Da quella conversazione vado avanti e indietro per tutto l'appartamento mentre Harry mi segue con lo sguardo. Cosa avrebbe pensato quando avrebbe visto che vivo con Harry? Come avrebbe reagito se le avessi detto che sono stata espulsa dalla London Academy solo per non lasciarlo andare via? Tra noi due sarebbe successo un litigio? Avrebbe rovinato il nostro rapporto di quello che non lo è già? Venni strappata dai miei pensieri da un campanello. Mia madre era arrivata. Feci andare Harry in camera e pregai di non fare alcun rumore e lui annuì. Mi recai alla porta d'ingresso e la aprì, di fronte a me apparì una donna dai capelli castani arricciati sulle punte, truccata perfettamente, indossava un'abito nero a maniche a tre quarti e a girocollo, aveva scarpe nere di vernice con il tacco.
"Emiliana, e quindi ti sei trasferita senza dirmelo? Per quanto me lo avresti tenuto nascosto?"
"Te lo dicevo appena possibile."
"E quando? Tra vent'anni?"
"Forse."
"Perché hai lasciato il dormitorio comunque?"
"Non mi piaceva la mia compagna di stanza, era... Non nel mio stile."
"Capito. E comunque bella scelta figlia mia per l'appartamento. Molto spazioso e degno di una donna come te."
"Si..."
"C'è qualcosa che non va?"
"A dire il vero si..."
"Bene, sono qui per ascoltarti Emiliana."
"Non vivo da sola in questo appartamento."
"Oh. E chi sarebbe questa tua nuova amica?"
Abbassai lo sguardo verso il pavimento e feci girare nervosamente i pollici, poi lo alzai e incontrai gli occhi azzurri di mia madre che scintillavano e le sue labbra erano aperte in un sorriso. Sospirando le confessai la verità.
"Non è esattamente un'amica... Non so come dirtelo... Potresti aspettare qui? Tanto accomodati qui sul divano."
"Ok, grazie, aspetto il tuo ritorno allora."
"Si."
Corsi fuori dalla sala e mi recai in camera dove si trovava Harry e lo trovai seduto sul letto con le mani che picchiettavano nervosamente sul tessuto dei suoi pantaloni, lui alzò lo sguardo verso di me ed io feci cenno con la testa di seguirmi fuori dalla stanza e lui annuì.
"Mamma... Dovrei presentarti adesso una persona..."
"Perché ti trema la voce?"
"Sono nervosa, ok? Non posso esserlo?"
"Certo che puoi."
"Vieni..."
Appena Harry entrò in sala la mascella di mia madre sembrò toccare il pavimento a momenti.
"Ti presento... Harry... Il mio... Ragazzo..."
"Piacere signora."
"Emiliana, tu vivi con un ragazzo? Vivi con questo ragazzo?"
Sottolineò la parola questo indicando con la mano l'aspetto di Harry dalla testa ai piedi.
"Si..."
"Da quanto tempo state insieme?"
"Uhm..."
"2 mesi."
Rispose per me Harry mentre io lo guardavo stranita.
"Tesoro, tu non puoi stare con lui."
"Perché no? Io lo amo!"
"Oho! Tu ami questo coso? Ahahahah."
"Come osi chiamarlo coso? Lui anche se è diverso da me è pure lui una persona."
"Ma non fa per te. Cioè amore, guardalo. Guarda le sue braccia tatuate, il petto tatuato se non sbaglio e guarda te, ragazza perfetta che un giorno avrà un buon futuro e stando con questo ragazzo non farà altro che rovinartelo. Non commettere altri sbagli dato che sei ancora in tempo per recuperare ai tuoi errori."
"Io non voglio rimediare ai miei errori. Penso che Harry sia stato il mio miglior errore che abbia mai fatto."
"Ma questo non conta nulla! Vai a farti le valige, torniamo in dormitorio."
Per un'attimo mi sentì mancare il respiro, non le avevo detto che ero stata espulsa e quindi non posso più tornarci, come faccio a dircelo? Quando le ho detto di Harry ha reagito così, figuriamoci per questa notizia.
"Mamma, io... Non posso..."
"Oh ma che dici cara, certo che puoi."
"Riformulato. Io non posso andarci."
"Perché devi stare con questo ragazzo?"
"Si. Ma anche perché sono stata espulsa.'
"Tu che cosa?"
"Io sono stata espulsa."
"Non posso crederci. Una ragazza colta come te è stata espulsa dal college più prestigioso di Londra. Come è successo almeno?"
"Per lui."
"Emiliana, te l'ho già detto prima che quel ragazzo a te non va bene, ti scombussola solamente il tuo futuro."
"Mamma, se mi lasciassi finire. L'ho fatto per lui perché anche lui è stato espulso, a dire il vero solo lui doveva venire espulso ma l'idea di lasciarlo andare non la mandavo giù e così mi sono fatta espellere anch'io."
"Posso capire che voi ragazzi d'oggi fate cavolate ma questa... Oddio... Questa le supera di gran lunga. Parlerò con la direttrice e pregherò di farti riammettere al college, tu meriti di stare in una scuola del genere e con persone uguali a te e non uguali a lui."
"Mamma, adesso basta. Sapevo che non l'avresti presa bene questa faccenda ma io ho 18 anni adesso e posso fare ciò che voglio, tu non puoi più controllarmi adesso."
"Come signorina? Cosa hai detto? Guarda che se non fosse stato per me non saresti stata al college."
"E che significa questo?"
"Che io sono tua madre e ti porterò via da lui con ogni mezzo necessario e se occorre anche cambiare città."
"No!"
"Signora White, adesso ha rotto. Se ne vada dal nostro appartamento."
"Fammi capire Emily, adesso si atteggia come se fosse casa sua?"
"Ma questa è casa sua."
"Lui cosa?"
"E basta, se ne vada e basta. Sono stanco di lei."
"Va bene, me ne vado ed Emiliana, non venirmi a piangere in ginocchio se lui ti spezzerà il cuore."
"Non lo farà, vedrai."
Dopo quello se ne andò finalmente di casa sbattendo la porta e Harry si precipitò immediatamente da me prendendo posto accanto a me sul divano.
"Mi dispiace così tanto piccola."
"Non devi scusarti, lei è fatta così e... Bè... Hai avuto occasione così di conoscerla. Tipa simpatica?"
"Molto."
Mi rispose sorridendomi e mostrando quelle adorabili fossette le quali mi hanno fatto innamorare di lui e sopratutto lui stesso.
"Che vogliamo fare?"
"Io non so te ma io adesso mi faccio una bella dormita."
"Concordo con te, sono stanchissimo."
"Bene, andiamo di sopra allora."
"Perfetto."
Salimmo le scale e andammo in camera per farci una buona sana dormita. Questo pomeriggio è stato proprio un disastro ma per fortuna si è risolto tutto per il meglio.
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Ciao raga, ecco a voi il capitolo.
Alla prossima.
Ila.
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Change | HS fanfic
Teen FictionEmily White, una ragazza di 18 anni che viveva a New York ma si è trasferita a Londra con la sua famiglia per il lavoro della madre. Lei è precisa, ordinata, socievole, ha avuto anche lei dei problemi in passato ma che aveva risolto senza problemi...