NEW LIFE? (NICOLE)

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Sposto lo sguardo dal paio di forbici appuntite che impugno allo specchio, prendo un profondo respiro e taglio la prima ciocca di capelli, procedendo in modo sicuro e senza ripensamenti, soffermandomi poi ad ammirare l'opera finale: se prima i capelli mi arrivavano alle spalle, adesso si fermano all'altezza del mento.

Raccolgo le ciocche cadute dentro il lavandino, le faccio sparire all'interno di un cestino, e torno in camera.

"Allora?" domando, facendo un piccolo giro su me stessa "che ne pensi? Ti piace il mio nuovo taglio? Sono stata brava?".

Teddy mi osserva in silenzio, piega il viso verso sinistra e fa schioccare la lingua contro il palato.

"Nicole, ai miei occhi saresti stupenda anche con i capelli rasati" mormora, distendendo le labbra in un sorriso che fa fare una capriola al mio stomaco "ma ciò non significa che adesso, per sfida, lo devi fare. Potresti dirmi il perché di questo cambio improvviso di look?"

"Sai come si dice..." commento, scrollando le spalle; lo raggiungo sul letto e prendo in mano una scatolina di cibo cinese d'asporto, che consiste in una porzione di spaghetti di soia con gamberi e verdure, attaccando il contenuto con un paio di bacchette di legno "quando una ragazza inizia una nuova relazione, ricorre spesso ad un nuovo taglio di capelli. E poi, non dimenticare che siamo ancora dei ricercati, dobbiamo cambiare spesso aspetto per non rischiare di essere riconosciuti... Mi sembra che anche tu abbia fatto lo stesso. Il biondo ti annoiava?"

"Ormai era passato di moda. Che ne dici dei nuovi cambiamenti che ho fatto?".

Adesso sono io ad osservarlo in silenzio, con il volto piegato di lato; con l'indice destro gli sfioro il pizzetto e faccio la stessa cosa con i baffi.

"Ti stai riferendo a questi... Cosi?" domando, reprimendo a stento una risata divertita.

"Cosi? Li hai davvero appena definiti 'cosi'? Si dal caso, Nickie, che questi siano un paio di baffi perfetti"

"No, per essere davvero perfetto dovresti indossare un sombrero e suonare un paio di maracas" rispondo, senza più riuscire a trattenere una risata; Teddy mi guarda risentito e mi punta contro il suo paio di bacchette, con cui ha appena infilzato un gambero.

"Dici questo solo perché sei invidiosa" dice, con un mezzo sorriso, per poi tornare subito serio "Nicole, come avete fatto a scappare tu e Sara? Voglio dire... Lincoln era sicurissimo di aver visto le vostre teste dentro quello scatolone".

Aspettavo una domanda simile da parte sua, ma nonostante ciò non riesco a rispondere: delle goccioline di sudore freddo appaiono improvvisamente sulla mia fronte, ed inizio a tremare così forte che alcuni spaghetti di soia finiscono sul lenzuolo pulito; riesco a riprendere il controllo del mio corpo solo quando il mio uomo mi prende per mano e mi accarezza il dorso con il pollice, compiendo movimenti lenti e delicati.

"Scusami" mormoro con un mezzo sorriso imbarazzato, sentendomi una stupida "per un istante non sono più riuscita a controllarmi"

"No, scusami tu, sono stato maledettamente insensibile a farti una domanda così diretta dopo quello che hai passato. Facciamo così, Nickie: quando te la sentirai, mi racconterai ogni singola cosa, e ti prometto che fino a quel giorno aspetterò con pazienza, senza mai provare a costringerti" sussurra lui, lasciando la presa sulla mia mano per accarezzarmi il viso "ho commesso fin troppi errori, non voglio rischiare di andare incontro all'ennesimo".

Sorrido, in un muto ringraziamento, per poi spostare l'attenzione altrove per non rovinare l'atmosfera: io e Teddy non viviamo un momento simile dal nostro primo giorno in Alabama, non sappiamo quando potrà ripetersi ancora, e non possiamo permetterci di sprecarlo con lacrime e ricordi da incubo.

Livin' On A Prayer; Prison Break (✔️)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora