Kitty

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Taehyung guardò per un' ultima volta il suo coniglietto che dormiva beatamente.
Aveva pagato lui il soggiorno di Jungkook nel suo appartamento d'hotel, non voleva per nessun motivo lasciarlo andare.
Si sentiva morire dall'ansia al solo pensiero che si potesse sentire male di nuovo e di non poter stare accanto a lui.
Ovviamente adesso si stava recando alla reception per confermare anche quella di Yoongi.

«Solo se non è un disturbo.»
disse il ragazzo più grande per l'ennesima volta, fermando (di nuovo) la conversazione tra Taehyung e il membro dello staff che cercava disperatamente di compilare dei moduli.

«Jimin, tieni a bada il micio.»
disse secco il modello, indicandolo con la penna.
Per qualche motivo, anche se non si conoscevano da molto, il ragazzo un po' asociale e disinvolto gli aveva sempre ricordato un felino.

Aveva il vizio di chiamare la gente per nomignoli, e quale nome migliore per etichettare anche lui?

Il ragazzo rise e si allontanò trascinando Yoongi con se vicino ai divani della Hall.
Si poggiarono con la schiena ad uno di essi, aspettando che il loro amico finisse.

Yoongi sbuffò sonoramente, vedendo che il modello aveva cacciato fuori la sua carta di credito.
Jimin lo guardò e rise.
«Che fai miagoli ora?»

Mentre il più piccolo sorrideva divertito, il più grande gli lanciò una sfrecciatina con i suoi occhi felini.

«Dopo sarai tu a miagolare il mio nome micetto.»

[...]

«Dov'eri?»
chiese subito Jungkook mettendosi a sedere.
Studiò la figura di Taehyung mentre chiudeva la porta dietro di se e lo guardava divertito.
«Restate qui a dormire e dovevo compilare alcuni moduli.»

Si avvicinò al letto e si sedette vicino alle gambe di Jungkook, distendendosi con una mano per reggersi.

«Perché fai tutto questo?»
Chiese Jungkook, prendendolo alla sprovvista.
Il ragazzo più grande abbassò lo sguardo e lo posò sulle coperte bianche.

Non sapeva neanche lui cosa rispondere.

«Dovrebbe essere ovvio.»
disse quasi subito, mettendosi su una maliziosa difensiva.
Jungkook lo guardò incoraggiandolo a spiegarsi meglio.

«Altrimenti perché mi avresti dato il permesso di baciarti anche senza permesso??»
disse tirando all'insù un angolo della bocca, facendo arrossire il più piccolo.

«Perché... perché chi mai te lo vieterebbe?
Sei Kim Taehyung cazzo, sei la reincarnazione del sesso.»
spiegò alterandosi un po' e gesticolando animatamente.
Le sue guance erano rossissime: non aveva detto niente del genere a nessuno in vita sua, neanche per scherzo.

Il ragazzo lo guardò quasi offeso.

«Significa che sul pullman, sotto l'albergo... lo hai fatto solamente perché ti attiro sessualmente?»

«Cosa?! No mai. Cioè sì sei affascinante ma... mi interessi tu, come persona.»
Sul suo viso si intravide un sorrisino timido e un rossore sulle gote.
Taehyung si rassicurò capendo immediatamente che non si sarebbe mai approfittato di lui.

Non era neanche sicuro che sapesse il significato di quella parola...

TRAVEL ✈️                                            Taekook & YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora