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"Oh cielo, Jeon Jungkook sei tu?"

"Taemin..."

Eravamo tutti confusi. Io in primis. Chi era? Come faceva a conoscere Jungkook? Perché Jungkook era pallido e quel tizio sorrideva?

"Ti trovo bene Kookie! Se sparito all'improvviso! Nessuno sapeva dov'eri!" disse.
Jungkook non gli rispose. Mi prese la mano facendo intrecciare le nostre dita. Me la strinse talmente forte che temetti che stava per svenire da un momento all'altro.
Il ragazzo sembrò notare il gesto. Vidi chiaramente nei suoi occhi una luce strana.
"Uh è questo bel ragazzo al tuo fianco chi è?" chiese, sorridendo in modo...inquietante.
"Nessuno che ti interessa." Disse Jungkook. Sembrava essersi ripreso. Si stava incavolando.
"Sono il suo ragazzo." Dissi provocatorio. Il ragazzo, Taemin, rimase perplesso, ma poi continuò a parlare.
"Siete una coppia carinissima." Disse. Capii che non era onesto. Ma feci finta di niente e sorrisi, stringendo ancora di più la mano di Jungkook.
"Oh Hobi! Ci sei anche tu!" disse, rivolgendosi improvvisamente a Hoseok. Taehyung non ebbe molta calma.
"Si c'è, anche lui con un ragazzo. Quindi se non ti dispiace." Calò un silenzio. Taemin scoppiò a ridere, come se la cosa non lo avesse toccato minimamente. E, forse, era così.
"Allora io vado, ci si vede in giro." Disse.
"Ma anche no." Dicemmo io e Jungkook in coro, ma ormai Taemin si era già allontanato.

Jungkook si affrettò ad alzarsi e uscire. Lo seguii.
"Kook!"
"Kookie!"
"JUNGKOOK!"
Lo chiamai più volte, senza ricevere risposta. Riuscì a raggiungerlo e bloccarlo.
"Kook, hey. Guardami." Alzò la testa e quello che vidi mi distrusse. Stava per piangere. Lo abbracciai. Nel frattempo i ragazzi ci avevano raggiunto. Guardarono la scena non avvicinandosi troppo. Volevano capire. Anche io volevo capire. Ma tutto a tempo debito. Sentii Jungkook staccarsi piano dall'abbraccio. Mi guardo negli occhi e iniziò ad accarezzarmi i capelli.
"Non abbandonarmi mai..." mi sussurò.
"Mai. Non ti libererai facilmente di me.
Riuscì a strappargli un sorriso. Si girò verso i ragazzi.
"Scusatemi...avete il diritto di sapere. Vi va di venire da me?" chiese. Tutti annuirono e Taehyung come al solito volle smorzare la tensione.
"Non pensavo fossi tipo da orge!" scoppiammo tutti a ridere. Hoseok colpì piano la nuca di Taehyung e lo ammonì, seppur ridendo.

Arrivammo tutti a casa di Jungkook. C'era puzza di bruciato.
"Si...forse ho bruciato qualcosina..." disse Taehyung giustificandosi. Ora, se fosse stata una giornata qualunque, probabilmente Jin-hyung avrebbe aperto un polverone, facendo battutine. Se fosse stata una giornata qualunque probabilmente avremmo preso in giro Taehyung. Se fosse stata una giornata qualunque avremmo notato che cerano vestiti sparsi nel corridoio della camera di Hoseok e avremmo fatto battutine. Se fosse stata una giornata qualunque Jungkook non avrebbe avuto gli occhi pieni di lacrime.

"Mi dispiace." Iniziò a dire Jungkook. "Lui..." disse rivolto a me. "E' quel ragazzo di cui ti parlai tempo fa. La causa per il quale mi sono trasferito." Ad un tratto ricordai tutto. Tutto quello che mi raccontò Jungkook quando si aprì con me.
Presi una delle sue mani e intrecciai le nostre dita, trasmettendogli tutto il mio amore. Mi sorrise per poi girarsi e raccontare tutta la storia agli altri.

"Io non ero il prototipo di bravo ragazzo nella mia vecchia città. Ero..." si bloccò, ero imbarazzato. Ridacchiai piano.
"Era un puttaniere." Dissi semplicemente.
"Si beh questo prima che incontrassi te.." disse baciandomi.
"Sisi abbiamo capito, ora continua." Disse Taehyung sbuffando. Ridacchiammo tutti poi Jungkook ricominciò.
"Dicevo. In quel periodo io non cercavo più chi portarmi a letto. Erano i ragazzi, o le ragazze, a venire da me. Un giorno mentre io e i miei amici eravamo nel cortile nell'ora buca. Sentimmo qualcuno chiamarmi. "Ciao Jungkook, posso parlarti?" mi disse. Già sapevo cosa voleva. E così fu. Taemin sapeva benissimo a cosa andava incontro. Venne lui da me. Mi chiese una cosa da una notte e via. Lui però dopo quella volta incominciò a perseguitarmi. Me lo ritrovavo sotto casa, fuori l'aula, nei bagni, una volta convinse mia madre a farlo entrare in camera mia con la scusa di prendere un libro. Invece rubò innumerevoli cose mie e scrisse sul muro con una bomboletta spray: sei mio e sempre lo sarai." Si bloccò. Strinsi un po' di più la presa sulla sua mano. Ricominciò a parlare.
"A-alla fine stanco andai a parlargli e a dirgli che d-doveva smetterla. Incominciò a minacciare me e la mia famiglia. I miei scoprirono tutto. Cambiammo casa e scuola." Si fermò. Una lacrima scese lungo il suo viso. Mi affrettai ad asciugargliela.
"E qui ho incontrato voi." Disse sorridendo. "Mai avrei immaginato di trovarmi così bene con qualcuno. I miei amici là...erano falsi. Sfruttavano ciò che ero e a me stava bene così, ma ero...solo."
"Ora non lo sei." disse Jin-hyung.
"Non meritate tutto questo. S-se dovesse ricominciare...se dovessi p-perdervi..." incominciò a tremare. Mi spostai dietro di lui e lo avvolsi in un abbraccio. C'era sempre per me. Ora era il mio turno. Gli accarezzai piano la schiena per tranquillizzarlo. Sembrò funzionare.
"Kook." Iniziò Yoongi. "A noi non frega un cazzo se quello ci fa delle minacce. Siamo tuoi amici. Ti vogliamo bene." Disse. Nessuno si aspettava che tali parole uscissero dalla bocca dello hyung. Eppure.
"Siamo qui per te. Non ci perderai mai." Disse Namjoon. Annuimmo tutti. lasciai un bacio sulla spalla di Kook. Che voltò leggermente il capo, per baciarmi.
"Una cosa che non mi è chiara...è cosa c'entra Hoseok." Chiese. In effetti, nemmeno io avevo capito il ruolo di Hoseok in tutto questo.

"Hoseok..." iniziò Jungkook, ma venne bloccato dalla voce di Hoseok.
"Io e Jungkook ci conoscevamo in un certo senso." Disse. "Prima che me ne andassi da casa, davo una mano ai miei genitori con le bollette i pagamenti e roba del genere...non facevo un lavoro molto...normale."
"Oggi stanno uscendo i lati oscuri. Bene, mi piace il gossip." Disse Jin-hyung. Quella battutina smorzò di poco la tensione. Ma Taehyung era abbastanza serio e continuò.
"Che lavoro facevi?" chiese.
"Io..." guardò Jungkook per chiedergli una mano.
"Hoseok era uno spogliarellista." Spalancarono tutti gli occhi increduli. Me compreso.
"Tu cosa?!" Taehyung era molto più sorpreso rispetto a noi.
"Lo so, ma ero solo un ballerino, niente di più. Incontrai lì Jungkook per la prima volta. Ma lui non guardò me. Era vuoto all'epoca. Fumava e beveva. Un giorno era ubriaco fradicio. Gli diedi una mano a uscire. Iniziò a piangere e si sfogò con me. Lo aiutai per un po' facendomi conoscere da Taemin. Poi Jungkook si è trasferito qui."
Rimanemmo tutti in silenzio per un po'.
"Hey..." disse Jin. "Venite qui." Disse allargando le braccia. Jungkook si avvicinò per primo lasciandosi abbracciare. Partì così un abbraccio di gruppo generale, anche Yoongi, dopo un po', si fece abbracciare. Ridemmo per quella situazione imbarazzante. Sciogliemmo l'abbraccio.
"Grazie." Disse Jungkook.
"Siamo qui per te." Dissi. E tutti annuimmo.
"Sono stato al tuo fianco una volta. Sarò al tuo fianco anche questa volta." Disse Hoseok.
Vidi Jungkook sorridergli sincero. Io e Taehyung ci guardammo complici e contemporaneamente spingemmo i nostri fidanzati l'uno contro l'altro. Facendoli abbracciare.

"Ma adesso..." iniziò Taehyung. "...mi farai uno spogliarello live?"
"TAEHYUNG!"



Passammo quel pomeriggio tra di noi. Ridendo e scherzando. Alla fine Hoseok andò a dormire a casa mia e di Taehyung e io rimasi da Jungkook.
Entrammo entrambi nel letto e io posizionai la testa sul petto di Jungkook e incominciai ad accarezzarlo.
"Jimin."
"Mh?"
"Vieni qua." Mi prese per i fianchi e mi mise a cavalcioni su di lui.
"Ti amo lo sai?" mi disse.
"Lo so. Ti amo anche io. Non smetterò mai di starti affianco, qualunque cosa succeda. Hey, guardami..." dissi al suo calare la testa. Gli presi il volto tra le mani.
"Ti. Amo. Ok? Nessuno può cambiare questo. Nessuno può cancellare i miei sentimenti per te. Nessuno. Nemmeno uno stupido cretino che si crede chissà che. Sei diventato parte di me Kook. Non riesco a starti lontano. Sei stato a mia prima volta. Il mio primo vero amore. Sei diventato tutto. E non ti perderò perché un deficiente non ha accettato la sconfitta." Confessai tutto. Tutto l'amore che provavo per lui. Tutti i miei sentimenti. Tutte le mie emozioni.
"Non ho mai amato nessuno come amo te." Disse Jungkook. "Ho paura di perderti."
"Non mi perderai. Mai." Dissi.

E lì Jungkook, finalmente, si liberò in un pianto. Si sfogò.
Passammo la notte così. A consolarci a vicenda e a sussurrarci parole dolci.

𝑑𝑜𝑛'𝑡 𝑔𝑒𝑡 𝑙𝑜𝑠𝑡. ⇢𝑗𝑖𝑘𝑜𝑜𝑘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora