Emily's pov
Siamo tornati nella casa di Harry e avevo visto che l'albero non era ancora addobbato, così mi girai verso di lui e vidi che mi stava sorridendo.
"Perché non lo hai ancora addobbato?"
"Aspettavo in un tuo ritorno, mi piaceva l'idea di farlo insieme, ecco perché."
"Speravi in un mi ritorno? Bè, hai sperato allora fino in fondo! Io sono qui."
"Devi farmi spiegare."
"Che cosa?"
"Quello che era successo prima. Qualche settimana fa. Non lo pensavo davvero, l'avevo detto per farti andare via da me ma ho capito dopo che ho sbagliato, ho sbagliato a mandarti via da me, giuro, non farei mai una cosa del genere a te, sei tutto per m credimi, sei importante e mi dispiace di aver combinato sto casino."
"Harry, non è così semplice. Mi hai mentito però."
"E sono qui che ti sto chiedendo perdono apposta."
"Ma non lo capisci, mi hai mentito, come potrò fidarmi di te in futuro?"
"Potrai farlo, basta che mi concedi un'occasione, solo una, sono state delle giornate infernali per me, ho pianto la maggior parte delle giornate ed io non piango e questo spero che tu lo abbia capito e... Ti prego concedimi di renderti di nuovo felice."
"Harry..."
"So che non sono fatto per te ma da quando ti ho conosciuto mi hai cambiato l'esistenza, prima ero la parte oscura di me ma tu hai fatto riaffiorare il mio lato positivo, mi hai fatto ritrovare la voglia di vivere perché una volta non ero così, odiavo tutto quanto ma adesso ho cambiato opinione su ogni cosa."
"Vorresti allora un'occasione?"
"Si, se per te va bene..."
"Non lo so... Devo pensarci..."
"Va bene ma ti prego, almeno fammi essere il tuo ragazzo fino al giorno di Natale, solo allora quando deciderai se sarò ancora il tuo ragazzo oppure solamente un tuo amico e finalmente saprò che cosa saremo."
"Ok... Ci sto."
"Grazie Emy. Non te ne farò pentire, te lo giuro."
"Vogliamo addobbare l'albero o stiamo qui a deprimerci?"
"Certo, scusa, addobbiamolo pure."
Harry's pov
Sono felice che Emily abbia deciso di pensarci su per quanto riguarda ritornare ad essere il suo ragazzo, intanto godiamoci questa giornata da fidanzati, vorrei passare il Natale essendo il suo ragazzo ma devo cercare di non fare cazzate, la mia unica possibilità è appesa ad un filo sottile e se si dovesse spezzare, per me è la fine.
"A che stai pensando?"
"Cosa?"
"A che stai pensando?"
"Oh... Nulla di che..."
"Harry... Primo. Se vuoi tornare con me non puoi mentirmi, l'amore è basato sulla fiducia ed onestà quindi o decidi di essere più aperto con me o se no alzo i tacchi e me ne torno a Londra."
"No, ti prego no."
"Allora dimmi che ti passa per la testa."
"Che sono fortunato ad avere una ragazza bellissima come te."
"Uhm... Non è solo questo."
"È solo questo, te lo giuro."
"Mmm... Va bene, voglio crederti."
"Adesso mi aiuteresti con l'albero?"
"Con molto piacere."
Mi rispose sorridendo ed io ricambiai il gesto, lei si recò all'albero mentre io portavo lo scatolone con su scritto 'Natale' con al suo interno le decorazioni per l'albero, mi fermai vicino ad esso e passai le palline una ad una mentre lei le appendeva, nel mentre lo faceva la guardavo e lei se ne accorse e distolsi immediatamente lo sguardo puntandolo altrove e sentii Emily ridere alla mia buffa reazione.
"Che cosa ti fa così tanto ridere Emy?"
"Nulla, solo che sei adorabile."
"Io, adorabile? No, non è così."
"Se te lo dico è vero."
"Non ci credo."
"Non crederci allora."
"Abbiamo finito l'albero?"
"Si, manca solamente un puntale."
"Ehm..."
"Che cosa c'è?"
"Io non ho un puntale..."
"Lo andiamo a compare allora."
"Va bene..."
Uscimmo di casa e andammo al centro commerciale servendoci del bus, quando fummo arrivati entrammo nell'enorme edificio e dentro c'erano un sacco di persone in cerca di regali, e ci credo, mancano due giorni a Natale. Andammo nel supermercato e andammo nella sezione apposta per comprarlo, c'erano tantissime decorazioni lì da festoni a palline, da stelle di ogni dimensione a luci e insegne di ogni colore, mi guardai intorno e vidi Emily con in mano due tipi di puntali, uno rosso e l'altro viola.
"Quale prendiamo? Questo rosso o questo viola?"
"Non saprei... Sono belli entrambi... Prendili entrambi."
"Ma l'albero non ha due punte, ne ha una sola."
"Quello viola."
"Viola? Viola sia."
"Andiamo alla casse allora."
"Bene. Aspetta Harry."
"Che cosa?"
"Non vuoi prendere anche dei regali?"
"Uhm... Perché no... Si."
"Bene, tu aspetta qui, io vado a prendere un regalo."
"Non puoi dirmelo però eh!"
"Non ti ho detto che cosa ti farò però. Nota bene."
"Giusto... Ci vediamo qui tra 10 minuti, ok?"
"Perché?"
"Ti faccio un regalo anch'io."
"Ok... Allora tra 10 minuti."
Emily prima di andarsene mi diede un bacio sulle labbra e se ne andò, io mi allontanai e andai in un negozio per comprarle qualcosa ma la domanda è cosa. Vorrei tanto entrare nella sua testa e sapere che pensa ma forse mi farebbe solamente male, la mia occasione di essere di nuovo il suo ragazzo è appesa ad un filo invisibile. Dovrò farle un regalo significativo che possa farle cambiare idea e darmi un'occasione. Dopo svariati giri in cerca del regalo perfetto lo trovai, me lo feci impacchettare e uscì dal negozio e mi recai al posto dove dovremmo vederci con Emily.
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Ciao ragazzi, ecco qui il capitolato.
Alla prossima.
Ila.
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Change | HS fanfic
Teen FictionEmily White, una ragazza di 18 anni che viveva a New York ma si è trasferita a Londra con la sua famiglia per il lavoro della madre. Lei è precisa, ordinata, socievole, ha avuto anche lei dei problemi in passato ma che aveva risolto senza problemi...