Guardo avanti mentre guido anche se vorrei girarmi verso di lei e stringerla fino a che non sta bene.
Non trovo le parole per cominciare, ma se non apro io il discorso lei non dice nulla... com'é giusto che sia
Così trovo il coraggio ed inizio con la solita frase, fatta da tutti ma con l'interesse di pochi, e tra quei pochi ci sono io.G: «Come stai?»
Davvero avevo interesse a sapere quale fosse il suo stato d'animo, peccato non potesse guardarmi negli occhi per capirlo.
Lei si gira e mi guarda accigliata, quasi come a volermi dire "sei seria?!"
Poi torna a guardare davanti a sè.C: «Come vuoi che stia, si va avanti»
Non ricambia la domanda, forse è giusto così, mi da coraggio per iniziare un vero e proprio discorso che avrei dovuto farle tempo fa.
G: «Perfetto, visto che la situazione è questa, tu sei silenziosa, almeno avrò modo di parlare e di spiegarti tutto»
Lei mi rivolge di nuovo lo sguardo stranito fa per aprire bocca ma sospirando volge ancora una volta lo sguardo alla strada, io con la coda dell'occhio noto tutto ciò, quasi vorrei sorridere, non per prenderla in giro, ma perché mi sa di tenero, e averla vicino a me mi fa star bene.
Continuo così il discorso«Quando son stata da te è stato magico, non desideravo null'altro, ho adorato ogni dettaglio di quelle poche ore trascorse insieme, le mie labbra son diventate grandi quasi quanto le tue, le ho consumate a furia di morderle per raccogliere quanto più potevo il tuo sapore, sorridevo come un'ebete mentre andavo verso quel maledetto treno.
Poi da lì è successo quel che mi dovevo aspettare succedesse, qualcuno mi ha riconosciuto, le persone che lavorano con me e la mia famiglia mi han messa in guardia.
Ho detto na marea de stronzate pe sta co tte.
Non te ne faccio una colpa, come ben sai son venuta di mia spontanea volontà, ma ti aggiungo questo particolare per farti capire che nella situazione in cui mi trovavo non l'avrei fatto per chiunque.
Purtroppo e per fortuna sono un personaggio pubblico e la mia vita privata non è più tale.
Ed io volevo tenerti fuori da tutta questa merda.»Mi giro un attimo a guardarla, e quello che vedo non mi fa per niente piacere.
Lei morde il suo labbro inferiore per fermare il tremolio, e qualche lacrima le ha lasciato scie umide sul viso.
Così accosto immediatamente, mi slaccio la cintura e le prendo una mano avvicinandomi.«te prego non fa così, ho usato il passato, ora voglio affrontare tutto con te, lascia che ti spieghi.»
Mi fa un leggero cenno con la testa per farmi continuare e intanto guarda il finestrino.
Da lì voglio farla sorridere così intono un pezzetto di "Voglio essere tua" modificandola leggermente.«... e quindii... guardi fuori dal finestrino, vorrei scattarti una foto, mostrartela ora, farti capire che sei vicino, ma non c'è niente da fare, tu già sai colmare ogni spazio temporale, voglio essere tua! Soltanto tua...»
Vedo il suo sorriso riflesso nel finestrino così mi tranquillizzo.
«vabbe su, la smetto de fa la cojona, ma almeno un sorriso te l'ho strappato.
Questa canzone rispecchia davvero quello che sento adesso Clà.
Io volevo tenerti fuori perché tu non devi essere presa di mira, voglio essere tua, voglio tu sia mia, ma non voglio che a causa mia tu diventi oggetto di critiche solo perché stiamo assieme, avevo paura che tutto questo potesse farti male, ma adesso ho capito che quel che ho fatto fa star male ancor di più entrambe, ti prego di capirmi, ho pensato a te, sempre, dalla prima email che ti ho scritto, non ho mai smesso, so che ti ho fatta stare male, so che sono stata egoista ed ho scelto io al tuo posto, ma pensavo di fare la cosa giusta, pensavo di proteggerti ed invece ti ho distrutta, scusami, forse le scuse non saranno mai abbastanza ma dovevo parlarti, dovevo chiarire tutto questo, adesso capirò ogni tua scelta.»Lei continua a piangere, io sospiro e abbasso la testa, quando sento che si gira verso di me.
C: «Dovevi lasciare a me la scelta, invece mi hai fatto pensare fosse tutto un gioco, io nemmeno sarei dovuta venire qui, non lo meritavi.»
G:«Lo so, lo so, io non merito niente di tutto ciò, non meritavo nemmeno i tuoi ultimi messaggi, ma ti chiedo scusa, l'ho fatto solo perché pensavo che potessi star male.»
C: «io non sarei mai stata male se fossi stata con te, avremmo superato ogni cosa insieme, invece hai deciso di affrontare tutto da sola.»
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Rien qu'une fois
Fanfiction[COMPLETA]Questa è una storia vera. Almeno in parte. Forse un po'. Insomma è la mia storia, senza filtri, la storia di come una ragazza dai capelli nero corvino abbia conquistato il mio cuore, e quello di altre migliaia di persone, con il solo suono...