Space

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⚠️ ATTENZIONE ⚠️
SCENA POCO CASTA (Top Tae)

Taehyung si offrì di riaccompagnarlo a casa, dato che anche lui andava nella stessa direzione.
Non presero la Limousine perché l'autista gli avvertì del parecchio traffico.
Erano le 10:30 e né Yoongi e Jimin si erano ancora svegliati.

Decisero di prendere l'autobus che arrivava ogni 5 minuti.
[S.A altro miracolo che in Italia te lo sogni.]

Quando esso arrivò i due ragazzi capirono subito che sarebbe stato un viaggio abbastanza scomodo.
L'autobus era pieno fino all'orlo.

Salirono facendosi spazio tra le persone e arrivarono a uno dei lati del pullman.
Taehyung si appoggiò alla parete, notando che Jungkook era a meno di un metro da lui e che era schiacciato tra le altre persone: sembrava stesse evitando il contatto con lui.

L'autobus partì, facendo sobbalzare un po' tutti, compreso Jungkook che non aveva niente dove aggrapparsi e che stava a stento in equilibrio.

Ad ogni fermata si riempiva sempre più di gente e la distanza tra i loro corpi era sempre di meno.
Alla terza fermata l'autobus frenò di scatto, facendo scuotere tutti i passeggeri.

Jungkook finì addosso a Taehyung.

La gente continuava ad entrare e quindi il più piccolo non ebbe più via di scampo. La gente continuava a spingere, non aveva più spazio.
Non riusciva a staccarsi.

Era intrappolato con i viso vicino al collo di Taehyung, il quale poteva sentire il suo respiro accelerato solleticargli la pelle.

«Scusa... non riesco a muovermi.»
Sussurrò il più piccolo, mandando a puttane il cervello dell'altro.

Un altro strattone dell'autobus e Jungkook rischiò di cadere.
Tae lo sorresse per le natiche, stringendole con prepotenza.
Sorrise malizioso vedendo come i propri palmi aderissero perfettamente a quelle rotondità.
Le accarezzò con movimenti lenti e circolari, e piano piano aumentò le pressione, fino a palparle leggermente.

Il più piccolo era ormai una fiamma unica. Le guance e le orecchie erano di un rosso acceso, le gambe tremavano, la testa non ragionava più ed aveva una strana sensazione nello stomaco.

Il più grande risentiva positivamente della situazione. I loro corpi erano praticamente attaccati e ciò stimolò qualcosa. Jungkook se ne accorse, non che lui fosse da meno ovviamente.

Tae posò con finta innocenza le labbra sul collo di Jungkook.
Quest'ultimo chiuse gli occhi, dando il permesso all'altro di continuare.
Il più grande assaltò il suo collo con poca gentilezza sentendosi ormai troppo eccitato.
Jungkook cominciò a sospirare e gli mise una mano nei capelli, accarezzandogli.

«Capolinea!»
sentirono dire dall'altoparlante e tutte le persone presenti cominciarono a scendere.

I due ragazzi si guardarono imbarazzatissimi. Jungkook ancora non aveva realizzato cosa fosse successo.

Scesero dall'autobus e fecero un tratto di strada insieme. Avevano tutti e due il fiato accelerato, e avrebbero voluto spendere altro tempo insieme per risolvere quel "problemino" che avevano creato.

Jungkook arrivò al suo hotel e guardò Tae. Quest'ultimo si leccò le labbra e si avvicinò ancora.

«Posso?»
Jungkook pensò quanto fosse assurda quella situazione.
Per tantissimo tempo, nei suoi sogni più profondi, desiderava di baciare Kim Taehyung ed ora proprio lui gli chiedeva il permesso.
Quanto si sentiva felice.

«Non chiedermi mai più il permesso.»
Disse sensuale, prendendolo per la camicia e tirandolo a se.



Grazie per chi ha votato anche l'altra storia, siete nel mio cuore 💜

TRAVEL ✈️                                            Taekook & YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora