Siamo arrivati al college, abbiamo parcheggiato l'auto nei parcheggi, scendemmo e varcammo la soglia ma quando stavamo per raggiungere i dormitori una signora vestita elegante, tailleur giacca/pantalone color rosa pastello e una maglia bianca, scarpe a punta bianche che fuoriuscivano dal fondo del pantalone, capelli raccolti in uno chignon e accessoriata con un collier d'oro e pendenti anch'essi d'oro, mentre ci guardava con i suoi occhi marroni iniettati di sangue e digrignava i denti e le mani sui suoi fianchi, mi venne il dubbio che lei fosse la direttrice del college.
"Signorina White e signorino Styles, vi sembra l'ora di tornare?"
"No, signora direttrice."
"Ho saputo da alcuni insegnanti che ieri avete saltato le lezioni, vi sembra l'atteggiamento adeguato?"
"No ma possiamo spiegare..."
"Non voglio sentire niente da voi adesso."
"Ce ne torniamo ai dormitori?"
"Non so se posso lasciarvela passare liscia..."
"Ma signora direttrice..."
"Signorina White, lei è appena arrivata e ho saputo che aveva una buona media, sbaglio?"
"No, assolutamente."
"Signorina White, perché è andata a finire con la persona più scadente del college, mi spieghi il perché."
"Non posso spiegarglielo."
"E perché no?"
"Non posso."
"Signorino Styles, lei ha commesso tanti errori in questi anni al college ed io ci passavo sopra ma adesso basta, sono stufa dei suoi giochetti. Lei è espulso dalla London Academy. Vada a prendere le sue cose dal dormitorio."
"Vado."
Lo vidi allontanarsi da me e recarsi al nostro dormitorio e non potei evitare di non piangere, Harry se ne sarebbe andato via lontano da me per questa signora mai vista ne conosciuta e così rivolsi lo sguardo verso di lei e lei mi guardò con un sorriso malefico stampato in volto.
"E lei signorina White, va bene, lei è una bravissima studentessa, ha ottimi voti ma in questa scuola non è concesso di andare vestite in questo modo."
Mosse la mano in aria andando su e giù mostrandomi come ero vestita, stavo indossando un top viola, leggins a mezza gamba neri e sandali a zeppa neri, non ero vestita come mio solito.
"Che insinua dire? Che non va bene il mio abbigliamento?"
"No. Non è adeguato."
"Prima manda via dalla scuola il mio ragazzo e poi mi critica si come mi vesto?"
"Aspetti, lei è fidanzata con il peggior studente del college?"
"Si e sono fiera di esserlo, tutti lo state a giudicare solo dal suo aspetto e ai pettegolezzi che ci sono su di lui ma se impetrereste a conoscerlo meglio, tipo me, sapreste che è un ragazzo dal cuore enorme che ha avuto un'infanzia difficile, quindi prima di giudicare qualcuno, imparate a conoscerlo."
Dopo quella frase sentì un rumore provenire dalle mie spalle, mi voltai in direzione del suono e vidi Harry a bocca aperta e le lacrime appena visibili e le borse sul pavimento, mi corse incontro e mi abbracciò sollevandomi da terra e mi fece roteare in aria mentre mi baciava sulle labbra, in quel momento non ci importava se c'era qualcuno, quando ci siamo io e lui, tutto il resto intorno a noi scompare.
"Emy, quello che hai detto è stato bellissimo, dico davvero."
"È la verità Harry."
"Adesso però la nostra storia bè..."
"No, io ho un piano."
"Quale?"
"Direttrice. Potrebbe ascoltarmi?"
"Certo Emily."
"Se Harry deve andarsene, me ne andrò anch'io."
Sui loro visi comparve un'espressione sorpresa e la mano di Harry si avvolse intorno al mio polso.
"Emily, no, non fare cazzate, tu meriti di stare qui, io era miracolo che ci stavo ancora..."
"No Harry, io non vivo senza te, quindi se tu te ne devi andare, verrò con te."
"Signorina White, spero che stia scherzando."
"No signora direttrice, sono seria, se lei espellerà Harry, dovrà farlo anche a me. Siamo un pacchetto unico. Prendere o lasciare."
"Emily, lo stai facendo davvero?"
"Harry, io ti amo, ti seguirei fino in capo al mondo per trovarti."
"Bene signorina White se è questo che vuole, è espulsa, non metta mai più piede in questo college."
"Bene. Non lo farò. Andiamo Harry?"
"Certo..."
Andammo via dalla direttrice e ci recammo al dormitorio, presi le mie cose e lasciamo definitivamente il college.
"Ora che facciamo Harry?"
"Andremo a casa mia."
"Sei ostinato è?"
"Si, tu non sai quanto e penso che sia l'unica opzione presente al momento, prendere o lasciare."
"Uff. Prendo."
"Bene coinquilina, adesso abbiamo molte cose da affrontare."
"Tipo mia madre."
"Che cosa?"
"Andrà di matto se saprà che mi hanno espulso dal college."
"Sei tu che lo hai voluto, non io."
"Lo so ma l'ho fatto per una ragione. Tu."
"È una cosa dolce ma stupida allo stesso tempo."
"Non mi andava l'idea di lasciarti andare, tutto qui Harry."
"Però piccola, ce lo dovrai dire prima o poi, no?"
"Già ma non so come, tipo noi, lei non ti ha mai conosciuto e non so come la possa prendere."
"Fin quando ci saremo noi, nulla potrà abbatterci. Noi siamo una cosa sola."
"Grazie Harry."
"Prego, adesso prossima tappa... Casa mia."
"Perfetto."
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Ciao raga, ecco a voi il capitolo.
Alla prossima.
Ila.
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Change | HS fanfic
Teen FictionEmily White, una ragazza di 18 anni che viveva a New York ma si è trasferita a Londra con la sua famiglia per il lavoro della madre. Lei è precisa, ordinata, socievole, ha avuto anche lei dei problemi in passato ma che aveva risolto senza problemi...