BUENA SUERTE (T-BAG)

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Fare i conti con i postumi di una sbronza è un'esperienza tutt'altro che piacevole, se poi a questo si aggiunge il fatto di essere arrestati e condotti alla centrale di polizia per essere rinchiusi in una cella comune insieme ad altri criminali, che attendono solo di essere scortati in prigione o che pregano mentalmente perché qualcuno paghi la loro cauzione, allora è una schifezza.

E se a tutto questo si aggiunge l'originale benvenuto che mi dà Bellick, allora diventa una vera e propria merda.

"Bravi! Ottimo lavoro, agenti! Avete preso l'uomo giusto! Bueno!" urla, mostrando i pollici, non appena mi vede arrivare; ma la sua espressione cambia rapidamente quando l'agente che mi ha scortato chiude la cella senza farlo uscire "no! Aspettate! Perché non mi fate uscire? State facendo un terribile errore, io non c'entro nulla con l'omicidio di quella prostituta! È stato lui ad ucciderla! È stato lui a sgozzarla"

"Ti consiglio di risparmiare il fiato. Tanto non parlano la nostra lingua, ed anche se capissero le tue parole, non sono intenzionati a farti uscire" commento, appoggiandomi ad un muro; Brad si volta di scatto verso di me e mi raggiunge zoppicando, a causa del proiettile che è partito dalla mia pistola.

"Che cosa ne hai fatto dei soldi?"

"Non ce li ho con me, razza di idiota, se li è presi Scofield dopo avermi lasciato questo ricordino" rispondo, mostrandogli il polso destro: la manica della camicia è completamente ricoperta di sangue raffermo "mi ha conficcato la lama di un pugnale proprio qui, e poi mi ha lasciato agonizzante, in attesa dell'arrivo della polizia. E quando gli agenti sono arrivati, mi hanno portato in ospedale per darmi una piccola sistemata prima di scortarmi qui dentro. Guarda in faccia la realtà: Scofield è fuori con una scala reale e tu sei al fresco con una misera coppia... Deve essere dura per te da accettare"

"Se è per questo, tu non sei in condizioni migliori delle mie"

"Ti sbagli" ribatto con prontezza "perché io ho ancora un asso nella manica da giocare"

"Sai qualcosa di cui noi non siamo a conoscenza?"

"Perché non pensi a riposare la gamba, cowboy?" dico, con disprezzo, allontanandomi dall'ex Capo delle guardie di Fox River, avvicinandomi ad una finestra munita di sbarre per godermi un po' la luce del sole, anche se in questo momento ciò di cui avrei davvero bisogno è un bel bagno caldo ed un paio di vestiti puliti; lui, però, non si arrende, e dopo qualche minuto ritorna all'attacco.

"Quanti ne hai spesi?"

"Ohh, centomila... Duecento... Qui è come se fosse un milione, sai... Con tutti quei soldi in mano ti senti il Re Sole di Panama"

"Ve la siete proprio spassata alla grande tu e la dottoressa... A proposito, che fine ha fatto la biondina dagli occhi blu?"

"Ormai non era più divertente" commento, scrollando le spalle, e questa volta è il turno di Brad di provocarmi.

"Balle, stai raccontando solo palle. Se per te fosse stato solo un divertimento, non mi avresti mai consegnato la chiave della cassetta di sicurezza, non avresti mai rinunciato ai cinque milioni. Non mi dire che ti ha dato il benservito" sollevo gli occhi di scatto, colto alla sprovvista dalla sua intuizione "a giudicare dal tuo sguardo direi proprio che è andata così: la bella dottoressa dai lunghi capelli dorati e dagli occhi blu, come il mare, se ne è andata dopo aver spezzato il cuoricino al povero e piccolo Teddy. A quanto pare la puttanella si è rivelata meno stupida di quello che pensavo".

Non sono intenzionato a cedere, non sono così stupido da lasciarmi coinvolgere in una rissa proprio adesso, e così mi limito a distendere le labbra in un ampio sorriso.

"Quel sorriso da gatto siamese mi fa venire voglia di cancellartelo con un pugno"

"È lo stregatto. È il sorriso dello stregatto".

La nostra conversazione viene interrotta da una guardia, la stessa di qualche minuto prima, che apre la porta della cella e richiama Bellick, facendogli capire che può uscire; nel volto del grasso maiale appare un'espressione trionfante che rivolge a me, prima di zoppicare in direzione dell'uomo in divisa, assaporando già la ritrovata libertà: la speranza, però, svanisce bruscamente nello stesso momento in cui i polsi gli vengono bloccati da un paio di manette.

"Ehi! Che cosa state facendo? Si può sapere che cosa state facendo? Avete preso l'uomo sbagliato!" protesta lui, invano, mentre viene scortato quasi con forza lungo il corridoio; tutto ciò che ottiene in risposta sono due parole in spagnolo: buena suerte "buena suerte? Si può sapere che cosa significa 'buena suerte'?"

"Buona fortuna" sussurro, avvicinandomi alle sbarre "significa 'buona fortuna', amico mio".



Le ore trascorrono con una lentezza estenuante, soprattutto a causa del caldo soffocante che regna all'interno della stazione di polizia, ma alla fine ricevo l'agognata visita del misterioso uomo che mi ha assoldato; e dopo essermi avvicinato alle sbarre, ed avergli fatto notare che è arrivato con fin troppa calma, gli chiedo con impazienza quando potrò finalmente essere un uomo libero.

"Diciamo che... C'è stato un piccolo imprevisto" risponde lui, vago, continuando a guardarsi attorno: vuole liquidarmi il più in fretta possibile, ma io non sono intenzionato a cedere prima di aver ottenuto ciò che mi è stato promesso.

"Un piccolo imprevisto? Ho fatto esattamente ciò che mi è stato ordinato. Ho seguito tutte le fasi del piano alla lettera"

"Ma il piano non prevedeva di farti beccare, Bagwell"

"Ma è successo durante la messinscena, mentre recitavo la parte dell'esca! Sono stato di parola, bello, perché grazie a me Scofield è venuto a Panama" ringhio, stringendo con più forza una sbarra di metallo, ma l'uomo scuote la testa, rifiutandosi di muovere un solo dito per farmi uscire da questo maledetto buco, simile ad una caldaia.

"Sei stato arrestato, Bagwell" ripete, scuotendo la testa: mi volta le spalle e si allontana in direzione dell'uscita, lasciandomi senza parole.

"No, no, no, no..." mormoro, sbattendo più volte le palpebre, prima di esplodere "non puoi lasciarmi qui! Non erano questi i patti! Ho fatto tutto quello che mi è stato chiesto! Ho mantenuto la parola data! Ho mantenuto la parola data!".

L'uomo misterioso, di cui tutt'ora ignoro l'identità, si volta a guardarmi un'ultima volta, e poi varca la soglia di una porta, scomparendo definitivamente dal mio campo visivo; guardo in direzione della stanza, con il petto che si alza ed abbassa velocemente, con la speranza di vederlo ritornare sui suoi passi, ma non accade nulla di tutto ciò.

Ed a me non resta altro che allontanarmi dalle sbarre e lasciarmi cadere su una panca di legno, passandomi la mano destra tra i capelli.

E adesso, penso, che cosa ne sarà di me?

Livin' On A Prayer; Prison Break (✔️)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora