TRAVEL ✈️ Taekook & Yoonmin

Come with me

Jungkook quella mattina si era svegliato presto per prepararsi ad incontrare il proprio gruppo di fotografia.
Aveva fatto molta attenzione a non svegliare Yoongi ed evitò di chiamare il servizio in camera.

Impiegò una buona mezz'ora per scegliere i vestiti... che poi alla fine erano gli stessi di sempre.

Proprio quando si stava avviando alla porta, un Yoongi selvatico lo aggredì alle spalle, facendolo saltare dallo spavento.
Il maggiore era già vestito, pettinato e tutto. Temette il peggio.

«Tu non vai da nessuna parte se io non ti accompagno.» disse deciso, strappandogli le chiavi di casa dalle mani.

«Ma hyung! Ho 21 anni ormaiiii»
Si lagnò Jungkook, cercando di fermalo, ma il maggiore era ormai uscito.
Sospirò e lo seguì fino alla Hall dell'hotel.

Dopo una buona mezz'ora, usando il navigatore, arrivarono difronte all'ingresso principale della BigHit.
Jungkook salutò da lontano i suoi amici e l'insegnante.
Non appena li raggiunsero, Eren lo abbracciò con entusiasmo.
Anche gli altri compagni si fecero avanti per salutarlo e facendo ciò, si accorsero della presenza di Yoongi, che li intimorì non poco.

«Non sapevo che avessi un ragazzo.»
disse uno del gruppo.
Jungkook guardò prima Yoongi e poi il suo amico Chen con aria disgustata.

«Non è il mio ragazzo, ci mancherebbe.»
Yoongi stette zitto. Doveva contenersi o gli avrebbe spaccato il muso da un momento all'altro. Odiava le persone maleducate.

«E allora che ci fa qua? Non dirmi che ti sei fatto accompagnare.»
Rise Chen.

E addio pazienza.

«Ora ascoltami bene, brutta testa di minchia.»
Scandì Yoongi, in tono incazzato.
Gli altri compagni indietreggiarono timorosi: aveva un aspetto inquietante e l'aria da "morirai qui e adesso".

«Sono io che ho insistito ad accompagnarlo. Sono io che gli ho pagato il volo e l'alloggio. Non perché sono il suo fidanzato ma perché tengo a lui più di quanto tua madre tenga ad una feccia umana come te.»

Continuò.

«Sono un adulto e non faccio parte del tuo gruppo di fotografia, quindi niente mi vieta di spaccarti la faccia a pugni.»

La vita di Chen fu salvata da un addetto della BigHit che annunciò che il gruppo poteva entrare.
Tutti se la diedero a gambe scappando da quel ragazzo spaventoso.

«Grazie Hyung.» disse Jungkook, facendogli uno dei suoi sorrisi a coniglietto.

Yoongi in realtà sapeva benissimo che Jungkook non aveva affatto bisogno di essere protetto: era addirittura più forte di lui e se avesse voluto l'avrebbe tranquillamente mandato in coma con un solo pugno.

«Come hai detto che si chiama?»
«Chen.»
«Bene...»
«Hyung, mi fai paura...»

Yoongi rise.
Gli scompigliò i capelli e lo spronò a raggiungere il gruppo.
Il più piccolo sorrise ancora e corse via.

Quando raggiunse il gruppo, in sala riunioni, fece bene attenzione nel mettersi in prima fila, insieme ad Eren.

«Tra poco vedrò il mio idolo! Non vedo l'oraaaa» Jungkook sorrise, anche lui non vedeva l'ora di vedere Taehyung...

Dalla porta principale fecero ingresso Namjoon e Hoseok, seguiti dai dieci modelli dell'agenzia.

Dal gruppo di fotografia, nel quale erano presenti solo maschi, si alzò un coro di stupore, che fece sorridere imbarazzati i modelli.
Tutti avevano gli occhi a cuoricino per la bellezza, anche chi era fidanzato, o chi era sicuro di essere etero al 100%

Gli occhi di Jungkook non avevano neanche sfiorato la pelle degli altri modelli, essi erano puntanti solo ed esclusivamente su Taehyung.
Anzi, ora che ci pensava, gli dava anche parecchio fastidio che gli altri potessero farsi pensieri su quanto fosse bello.

Quanto sei esagerato, ti ricordo che è un modello! Pensò tra sé.

Eren gli tirò una gomitata che lo costrinse a distogliere lo sguardo.

«Lo vedi quello con i capelli neri?»
«Ehm...Quello col taglio militare?»
Chiese indicandone uno.

«Si, è lui il mio idolo. È Levi Ackerman.»