, il suo unico e vero amore.
«Non me ne frega nulla» rispose soddisfatto Hayden mentre prendeva possesso del posto davanti alla TV.
Imogen così si alzò e si diresse in corridoio. Quando tornò in salotto aveva il labbro inferiore in fuori e mostrava un segno rosso all'interno della bocca con un'aria mesta, come se fosse stato un cucciolo abbandonato in autostrada.
«Guarda qui!» disse come una bambina che faceva i capricci, con l'indice puntato sul labbro. «Mi hai fatto male!»
«Vado a prendere le birre». Tom, che dopo quell'incipit aveva previsto il peggio – conoscendo i soggetti in questione – decise di defilarsi. Se non avesse assistito all'omicidio di uno dei due, non sarebbe stato considerato complice.
Hayden, dopo aver controllato che Tom non fosse di ritorno, si avvicinò a lei, constatando l'entità del danno. Lo sentirono armeggiare con il forno microonde e un sacchetto di pop-corn, per qualche minuto non sarebbe comparso.
In effetti le aveva lasciato un bel segno. «Scusami». Mormorò, più vicino del dovuto, con il pollice ad accarezzare il labbro, vicino la ferita.
«Me lo fai passare, per favore?» Domandò lei piagnucolando, gli occhi liquidi e più grandi del normale, come se ci fosse bisogno di quell'espediente per farlo cedere. Si divertiva a fare la bambina pestifera, dato che di solito la cosa mandava in panico Hayden.
Ma non questa volta.
«Vediamo se ci riesco». Le prese il viso tra le mani e posò le labbra sulla ferita gonfia. Un contatto innocuo che, però, fece fremere entrambi di aspettativa e desiderio. Sarebbe stata dura tornare alla routine in cui anche Lyss fosse parte integrante della casa, di modo che loro due non potessero usufruirne come meglio credevano. «Ha funzionato?»
«Mh, mh». Imogen scosse la testa in un energico diniego.
«Proviamo così». Hayden si avvicinò ancora ma, al posto di fare una leggera pressione, baciò il labbro con più vigore, poi lo succhiò un po'. Imogen si avvicinò al suo corpo, facendo combaciare il busto a quello di lui e a cui appoggiò anche le mani e mugolò di piacere, così Hayden si allontanò, giusto in tempo per veder arrivare Tom. «Va meglio?» La studiava negli occhi, come se potesse scorgerci più di quello che le parole di lei, spesso, contenevano.
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Il mio viaggio sei tu
Romance[COMPLETA] Hayden Evans è un travel blogger. Ha fatto della sua passione il suo stile di vita e, oltre ad avere un lavoro da sogno, è bello, cosa che su Instagram gli porta molte followers. Non ha una fidanzata e non ne sente il bisogno, dato che ha...