Abbiamo preparato le valige per partire e andare via da Londra, Harry le ha caricate già in macchina ed io sono già vestita e truccata, adesso siamo tutti e due davanti all'esterno della casa e pronti a dire arrivederci a questa casa e per partire in qualche posto sconosciuto. Siamo sulla strada che conduce in America ed io sono confusa, perché stiamo andando in America? E sopratutto dove? Harry si girò verso di me sorridendomi e diede delle risposte alle mie domande.
"Stiamo andando a Boston se te lo stai chiedendo."
"Ah. Ma perché proprio l'America?"
"Perché era il posto più lontano da Londra così tua madre o qualcun altro non può più portarti via."
"Harry sai benissimo che nessuno mi porterà via da te."
"E invece si. Quella psicopatica di tua madre farà qualunque cosa per farlo. Lo ha detto esplicitamente che io a lei non piaccio perché pensa che non sono il tuo tipo solo perché sono diverso da te."
"Ma sappiamo tutti e due che non è così."
"Senti, adesso però dimentichiamoci di questa vecchia vita e godiamoci questa."
"Hai ragione. Se fai venire a galla il passato non fa altro che causare problemi su problemi."
"Hai ragione."
[...]
Finalmente dopo ore di coda eccoci arrivati a Boston, una bellissima città, ho sempre sognato di andarci e adesso eccomi qua con il mio ragazzo. Il tragitto per andare nella casa nuova era durato circa 15-20 minuti ed io nel frattempo guardavo fuori dal finestrino pensando a come sarebbe stato vivere in un posto che non era Londra, come sarebbe stata la casa? Piccola o grande? Venni strappata dai miei pensieri quando l'auto si fermò nel vialetto di una villa, quando scesi diedi uno sguardo avvicinato alla casa, aveva le mura di un rosa antico, finestre ampie, aveva un cortile anch'esso grande, mi fermai davanti alla porta d'ingresso e di fianco a me si fermò Harry prendendomi la mia mano.
"Ti piace?"
"Si, l'adoro."
"Sapevo che ti sarebbe piaciuta."
"Ma l'hai comprata?"
"No, era la casa dei miei zii dove venivo quando ero piccolo."
"Wow, bellissima."
"Bé, grazie. D'ora in poi vivremo qui."
"Qui?"
"Qui."
"È troppo Harry. Veramente, per me è troppo."
"Ma per una ragazza come te questo va bene."
"Se lo dici tu significa che è vero."
"Non dovresti mai dubitare di me e tu lo sai."
"Lo so."
"Entriamo? Così ti faccio il tour della casa... Volevo dire villa."
"Ok."
Mi prese in braccio in stile sposa, con una mano prese le chiavi della villa e la infilò nella serratura e la fece girare, con l'altra mi teneva dal fondoschiena, con il piede la aprì e se la richiuse dietro di se e andò in esplorazione per la casa facendomi da guida illustrandomi ogni dettaglio di essa ed io annuivo. Quando arrivammo di nuovo in salotto mi fece scendere e mi affondai sul divano a peso morto mentre lui si sedette accanto a me per poi successivamente sdraiarsi con me cingendomi i fianchi con le sue braccia e finimmo per addormentarci così.
Quando mi svegliai Harry non era accanto a me ma sentivo il rumore di qualcosa sul fuoco, stava cucinando qualcosa di sicuro, appena mi alzai e mi diressi in cucina vidi che stava facendo, aveva messo su del caffè e quando mi vide mi sorrise .
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Change | HS fanfic
Teen FictionEmily White, una ragazza di 18 anni che viveva a New York ma si è trasferita a Londra con la sua famiglia per il lavoro della madre. Lei è precisa, ordinata, socievole, ha avuto anche lei dei problemi in passato ma che aveva risolto senza problemi...