TODOS SOMOS IGUALES! (T-BAG)

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Il primo ad uscire è Lechero.

Poi arriva il mio turno, e subito dopo è quello di Bellick.

Senza guardarci alle spalle, senza perdere un solo secondo di tempo, attraversiamo correndo la Terra di Nessuno, ma a metà strada, molto prima dello scadere dei trenta secondi, riceviamo una brutta ed inaspettata sorpresa: i fari posizionati nelle quattro torrette di sorveglianza si accendono di nuovo, uno dietro l'altro, investendoci in pieno con i loro fasci di luce, trasformandoci in tre bersagli ben visibili agli occhi delle sentinelle; ed infatti delle voci, in spagnolo, ci intimano subito di non muovere un solo passo e di alzare le braccia in segno di resa.

Io obbedisco immediatamente, per non ritrovarmi crivellato di colpi, Bellick mi imita in automatico, ma lo stesso non vale per il mio Patròn: ignorando gli ordini urlati al megafono dalle sentinelle, riprende a correre in un disperato tentativo di raggiungere la salvezza e, prima che possa gridargli di fermarsi, viene colpito da un proiettile nel petto, appena sotto la spalla destra, che gli strappa un grido di dolore e lo fa crollare a terra come uno sacco di iuta.

"Io non... Non capisco..." balbetta Bellick, mentre veniamo raggiunti da alcuni uomini in divisa.

"Zitto, non dire una sola parola, sono sicuro che Scofield verrà a tirarci fuori da questo casino il prima possibile, sempre se riusciranno ad uscire da quel tunnel" mormoro, guardandomi attorno, facendo capire a Brad quello che sta per succedere e come deve comportarsi di conseguenza: quando qualcosa va storto nel corso di un evasione, ed i detenuti vengono fermati prima che possano scappare di prigione, i poveri malcapitati vengono subito condotti in una stanza per essere interrogati; nel nostro caso non veniamo condotti in una stanza per gl'interrogatori, in compenso ci ritroviamo faccia a faccia con il generale Mestas, l'uomo che si occupa di dirigere Sona.

Quest'ultimo punta subito su Bellick, perché lo identifica come l'anello debole, ed infatti bastano appena due pugni ed un braccio attorno al collo per far sputare il rospo al grasso maiale, ed a nulla servono le mie occhiate furiose: rivela l'esistenza del tunnel e del buco situati sotto gli appartamenti di Lechero, ma quando veniamo trascinati lì dentro, riceviamo la seconda brutta sorpresa della serata.

Il tunnel è completamente vuoto.

"Non capisco... Non capisco... Erano qui..." balbetta di nuovo Brad, scuotendo la testa più volte, è così stupido che non riesce a guardare in faccia la realtà e tocca a me il compito di fargli ingoiare la pillola amara.

"Ma non riesci proprio a capire che cosa è successo, brutto sacco di merda?" ringhio a denti stretti, riuscendo a controllare appena la rabbia "questo era il piano fin dall'inizio. Scofield ci ha fregati di nuovo, ha lasciato che fossimo noi tre i primi ad uscire perché sapeva che c'era un secondo generatore, sapeva che le luci si sarebbero riaccese molto prima dei trenta secondi. Noi tre siamo stati delle semplici esce".

Ecco perché non si è veramente opposto al voltafaccia mio e di Lechero e perché non ha insistito affinché fosse Whistler il primo ad uscire dal buco: sapeva tutto fin dal primo momento, aveva calcolato ogni singola cosa nei più piccoli particolari, ed anche il nostro patto non è stato altro che una presa per il culo.

Ancora una volta ho lasciato che Michael mi fottesse: lui adesso è un uomo libero, che può vendicare la propria donna, mentre io sono ancora rinchiuso in questo schifo d'inferno in Terra, in procinto di ricevere il pestaggio più doloroso della mia vita.

Brutto figlio di puttana.

Brad non ha il tempo di rispondere alla rivelazione che gli ho appena fatto: un soldato gli si avvicina e lo colpisce in pieno viso con il calcio del fucile, accusandolo di aver raccontato una bugia, e lui si accascia a terra coprendosi il naso con entrambe le mani, in un vano tentativo di fermare il flusso di sangue.

Livin' On A Prayer; Prison Break (✔️)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora