Chapter 5

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*Due giorni dopo*

Mike's POV

Sono le 16. Oggi è stato un giorno tranquillo a scuola, stiamo imparando a conoscere gli insegnanti e i nuovi compagni. Non c'è stato nessuno che mi abbia incuriosito particolarmente, ma neanche che mi abbia infastidito.
La verità è che non cambierei il mio gruppo di amici con nessuno al mondo. Abbiamo passato cose che non si possono raccontare, e nessuno potrà mai prendere il loro posto.
Dopo scuola sono tornato a casa e dopo aver chiacchierato un po' con mia madre delle solite cose e di come mi trovo a scuola, sono andato in camera mia. Ed ora sono qui, steso sul letto a guardare il soffitto.
Da quando Alyssa mi ha detto che il demogorgone vuole vendicarsi di Will ed El non mi do pace. Ho una paura costante che accada loro qualcosa o di fare un viaggetto solo andata nel Sottosopra e non ci tengo proprio.
Sono passati due giorni e la bruna ancora non si è fatta vedere, sono cosi stupido, ed io che pensavo che volesse davvero aiutarci. Eppure ci sono cose che ancora non mi spiego.

"Ti ho sognato anch'io"

Da una parte sono grato che non ne abbia parlato di fronte a tutti, ma sono ancora curioso.

Un ticchettìo alla finestra mi distrae dai miei pensieri. Mi allarmo.
Se fosse stato uno dei miei amici mi avrebbe chiamato sul walkie-talkie.
Alzo la schiena dal letto di scatto e spalanco gli occhi, guardando verso la finestra. Li spalencherei ancora di più se fosse possibile dato quello che ho davanti. Mi alzo sollevato e mi avvicino alla finestra, dietro il vetro c'è Alyssa. Non riesco a capire se è stizzata, annoiata o se questa è la sua espressione naturale. Non la capisco proprio quella ragazza.

Faccio scattare la finestra e la faccio entrare in camera mia. Lei inizia a dire qualcosa ma ad un volume troppo alto. Non le lascio nemmeno il tempo di iniziare la frase che decido di fare il suo gioco e le appoggio l'indice sulle labbra.

"Sei pazza?! Mia mamma e mia sorella sono proprio al piano di sotto"
Sposta il mio dito dalle sue labbra con fare infastidito.

A:"E allora?"
Chiede annoiata. Possibile che non capisce?

"E allora.." continuo io,
"Non devono sapere che sei qui per nessuna ragione o sono nei guai!"

Lei si allontana da me andando verso il mio letto mentre dice strafottente "Tu. Non io."

Si gira e mi guarda. "E poi hai nascosto la tua ragazza qui per una settimana e i tuoi non si sono accorti di nulla."

Ormai ho smesso di chiedermi come faccia a sapere tutte queste cose.
Si siede sul mio letto come se fosse a casa sua. Beh a casa sua non c'è nemmeno un vero letto.

Mi avvicino e dico
"N-non è la mia ragazza."
Non so perché ho esitato. Lei fa la faccia da 'non ci credo proprio' e io rispondo dicendo
"E comunque lei era meno rumorosa di te!"

Accenna una risata ed io mi siedo accanto a lei. Stende le gambe e le accavalla, poi mi guarda e mi dice con voce piatta ma cauta "Scusa se sono venuta qui senza preavviso" fa un sorriso al vuoto, come se la cosa la divertisse.

È bellissima.

"È che ci sono delle cose che non ti ho detto, e non mi andava di dirle davanti ai tuoi amici"

La interrompo avvicinando i nostri visi e chiedo con voce ferma e dispiaciuta "perché sei scomparsa per due giorni?"

Lei alza lo sguardo, che prima teneva fisso sulle sue gambe, e mi sorride.

Devi smetterla di fare così, Alyssa.

"Ti sono mancata, Wheeler?" Chiede soddisfatta.

"N-no...é che pensavo che ci avessi solo presi in giro"

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