Capitolo 36. Sei speciale

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Quella sera ordinai linguine in crema di zucchine, con scampi e zafferano.

Noah preferì un risotto ai frutti di mare.

"Perchè scrivono crema di zucchine quando poi ci mettono anche i pezzetti?" sbuffai, scansando con la forchetta le zucchine tagliate a piccoli pezzi e disponendole in maniera ordinata ai lati del piatto.

Noah ne afferrò prontamente un pezzetto e se lo portò alle labbra, sotto il mio sguardo disgustato, ma divertito.

"Puoi prenderli tutti, se vuoi"

Non se lo fece ripetere due volte.

Lanciai un'occhiata al suo piatto e notai che aveva mangiato tutto, tranne i calamari.

"Non li mangi?" domandai a mia volta, ed un sorriso divertito fece capolino sulle sue labbra mentre scuoteva la testa con decisione.

Con un gesto secco spostò il suo piatto verso di me e allungai la forchetta per afferrare un calamaretto che portai prontamente alla bocca, mentre Noah faceva lo stesso con i miei pezzetti di zucchina.

"Da quanto tempo state insieme?" intervenne Nick, guardandoci con attenzione e, per poco, un calamaro non mi andò di traverso.

Cominciai a tossire e vidi Noah lanciarmi un'occhiata preoccupata mentre mi riempiva il bicchiere d'acqua.

"Non stiamo insieme" biascicai, riprendendo fiato.

"Ah, Freya mi aveva detto il contrario" spiegò lui, arricciando il naso e posando lo sguardo sulla mia amica, la quale sorrideva sorniona e gesticolava impacciata.

"Pensavo che sarebbe successo prima di questa sera, scusate!" alzò le braccia in segno di resa e mi ritrovai ad alzare gli occhi al cielo.

"Freya!" la ammonii, lanciandole un'occhiataccia, mentre percepivo le mie gote andare a fuoco.

Con la coda nell'occhio notai Noah trattenere a stento una risata mentre fingeva di pulirsi la bocca con il tovagliolo.

"Noah, so che sei un cantante, immagino sia dura dover avere a che fare ogni giorno con migliaia di ragazzine urlanti" continuò Niklaus, ammiccando verso l'americano.

Noah sembrò infastidito da quelle parole, e ne ebbi la conferma dal modo in cui si allentò il colletto della camicia ed abbozzò un amaro sorriso sulle labbra.

"Le persone che ascoltano la mia musica sono molto più educate di certa gente" rispose velenoso, ma, fortunatamente, solamente io e Freya intuimmo chi fosse il destinatario di quella frecciatina.

"Posso farti una domanda?" gli occhi argentei di Nick non lasciarono neanche per un secondo quelli color verde petrolio di Noah.

Non aspettò neanche che Noah rispondesse.

"Molti artisti sostengono che la troppa fama porti più problemi che felicità, ma non credi sia un po' ipocrita? Insomma, quanti problemi potrebbe mai causare un conto bancario a sei zeri?" 

Mi ritrovai a trattenere il fiato e mi voltai completamente verso Noah.

"Talmente tanti che, una persona come te, Niklaus, non sopravviverebbe un singolo giorno"

"Perchè?"

"Perchè mentre tu, con il tuo lavoro, devi pensare a garantire il benessere della tua famiglia e della tua equipe, un musicista, con il suo lavoro, con la sua performance e con le sue canzoni deve mantenere alte le aspettative di centinaia di migliaia di persone. Più si è popolari e più è alta la posta in gioco, più è semplice mandare tutto a puttane, Niklaus. Se io fallisco, mando in rovina un'intera etichetta discografica. Mentre tu, dopo aver terminato il tuo turno, torni a casa e ti godi la tua privacy, la tua vita privata, io quando torno a casa non riesco neanche ad entrarci perchè fuori in giardino mi aspettano decine di giornalisti che non se ne andranno prima di avermi chiesto quando uscirà il nuovo disco o se sono fidanzato"

Countdown || Noah CentineoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora