40. 𝘾𝙡𝙖𝙪𝙙𝙚𝙩𝙩𝙚.

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Claudia's POV

Sa del mio anello, l'ho perso davanti a lei? L'ho dato a lei forse, non ricordo, è un mistero questa ragazza, a volte non la sopporto!

Intanto lei se la ride ed io cerco di capire come fa a sapere.

C: «Giordana, mi sto arrabbiando! Invece di ridere rispondi, se c'è una cosa che non sopporto è dimenticare un evento o un particolare, ricordo sempre ogni cosa, quindi ti lascio immaginare il mio nervosismo al momento com'è alle stelle, parla!»

G: «Non è nulla di grave, ti chiedo solo un piccolo sforzo, te ne parlerò dopo, ora ti va di andare a mangiare qualcosa?»

C: «Non ho fame, voglio sapere!»

G: «Se non resisti non parlo di nulla, anzi dimentica ciò che ho detto, non so niente»

C: «Questa è cattiveria lo sai vero?»

G: «Non è cattiveria, te voglio portà a mangià!»

C: «Ok andiamo»

G: «Aspetta però, voglio che mi prometti che durante tutta la cena non apri bocca riguardo questa situazione, te ne parlerò io non appena usciamo dal ristorante, va bene?»

Sbuffo ormai arresa, è capitato troppe volte oggi, assurdo...

C: «E va bene mia cara Angi, terrò la bocca chiusa»

G: «Nono macché la devi tener bene aperta, o almeno durante le portate, te porto a fa un po' la Romana, sarà scontato, ma una giornata a Roma si deve concludere con dei piatti tipici.»

C: «Ci sto, a mangiare non dico mai di no, quindi vai sul sicuro!»

G: «Ah perfetto, solo questo me dovevi dì, uscirai rotolando!»

Con queste ultime parole tira il freno a mano e spegne la macchina, mi giro ancora ridendo.
Non mi aspettavo un ristorante di lusso anzi, ma mi sorprende ancora di più perché è una trattoria tipica e ha l'ingresso in pietra, è minuscola, avrá 5 coperti in tutto, e lo adoro.
In questi posti si mangia da Dio solitamente, e il fatto che siamo pochi permette la tranquillitá della serata.

Giordana entra spedita, e saluta i camerieri in modo totalmente informale.

G: «Vieni Clà, te li presento, loro sono gli amici d'una vita, passiamo insieme ancora tanto tempo nonostante il mio tempo come ben sai è poco.
Fanno parte di me e della mia adolescenza e sono felice di fartelo conoscere!»

Allungo loro la mano sorridente e mi presento
Dopodiché ci accomodiamo, siamo le uniche clienti e nonostante questo sento un calore pazzesco avvolgermi totalmente, tutto perché in ogni posto mi fa sentire a casa.

G: «Me dispiace, niente menù qui ho ordinato tutto io, altrimenti non c'è divertimento.
Non so se ne sei entusiasta, ma dovevo!»

Si allunga verso di me e mi stampa un dolce bacio sulle labbra.
Io le sussurro un "Va benissimo così"

I piatti arrivano poco dopo.
Una sfilata di tutte prelibatezze davanti ai miei occhi in porzioni piccole ma soddisfacenti tra carbonara, gricia, carciofi, abbacchio...
I miei occhi luccicano alla sola vista di tutto quel cibo.
Lei mi guarda divertita ma per tutta la cena non apriamo bocca per parlare, sarebbe impossibile, è sempre piena.

Tra una portata e l'altra usciamo esattamente due minuti per fumare una sigaretta.

G: «Fai ancora un po' di spazio, abbiamo quasi finito.»

Mi dice lei tra un tiro e l'altro.

C: «Credimi per me questa non è sofferenza, è paradiso, dai muoviti.»

Lei ride come una matta, mi afferra la mano ed io la trascino di nuovo al nostro tavolo.

Finiamo di divorare le ultime portate, per poi arrivare al dolce.

G: «Qui ho scelto due varianti, una crostata e un classico tiramisù, ovviamente li assaggiamo entrambi»

C: «Nessun problema mia cara.»

Iniziamo a mangiare e durante le ultime cucchiaiate arriva a tavola un altra portata coperta da una cloche.

C: «Oddio ho capito che sono un pozzo senza fine ma cos'altro hai ordinato?»

G: «Apri, guarda tu stessa.»

Incuriosita ma davvero piena per qualsiasi cosa ci sia lì sotto sollevo la cloche...
Davanti a me il mio anello perduto con una busta bianca accanto.
La guardo stranita, ma felice infilo di nuovo il mio anello al dito.
Apro la busta e vi trovo un biglietto di poche parole.

"Hai avuto tante accortezze nei miei confronti.
Questo anello l'hai dimenticato mentre parlavi con me e dunque questo vedilo come un piccolo gesto per sdebitarmi, te l'avrei riportato fosse stata l'ultima cosa che facevo, l'ho modificato leggermente, spero non sia un problema."

La guardo sorridendo e scuotendo la testa, sfilo l'anello nuovamente per capire qual è la modifica di cui parla.
Alzo l'anello verso la luce e noto un'incisione al suo interno.

"Claudette"

Sono la ragazza più felice del mondo.


Angolo autrice
Vi avevo promesso due capitoli, il punto è che il prossimo sarà l'ultimo, ho un po' di malinconia, lo sto perfezionando, dovrà emozionare voi come ha emozionato me, se sarà perfetto domani sera verrà pubblicato, scusate l'attesa e grazie sempre!❤️

Rien qu'une fois Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora