Da lì siamo uscite purtroppo, ma siamo uscite mano nella mano, pronte a dire tutto a tutti e subito.Ero scettica inizialmente, ma questa nostra storia farebbe invidia al mondo, lei è stata geniale, ma anche fortunata che io abbia potuto leggere ogni sua singola parola.
Da che non volevo raccontare nulla e tenermi la mia Claudette tutta per me, adesso voglio gridare al mondo com'è nata questa storia.Lei continua a camminare, si gira, mi sorride, alterna i momenti di gioia all'imbarazzo, forse come me ancora sente riecheggiare le sue urla di poco fa all'interno della mia casa, quella che sembro raccontare nel mio primo singolo, come se l'avessi scritta a posta per questo momento.
"Casa intima
Casa piccola
Casa stazione di gente che viene e che va
Casa all'angolo di via della speranza
Che durasse per sempre quella vicinanza
Con te, con te, con te
Che mi aiuti ad accettare quel che volevo scordare
E mi sai dimostrare ogni giorno che passa
Che non c'è niente da temere ma così tanto da tenere"Ogni cosa adesso mi ricollega a lei, è così che ci si sente probabilmente quando si è innamorati, ma sto plasmando tutto ciò che era destinato ad altre persone della mia vita e sto direzionando il tutto verso di lei, come se avessi ricominciato da capo.
La sua voce mi riporta alla realtà.
C: «Che ne pensi d'aprire l'auto? O vuoi stare un altro po' impalata qui?»
G: «Te devi calma bella, te stavo a guarda, c'hai qualche problema?»
Mi avvicino ridendo di gusto.
«Aspetta, aspè, non me interessa se ce l'hai, volevo solo un bacio»
La bacio, mentre apro l'auto, non le lascio modo di replicare che entro, lei fa lo stesso poco dopo.
Nemmeno il tempo di collegare il telefono al Bluetooth della mia auto che arriva una telefonata.
Mi avvisano che di lí a poco sarei stata in collegamento con una radio per parlare dell'album.
La cosa non mi disturba, solitamente queste interviste non durano più di 7/8 minuti.
Così rassegnata attacco e aspetto la chiamata.Quando arriva, pimpante rispondo ed inizio a dilungarmi sulle domande classiche riguardanti l'esperienza ad Amici, poi bam, ancora quella domanda ed ora senza aver preparato nessun tipo di discorso per rispondevi devo improvvisare, tra l'altro ho lei di fianco e sto guidando, situazione migliore non poteva presentarsi direi.
«Sappiamo che Voglio essere tua si riferisce ad una persona in particolare, hai già detto di non essere impegnata, ma sei innamorata?»
E così di getto senza pensarci due volte:
G: «Se sono innamorata? Sì, ma non la conoscete, perché lei non è famosa. Per ora preferisco però non fare il suo nome»
Lei mi afferra una coscia come a voler richiamare la mia attenzione, e farmi girare verso di lei, ma potevo affrontare un solo problema alla volta, dovevo finire il prima possibile l'intervista e darle delle spiegazioni.
«Dunque vuoi proteggere la tua donna? Nobile da parte tua, visti i tempi capisco che il gossip vi divorerebbe, e noi vogliamo sentirti cantare non vederti affrontare una folla di giornalisti e paparazzi inferociti.
Ma voglio tu sappia che poco fa sono state caricate delle foto che ritraggono te ed un'altra persona, non si vede bene, dicci solo se è lei la misteriosa Ragazza.»Seh questo è perché vogliono sentirmi cantare..mah.
G: «Probabile, non ho avuto modo di vederle per ora»
Fortunatamente nessuna ulteriore insistenza sulla faccenda, anzi la chiamata si interrompe e devo affrontare il vero e proprio problema.
Ho detto che sono innamorata, non ho svelato niente, e affianco lei mi sa che non riesce a capire bene cosa stia succedendo...
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Rien qu'une fois
Fanfiction[COMPLETA]Questa è una storia vera. Almeno in parte. Forse un po'. Insomma è la mia storia, senza filtri, la storia di come una ragazza dai capelli nero corvino abbia conquistato il mio cuore, e quello di altre migliaia di persone, con il solo suono...