Capitolo 8

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[Ho pubblicato il capitolo di nuovo perché non si vedeva intero.]

Guardo la porta di fronte a me come se aspettassi che possa aprirsi da sola: mi divide un porta da lui  e da tutto il passato che stasera ritornerà inevitabilmente a galla.
Caccio un sospiro pesante, mentre Noah fa per sorpassarmi e suonare il campanello prima che me ne possa accorgere, ma mio padre lo ferma con una mano, prendendolo in braccio, per poi fissarmi intensamente.
«Sei sicura di voler entrare?»-chiede, cercando di non farsi sentire da mia madre, che si avvicina alle nostre spalle:
«Che fate ancora fuori?»-la sua voce stridula mi fa alzare gli occhi al cielo, ma cerco di evitare di mostrarmi turbata davanti ai suoi occhi, quindi decido di allungare la mano e premere sul campanellino rotondo, boccheggiando l'aria, ma senza riuscire a riempire i polmoni.
Mi stringo nel cappotto, rendendomi conto solo ora che il vestito che mi ha proposto Giulietta non era adatto a questo tempo triste.

Non passano nemmeno cinque secondi che Ines spalanca la porta, facendomi salire il cuore in gola.
Finge un sorriso, mentre mi fa un cenno di entrare, quindi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mordendo l'interno della guancia, per poi costringere me stessa a fare un passo all'interno della gigantesca villa.

Raggiungo la porta d’ingresso e vedendola aperta, entro senza esitazione.
Ma mi accorgo subito che non avrei dovuto farlo.
Cerco di non farmi vedere da Alex e Chris che si scambiano praticamente le tonsille, sotto i miei occhi.
Che schifo!
«Ehm... Clara, vieni, ti stavo per chiamare.» Clelia entra in salone, mentre Alex e Chris si staccano, girandosi nella mia direzione.
«Sì, quando siamo uscite, Giulietta ha conosciuto un’amica. La madre mi ha appena chiamata e ha chiesto se può portare la figlia qui, in modo che possano giocare assieme» spiego imbarazzata, per due paia di occhi che mi bruciano le spalle.

Mi sembra di andare indietro nel tempo, sentendomi come un'estranea appena tornata  da un lungo viaggio: Alex è di nuovo cambiato e appartiene di nuovo a un'altra donna, anche se prima c'era Chris e ora Naily.
Temo quasi di alzare gli occhi per assistere alla stessa scena di anni fa, ma anche della mattinata del matrimonio della mia amica.
«Bentornata, cara!»-nel sentire la sua voce alzo la testa di scatto, arrossendo immediatamente, mentre cerco di capire se c'è qualche nota di ironia nella sua voce.
Clelia mi sovrasta in tutta la sua altezza, con un sorriso impeccabile che nasconde la sua età.
Mordo la lingua per non scoppiare in lacrime davanti a lei, mentre i suoi occhi finiscono immediatamente su Noah, in braccio a mio padre, e Ryan che cammina a testa alta con le mani in tasca.
Scoppierei in lacrime davanti a lei per quanto mi sento in colpa in questo momento: se sapesse di avere di fronte i suoi nipotini ora non rimarrebbe a guardarli con un'espressione quasi delusa.
«Grazie.»-balbetto con un filo di voce, approfittando del fatto che il salone è quasi vuoto e non c'è traccia di Alex e Naily.

Ricambio l'abbraccio di Clelia con il cuore a mille, per poi allungare la mano a Tom, senza guardarlo negli occhi, nell'esatto momento in cui nella grande stanza si diffonde l'eco del rumore di un paio di tacchi, proveniente dalle scale alle mie spalle.
Mi vengono i brividi al solo pensiero che possa trattarsi della nuova padrona di casa, ma la voce di Tiara mi rilassa:
«Chiara Boni!»-mi giro dalla sua parte, mentre i miei genitori distraggono Clelia e Tom, scambiandosi abbracci e saluti.
L'idea che, a prescindere dalla mia decisione, i miei genitori siano rimasti lo stesso amici dei loro datori di lavoro mi fa capire che tutti e quattro si sentono messi in difficoltà dai loro figli: i genitori di Alex hanno visto il figlio venire arrestato davanti ai loro occhi e sono stati umiliati di fronte ai loro colleghi.
I miei genitori sono stati delusi da me, che sono scappata senza chiedere e dare spiegazioni.

Per loro sono una donna irresponsabile, che prende decisioni affrettate, decidendo di abbandonare tutti per un brav'uomo.
E forse mia madre continua ancora a credere che io sia innamorata di Louis...
La verità è che dieci anni fa ero una donna sciocca, abituata a rimanere chiusa entro le quattro mura di una stanza dalla mattina alla sera per poter studiare e approfondire ciò che ho studiato.
Ma poi ho conosciuto Alex, il nuovo Alex, e, anche se coperto di tatuaggi numerosi, ero talmente ingenua da vedere in lui un bravo principe azzurro.
Mi sono lasciata baciare da lui per la prima volta dopo aver inseguito uno stupido gattino.

Sei Mia, Ragazzina!  2 || ©Tutti i Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora