Il cuore mi sale in gola quando sento un forte tonfo provenire dalla camera di Alex, ma mi trattengo dall'aprire la porta e controllare cos'abbia fatto e porto Ryan lontano dalla sua stanza e da lui.
Per la prima volta mio figlio non si lamenta del fatto che lo sto letteralmente trascinando via in braccio, mentre mi fissa turbato, quasi quanto me per la reazione di Alex. Pensava che sarei rimasta legata a lui per il resto della mia vita? Infondo mi aspettavo che sarebbe stato lui a chiedermi il divorzio, dato che ha deciso di far vivere Naily a casa sua.
Vederla sul suo letto con un vestito stropicciato mi ha dimostrato per l'ennesima volta che sono stata una donna sciocca e cieca per non essermi accorta del fatto che per lui ero un giocattolo, come lo è Naily in questo momento e come lo sono state tutte le donne che ha avuto in passato.
Mordo l’interno della guancia, per poi indurire la mia espressione, rendendomi conto del tempo che ho perso pensando a lui in questi anni. Ho cercato a lungo di convincere me stessa che mi sarei dovuta vendicare di lui e di come voleva prendersi gioco di me, ma poi ho capito che la vendetta migliore sarebbe stata stargli lontano e nascondergli di avere due figli, anche se lui non avrebbe comunque voluto avere un figlio da me, dato che voleva lasciarmi per finire con Catherine nel peggiore dei modi possibili.«Cercherò di essere un bravo patrigno.»-i suoi occhi finiscono sulla mia pancia, mentre assumo una smorfia stupita.
Non capisco dove voglia arrivare, dato che le sue parole non hanno alcun senso: sta letteralmente dando per scontato che io e Alex non ci sposeremo e che permetterò a lui di prendere il suo posto.
«Che...»-inclino la testa e faccio per ridere ironica, ma non mi lascia ribattere e riprende a parlare:
«Ti darò tutto. Ti renderò la donna più felice del mondo. Con una casa, una famiglia.»-inizia a dire, e la serietà del suo tono fermi mi provoca la pelle d'oca.
«Ti sarò fedele.»-ingoio il groppo alla gola, impaziente di sentirlo andare dritto al punto.
«Che stai cercando di dirmi?»-sussurro tra i denti, mentre lui avvicina la mano a una tasca, per poi porgermi un telefono dalla cover rosa e decorata da numerosi brillantini.
«È di mia sorella.»-dice con un filo di voce, mentre socchiudo gli occhi e allungo la ma tremante.
Catherine...
Non poteva non farsi sentire nemmeno oggi.
«Leggi.»-aggiunge, incoraggiandomi a portare gli occhi sullo schermo illuminato, dove compaiono dei messaggi in fila.
Raddrizzo la schiena quando noto che il contatto con cui Catherine scambia messaggi è Alex, quindi stringo il telefono in mano e lancio un'occhiata veloce a Louis, che sembra timoroso della mia reazione.
«Leggi.»-ripete, quindi porto di nuovo gli occhi sulla conversazione, che inizia con un messaggio inviato da Catherine giorni fa:*Che cazzo significa che vuoi sposarla!? Mi hai promesso che ci saremmo allontanati insieme dall'Australia!*
Aggrotto la fronte a quelle parole e perdo un battito quando finisco di leggere, sentendo le lacrime offuscarmi le pupille dilatate quando leggo la risposta di Alex:
*Calmati. Non ho intenzione di sposarla...*
Distolgo gli occhi velocemente, mentre le mie mani sudano sotto il telefono, che getto per terra, non avendo il coraggio di leggere il resto, ma Louis si alza immediatamente in piedi:
«Non ho intenzione di sposarla.»-ripete e capisco subito le sue intenzioni, quindi mi affretto a puntarlo con l'indice:
«Zitto!»-urlo disperata, ma continua senza pietà, costringendomi a chiudere le orecchie con i palmi delle mani.
«La abbandonerò sull'altare per farle capire che non provo più un cazzo per lei!»-continua a recitare, mentre le lacrime iniziano a scendere lungo le mie guance:
«Non continuare, ti prego!»-lo supplico, mentre affondo le unghia nell'abito bianco che sembra di soffocarmi.
«Il prossimo aereo per Roma parte tra tre quarti d'ora.»
Alzo gli occhi di scatto sulla sua figura, lanciandogli un'occhiataccia, per poi sputare acida: «Cosa ti fa pensare che creda a un messaggio.»-mi asciugo le lacrime rapidamente, rendendomi conto di aver esagerato, per poi dire più a me stessa che a lui: «Devo parlare con Alex.»-faccio per alzarmi ma alza il palmo delle mano in aria, cercando di fermarmi:
«Aspetta! Ha davvero intenzione di abbassarti davanti a uno come lui?»- mi rimprovera con una voce stridula.
«Devo capire, Louis.»-dico tra i denti, cercando di non sputargli in faccia ciò davvero vorrei dirgli in questo momento: «Alex mi ama.- svanisco bene ogni parola, mentre lui aggrotta la fronte.
«Non ti facevo così ingenua.»
«Se mi avesse voluta lasciare per Catherine, lo avrebbe fatto senza chiedermi di sposarlo!»-gli punto l'indice contro, ma le sue parole non smettono di ripetersi nella mia testa.
«Allora come spieghi questi messaggi?!»-indica con il mento il telefono tra le mie mani tremanti, per poi approfittare del mio silenzio, mentre cerco di giustificare Alex:
« E queste foto … »-aggiunge, facendomi spalancare le labbra per la seconda volta.
STAI LEGGENDO
Sei Mia, Ragazzina! 2 || ©Tutti i Diritti Riservati
ChickLit◼ TUTTI I DIRITTI RISERVATI! √ Completa Sequel di " Sei mia, ragazzina!" Era una secchiona timida e noiosa, ma fece innamorare l'uomo più ricco, stronzo e tatuato del Bronx.