~Una settimana dopo~
Will's PovSono passati sette giorni dal momento in cui la nostra vita è cambiata per sempre.
Sette giorni da quando ogni mia paura è svanita del tutto, e so che più nulla avrà il potere di scalfirmi d'ora in poi.
In questa settimana ognuno ha pianto Alyssa in privato, ma principalmente ci siamo soffermati sul curare le nostre ferite, emotive e fisiche, dopo la tragedia.
Oggi, 12 agosto 1986, ci siamo riuniti dopo una settimana, nel luogo che ha assistito da spettatore alla nostra unione e al nostro forte legame (così come alle litigate) dell'ultimo anno: casa di Alyssa.
Questa casa che abbiamo trasformato e ricostruito tutti insieme, come una famiglia.
Immagino che riunirci nei giorni precedenti sarebbe stato troppo traumatico, e avrebbe aperto troppe ferite; tutti avevamo bisogno di una pausa, e qualcuno di noi era anche in ospedale per le ferite, come Max e Steve.
Io ad esempio sono stato con la mia famiglia, al completo per una volta, e con la mia ragazza Riley e suo fratello Nick, a godermi la normalità di quei giorni.
Eppure oggi sento che è il giorno giusto per ricongiungerci tutti e chiarire ogni questione rimasta in sospeso.
Rientrare in questo posto mi fa un certo effetto, rivedo nitido il ricordo della sera in cui scappai da tutti e andai in paese, forse la cosa migliore che abbia mai fatto.
Quando siamo al completo ci abbracciamo con tenerezza, in ogni nostro gesto c'è un'intenzione più profonda, un tentativo di sollevare le nostre anime così stremate e addolorate, ma finalmente libere.
Anche quella di Mike, nonostante ora sia troppo triste per permettersi di vederlo.
"Per cominciare, Will, dove sei stato tutto questo tempo? Perché sei andato via? Cosa hai fatto? Che ne dici di presentarci i tuoi amici, una volta per tutte?"chiede lentamente la mia migliore amica.
Rivivo l'ultimo mese e mezzo della mia vita alla velocità della luce, come se lo stessi ricapitolando nella mia testa, prendo un bel respiro e inizio a parlare.
"La sera in cui io, Mike ed El tornammo dal Sottosopra..."
Sospiro affranto non trovando le parole e la forza di parlare di quelle cose che mi sembravano la fine del mondo, ma che solo ora realizzo essere stronzate.
"Io...non ce l'ho fatta più. Non so se fu per il vostro 'bentornato',perché mi sentivo in colpa per aver picchiato Sarah, perché il gruppo non era più lo stesso da tempo ormai...non lo so perché. Forse era la paura che mi spingeva a volermi estraniare da questo contesto, per poter vivere nell'illusione di una vita normale, senza paura. Forse c'era un desiderio in me, di voler andare via da questa maledetta città, ma che resta sempre la mia città. Mi sfogai con mia madre e arrivammo alla conclusione che l'unica persona da cui potevo andare era mio zio"
dico sorridendogli"Era l'unico posto dove potevo essere vegliato da qualcuno di caro e allontanarmi da qui, pur restando relativamente vicino. I primi giorni trascorsero tranquilli, ma più tempo passavo un compagnia di mio zio, più mi rendevo conto che le follie per cui l'avevano sempre preso in giro e additato come pazzo, erano le stesse cose che avevo vissuto io per due anni. Mi sono avvicinato sempre più al mondo sovrannaturale, spiegando a mio zio la mia...beh, la nostra storia. Così ci siamo messi alla ricerca. Per un mese e mezzo non ho fatto altro che studiare. Trascorrevo intere notti a leggere tomi sui mostri e le dimensioni parallele, mentre il pomeriggio dopo ero di nuovo in biblioteca, alla costante ricerca di informazioni. Ed è proprio in uno di quei pomeriggi che ho incontrato Riley"
dico arrossendo, indicandola
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Hawkins Kids🌹
Misterio / Suspenso"Ora mi ricordo dove ti ho vista. Credo di averti sognata" "Ti spiegherò tutto più avanti, Mike. Tutto quello che hai bisogno di sapere è che tu e i tuoi amici siete in pericolo. Voglio aiutarvi." Alloora si potrebbe definire un sequel della seconda...