Capitolo 28

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Spalanco le labbra e abbasso le sopracciglia quando Naily gli salta al collo, per poi dilatare le pupille quando le loro labbra si increspano tra di loro.


Rabbrividisco come se fosse la prima volta che assisto a una scena del genere, ma non riesco a fare a meno di distogliere gli occhi e cercare di riempire i polmoni d'aria, mentre Ryan si muove al mio fianco, girando le spalle a entrambi con una smorfia di schifo.


Arriccio le labbra quando Naily geme sulla bocca di Alex, ma quando noto che lui non si muove di un millimetro per fermarla, anzi, ricambia con più passione, tanto che posso vedere le loro lingue intrecciarsi, decido di muovere i tacchi e scappare lontano da loro, mentre un peso allo stomaco mi impedisce di respirare normalmente.


Non appena mi trovo fuori dalla villa, dimenticandomi completamente del mio intento iniziale di portare i gemelli a casa e lasciandoli entrambi nella villa, mi lascio sopraffare dalle emozioni e caccio un gemito di strazio, mentre sento gli occhi iniziare a bruciarmi.


Dopo il modo in cui mi ha trattata ieri sera, non sono riuscita a fare altro che pensare alle sue labbra sulla mia pelle, e per un momento mi sono illusa di trovarmi di fronte al vecchio Alex, di fronte all'uomo che fingeva di essere quando diceva di essere innamorato di me.


Vederlo chiacchiere con nostro figlio poco prima che li interrompessi, mi ha fatto salire il cuore in gola, ma allo stesso tempo sono rimasta ipnotizzata di fronte a quella scena, ammirandogli entrambi e sentendomi in colpa mentre li guardavo sorridere per aver impedito a entrambi di passare ogni mattinata insieme da quando i gemelli sono nati.


Per un attimo ho pensato di avere di fronte un uomo che avrebbe accettato i suoi figli e che forse non mi aveva dimenticata del tutto.


Però l'immagine delle sue labbra sul mio collo ora è stata sostituita con l'immagine della sue labbra intrecciate a quelle della sua donna.


Punto i piedi per terra di fronte al portone dell'appartamento dei miei genitori, cercando di scacciare dalla testa Alex e la sua donna, e ritirando le lacrime, sicura di trovare mio padre a casa e di non poter piangere come avrei fatto se fossi stata sola, anche se non se varrebbe la pena, dato che Alex continua deludermi e illudermi, per poi deludermi di nuovo.


Dannazione! Non prova pietà, anche dopo anni di lontananza e dopo il suo piano con Catherine, dopo tutto quello che voleva farmi passare, continua a rinfacciarmi che non prova nulla per me, baciando un'altra donna davanti ai miei occhi!


Infilo la chiave nella toppa e abbasso la maniglia, mentre la mia espressione passa da addolorata ad arrabbiata, ma cerco di nascondere l'odio nei confronti di Alex quando incrocio gli occhi di mio padre, in piedi in fondo al corridoio e con una smorfia di fastidio in viso che mi porta ad aggrottare la fronte.


Faccio per aprire bocca e chiedergli il motivo per cui è giù di morale, mentre mi incammino nella sua direzione, ma mi fermo ai miei passi e spalanco le palpebre quando i miei occhi finiscono sul mio futuro marito, seduto su una poltrona e con affianco una grande valigia.


«Cosa ... ?»-inizio a balbettare, mentre Louis rimane seduto, in imbarazzo sotto lo sguardo severo di mio padre, limitandosi a stirare le labbra in un sorriso innocente.


Senza nemmeno guardare mio padre, serro la mascella e attraverso il salone, costringendolo a seguirmi per non far una sceneggiata di fronte all'uomo corrucciato che assiste alla scena.


«Ti avevo detto di non venire.»-cerco di trattenere la rabbia, dopo aver chiuso la porta della mia camera alle spalle, mentre Louis schiocco la lingua al palato con un'espressione dispiaciuta, ma in questo momento non provo pietà per lui.

Sei Mia, Ragazzina!  2 || ©Tutti i Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora