Hawkins Kids🌹

Chapter 38

Max's Pov

"Ti ho detto che sto bene!"
Grido per la centesima volta a mia mamma

"Il dottore ha detto che-"

"Non mi importa di conoscere tutte le medicine che dovrò prendere, a quello dovrai pensarci tu, se no che ci stai a fare?"
Mi rivolgo scorbutica a mia madre, ma senza cattiveria, sa che questo è il mio carattere e che così la sto in realtà ringraziando per quanto ha fatto per me.

Motivo per il quale, senza contestare, gira i tacchi ed esce dalla porta bianca.

Tutto questo bianco mi acceca, cazzo.

Sento la porta cigolare e una sfilza di persone entra a testa bassa nella mia stanza di ospedale.

Ci sono tutti, da Mike a Dustin, anche se mancano Steve e Will.

Alyssa, dal viso gonfio e arrossato, si fa avanti mentre si tortura le mani.

"Ciao Max, come ti senti?"
Chiede con cautela, come se non volesse farmi agitare

Tiro un sorriso forzato
"Non si vede?"
Chiedo indicando con lo sguardo la fasciatura poco al di sotto del collo.

"Già, domanda stupida"
Afferma scuotendo la testa, ancora chinata verso il basso

"Molto"

"Quello che volevo dirti è...che ti chiedo scusa. A nome di tutti. Dobbiamo cercare di collaborare perché quando ci separiamo succedono solo cose brutte di questo genere. D'ora in poi saremo tutti un po' più tolleranti e meno aggressivi tra noi. Per il bene di tutti."

"Va bene. Credo sia la cosa migliore da fare"
Dico con voce ferma, quanto cazzo mi fa male la ferita.

Alyssa mi fa un bel sorriso, sembra sincera, e non riesco a non ricambiarlo.

"Bene, ci fa piacere, ma per ora pensa solo a riposarti e guarire in fretta"
Dice con voce dolce

"Ci proverò"
Affermo poco convinta

Mi sa che sarà dura.

"Okay, allora ti lasciamo riposare. Ciao Max"

Tutti vanno via, solo una persona non si smuove di un passo dal mio letto.

Eleven.

Non dice una parola, non ne abbiamo bisogno, mi abbraccia e basta.

Posso solo immaginare quanto sia stata male a vedermi così.

È stata lei ad avvisare tutti perchè era venuta a casa mia, o almeno questo è ciò che mi ha raccontato mia madre.

In quest'abbraccio ci sono tutti i grazie e i mi dispiace mai detti.

Non so dopo quanto tempo ci stacchiamo.

Con un caldo sorriso esce dalla stanza, ma un'altro volto fa capolino dalla porta.

"Disturbo?"

Un volto decisamente più scuro.

"Entra"
Bofonchio mentre scruto il viso gonfio di pianto di Lucas.

Sembra genuinamente sconvolto.

Si siede titubante sul mio letto, mentre tiene gli occhi incerti fissi su di me, come a chiedermi il permesso.

Continua a fissarmi in questo modo e si lascia scappare un sospiro.

"Hai intenzione di parlarmi o-"

"Posso abbracciarti?"
Chiede d'impulso, cogliendomi alla sprovvista

"Ti sembra il caso?"
Chiedo con voce molto meno ironica e più calma di quanto mi aspettassi, indicandomi la fasciatura.