Is it you?

Capitolo 1

Non ci credo... Qua qualcosa non mi quadra... Hmmmm... Non puo essere!

MIO fratello che mi regala un biglietto aereo (prima classe!!!) da New York a Seoul. Qua qualcosa non quadra...

Mio fratello è sempre stata una persona che risparmia molto su qualsiasi cosa. Figuratevi che qualche anno fa quando eravamo in viaggio, ci siamo fermati ad un autogrill. Per andare in bagno si dovevano pagare 50 centesimi e non voleva spenderli! L'ha trattenuta per tre ore pur di non pagare!

Ah, che fratello.

Non vedo l'ora di vederlo però. Mi è mancato molto. So che anche lui lavora duramente. Lui fa il manager credo.

Io mi sono trasferita due anni fa a New York per realizzare il mio sogno, ovvero quello di diventare stilista.

Già. Io, Min SunHi, voglio diventare stilista! È il mio sogno da quando ero bambina. Ma è difficile!! Pensavo che andando a vivere nella 'grande mela' sarebbe stato tutto più semplice ma è più complicato del previsto. Imparere una nuova lingua, conoscere nuova gente, adeguarsi a usi e cultura... Per poi non parlare della città che è un labirinto.

AAAAYSH! Ma io mi piego ma non mi spezzo! FIGHTING!!

Al momento sto lavorando per uno stilista nella 5th Avenue. Non è chi sa cosa ma almeno lavoro. Lui fa solo vestiti per ragazze taglia '0' ovvero ragazze magrissime. Però devo ammettere che sono fantastiche le creazioni e partecipa pure alla settimana della moda di NewYork.

Il mio sogno è di far sentire le persone belle e a proprio agio indossando i miei vestiti. Chissene frega della taglia, a me importa della loro espressione quando indossano le mie creazioni. È una sensazione incredibile, indescrivibile!

Appena esco dall'aereo non vedo l'ora di vederlo e di parlarli. Ho tanto da raccontarli. Cerco con gli occhi HyunKi (mio fratello) ma niente. Tante persone che si abbracciano, amici eccitati che urlano, famigliari che si commuovono e coppie che si baciano ma di mio fratello non ci sono traccie.

Ma dove si è cacciato?! Prima mi compra un biglietto aereo di prima classe e poi non si presenta?! Abbandona così la sua piccola sorellina indifesa? Beh piccola... Infondo sono solo quattro minuti più giovane di lui, noi siamo gemelli.

Siamo uguali, ugualissimi. Abbiamo entrambi un viso molto androgeno. Cambia solo il taglio di capelli e... va beh le curve.

I miei capelli sono lunghi fino circa sopra il seno color castano scuro. Sono molto mossi, non hanno una forma precisa.

Invece mio fratello l'ultima volta che l'ho visto aveva i capelli corti sul lato e un ciuffo sistemato in su con il gel. Come me, color castano scuro.

'Min SunHi da questa parte' dice un cartello. C'è un ragazzo strano che lo tiene. Ha addosso un capuccio e porta gli occhiali da sole. Forse sotto di esso si nasconde mio fratello. Se è lui sembra molto losco.

Decido di correre incontro a questo ragazzo trascinando dietro a me il bagagliaio.

"Salve! Lei per caso è Min HyunKi?" chiedo sorridendo indicando la persona che avevo davanti a me convinta che fosse mio fratello.

"No. Ma tu devi essere di sicuro SunHi..." dice il ragazzo che nasconde ancora il viso sotto il capuccio. Con una mano afferra la mia valigia e con l'altra afferra il mio polso e mi trascina verso l'uscita.

Yaaah! Ma che modi! Ma che vuole?!

Il mio cuore sta accelerando mente il mio fiato sta diventando sempre più corto.

"Scusa se sono così brusco ma devo portarti al più presto da HyunKi. Non c'è tempo da perdere. Ah scusa io sono Lee JaeHun. Sono un'amico di tuo fratello." - JaeHun.

"Come?! Non c'è tempo da perdere?! Che significa?! È successo qualcosa a HyunKi?!" chiedo in preda al panico.

Ma lui non mi risponde. Questo non promette nulla di buono... Appena arrivata a Seoul e i casini sono riiniziati! Spero non sia niente di serio. Magari ha speso 15c per un sacchetto della spesa al supermercato ed è in preda al panico. Sí, deve essere successo questo, devo tranquillizarmi.

Mi trascina fino ad arrivare davanti ad una macchina color argento scuro. Prende la mia valigia e me la mette nel bagagliaio. Mi indica con l'indice di entrare.

Ero titubante, infondo era uno sconosciuto. Ma se conosceva il nome di mio fratello e il mio... qualcosa deve pur significare.

"Entra pure." dice JaeHun dopo essersi accorto che io ero indecisa se seguirlo o meno e mi mostra un sorriso dolce... ma allo stesso tempo malinconico.

"Lui... lui ha bisogno di te..." dice infine con un filo di voce abbassando la testa.

Le sue parole e quella voce tremolante mi hanno dato una stretta al cuore. Entro in macchina e li feci segno di partire velocemente.

Il viaggio era pieno di... fantasie assurde. Mi sono immaginata cos'è potuto accadere a mio fratello. Oltre a quello del sacchetto della spesa ho pensato che magari era in un bar e ha mangiato salatini senza sapere che erano da pagare. O magari ha fatto debiti con la mafia e adesso è in pericolo.

Mi scappa un sorrisetto pensando che mio fratello abbia debiti. Naaah non può essere che HyunKi ne abbia hehe.

Appena sento che la macchina inizia a rallentare alzo lo sguardo e sbircio fuori dal finestrino.

TU-TUM TU-TUM TU-TUM

Avevo il cuore in gola. Ci siamo fermati davanti all'ospedale. No... non può essere.

Sento le lacrime riempirmi gli occhi. Con 'prima che sarà troppo tardi' JaeHun non intendeva mica...

"Seguimi." dice senza mostrare emozioni scendendo dalla macchina.

Esito. Ho paura di quello che vedrò. Non voglio perdere anche mio fratello... Ogni possibilità più assurda e più remota mi passano per la testa.

Scendo dalla macchina e lui mi trascina per un lungo corridoio che sembra non finire mai. I muri sono bianchi e grigi, decorati solo con le etichette con scritto il nome del paziente.

Ci fermiamo davanti alla porta numero 209. Un medico ci ferma dicendo che nessuno al di fuori dei famigliari può entrare.

"Io! Io sono... sono sua sorella! La prego mi faccia antrare subito! Io... io ho bisogno di... vederlo..." dico sforzandomi di non far sendere una lacrima, perché sapevo che se anche solo una lacrima sarebbe scesa, a quell'unica ne sarebbero seguite tante altre.

Mostro al medico il mio documento d'identità e mi fa entrare. Affero la maniglia e voglio entrare ma la mia mano non collabora.

Infine mi aiuta il medico ad aprirla.

"HYUNKIIIIII NOOOOOO!!!" urlo strazziata dal dolore appena entro in quella stanza d'ospedale numero 209.