𝙋𝙧𝙤𝙡𝙤𝙜𝙤.📖

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Questa è la mia storia.
Sono Claudia, ho 20 anni e studio per diventare infermiera.
Sono mediamente alta, ho i capelli castani, gli occhi nocciola tendente all'ambra, labbra carnose e incarnato olivastro.
Sono sempre stata pigra, ho sempre adorato poltrire sul divano a non far nulla se non a guardare la tv, la mia unica passione è quella per il canto, ma ovviamente la mia pigrizia mi ha portata a non coltivare questa mia "dote".
Quindi nulla questa sono io, d'altronde sono nata nel giorno dei lavoratori, io son nata stanca.
Scherzi a parte ad essere sincera ho sempre lavorato non appena ho compiuto 18 anni, non sono riuscita mai a stare ferma, ovviamente a spingermi era la mia voglia di avere dei soldi ed essere indipendente.
Non che i miei genitori mi facciano mancare qualcosa, anzi, ho una famiglia splendida, e non potrei lamentarmi di nulla, solo che sono cresciuta con il pensiero di dover fare qualcosa per poter ricevere qualcos'altro in cambio, è per questo che mi son sempre rimboccata le maniche quando ne avevo la possibilità.

Tornando alla situazione tv, divano e nullafacenza, c'è un piccolo particolare, non ho mai gurdato programmi che prevedessero giochi o gare, corteggiamenti, tradimenti, incontri, insomma non ho mai guardato i programmi di Maria de Filippi, se non per caso, diciamo per intrattenermi quando davvero non c'era nulla in tv, non mi dispiacevano, ma non riuscivo a legarmici purtroppo.
Amici è stato un po' l'eccezione, io sono a casa di mia nonna una volta a settimana, il sabato, proprio il sabato, e lei mangia pane e Amici da 10 anni ormai.
Quindi diciamo che un po' ero costretta a guardarne qualche puntata, e giuro che mai mi è capitato di conoscere il nome di qualcuno dei partecipanti se non quando a fine programma divenivano cantanti e ballerini professionisti. (lo dico con l'amaro in bocca perché ad oggi mi rendo conto che il programma è veramente meraviglioso, forse l'unica cosa rimasta in tv che non sia spazzatura, dove nascono dei veri e propri talenti).
Bene, premessa fatta, ora iniziamo con la vera e propria storia, quella più interessante insomma.

Era uno dei soliti sabato passati in compagnia della mia cara nonna, davanti alla tv, doveva essere novembre o probabilmente dicembre non so.
Io avevo una borsa d'acqua calda che premeva sul mio ventre, ero nel periodo rosso e avevo dolori indescrivibili.
Il dolore passa improvvisamente in secondo piano; vedo una testolina nera sullo schermo, sta cantando una canzone, una canzone che parla del suo papà, forse, insomma non so niente di lei, "probabilmente è una cover"
pensavo tra me e me.

«Quante volte ad aspettarti in quella casa vuota.
Ma sapevo immaginare solo la tua schiena che si allontanava.
Senza dire niente.
Niente.
Avrei voluto stringerti più forte senza mai lasciarti andare.
Avrei voluto un bacio a mezzanotte il giorno prima di natale.
Farti capire, che ho bisogno di mio padre.»

Lacrime che rigavano il mio viso, le mie braccia erano diventate ruvide come la lingua di un gatto, ero davanti alla tv a piangere perché quella ragazza mi aveva trasmesso delle emozioni veramente forti con la quella voce graffiante, il suo viso parlava da sé, piangeva anche lei, o almeno aveva gli occhi lucidi, mai vista performance più vera di quella.

Non capivo piú nulla, forse era il ciclo, forse ero nervosa e stavo sfogando cosí, non riuscivo a capacitarmene, e non riuscivo a fermare le lacrime.
Poi l'annunciano, ed io finalmente fisso quel nome nella mia mente, un nome che avrebbe faticato a svanire nel nulla.

Giordana!

Rien qu'une fois Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora