Capitolo 35

5.4K 157 49
                                    


Non riuscirei mai a superare un ostacolo così grande da sola. Non riuscirei ad affrontare mia madre e tutti coloro che scopriranno prima o poi che tra me e Alex è finita, non riuscirei a dormire con l'idea che in me crescono due esseri viventi a cui dovrò badare e non sarei mai capace di guardare Alex negli occhi per dirgli che sono incinta di lui.


«Di quante settimane sono?»-mi affretto a chiedere con un tono freddo e scacciando le lacrime.


«Quasi due mesi, e non ci pensare nemmeno!»


«Io non posso...»-inizio a motivare la mia decisione, ma non mi dà nemmeno il tempo di liberare le lacrime che la sua mano afferra il mio polso, mentre con l'altra alza la mia maglia, scoprendo la pancia.


«Che fai?!»-la mia voce esce in un urlo strozzato e provo a divincolarmi dalla sua presa, ma trascina la mia mano sulla pelle nuda, premendovi leggermente.


«Lasciami!»-ribatto, mentre sotto il palmo della mia mano percepisco dei lievi movimenti.


A quel punto mi accorgo delle lacrime che raggiungono il mio mento, mentre John allenta la presa intorno al mio polso, guardandomi con compassione.



Rimango immobile, concentrandomi su ogni singolo calcio dei miei gemelli, quasi volendo comunicare con loro.



Per un momento mi dimentico della presenza di John e dell'ospedale, perdendomi di nuovo nei miei pensieri



Sono incinta.



« Sei sicura che abbia capito bene?»-mio padre riprende a chiedermi per l'ennesima volta, mentre il mio sguardo finisce di nuovo verso la porta della camera di Louis, temendo che si possa svegliare da un momento all'altro e venire a sapere che Alex ora sa la verità.


Mordo l'interno della guancia così fortemente che non mi sorprenderei se tra un po' ci uscisse sangue: annuisco alle parole di mio padre, trattenendomi dall'alzare gli occhi al cielo, ma ormai è evidente che mia madre non ha saputo mantenere il segreto con mio padre ... e chissà quanti altri.


«Si è allontanato con la mano coperta di sangue.»-ammetto, ricordando i suoi occhi profondi diventa lare sempre più scuri, mentre inizio a fissare il pavimento e il momento in cui Naily ha rivelato tutto ad Alex si ripete nella mia mente.


Non so come abbia fatto a sapere che Noah e Ryan sono fogli di Alex, ma il fatto che mia madre continui a non parlare e rimanere in silenzio dall'altra parte del divano mi fa credere che lei possa essersi in qualche modo intromessa.


«È grave.»-mio padre annuisce alle sue parole, continua a camminare avanti e indietro di fronte a me e mia madre, mentre i miei occhi gonfi riprendono a bruciare.


«Può mettersi in testa di appropriarsi dei figli.»-chiudo gli occhi al ragionamento di mio padre, convincendo me stessa che Alex non sarebbe mai capace di privarmi dei miei figlia, anche se io l'ho fatto sfacciatamente per cinque anni di fila.


Non ho chiuso occhio tutta la notte, sperando che non sarebbe mai venuto l'indomani, ma sono già le nove del mattino e di Alex non c'è alcuna traccia, anche se continuo a guardare fuori dalla finestra temendo che da un momento all'altro possa passare davanti all'appartamento e sfondare il portone prima che mi accorga del suo arrivo.


Si è infuriato con me al punto di non riuscire a spiaccicare nemmeno una parola per esprimere quanto mi odiasse per averlo tenuto lontano dai suoi figli.


Sento un forte peso sullo stomaco, pensando a cosa starà facendo in questo momento, lontano da me e dai gemelli che ha saputo non essere figli di Louis. L'idea che stia soffrendo per colpa mia mi costringe ad alzarmi dal divano in un batter d'occhio, davanti all'espressione pensierosa di mio padre:

Sei Mia, Ragazzina!  2 || ©Tutti i Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora