2.𝘾𝙖𝙨𝙖.

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Senza più esitare presi un biglietto, per vedere quella meraviglia cantare, ma volevo una di quelle date tranquille.
La prima e l'ultima erano dunque da scartare, ci sarebbe stata troppa gente, ed io volevo godermela a pieno.
Così presi il biglietto per la Calabria, durante il periodo estivo, nel mezzo del tour, perfetta insomma, non restava che aspettare.

Ogni notte ho sognato quel momento, e ogni giorno lo vedevo più vicino.
Il pensiero di ascoltarla cantare dal vivo mi entusiasmava così tanto da sovrastare tutti i miei altri impegni, ho avuto la testa tra le nuvole per un mese e più.
Contavo i giorni, le ore ed i minuti.

Finalmente quel giorno arriva, mi presento lì con 5 ore di anticipo, con il sole d'agosto che picchiava sulla mia testa, l'affanno, e l'ansia di essere arrivata troppo tardi.
La situazione in realtà era tranquilla, non c'era troppa gente come ovviamente speravo.
Mi sedetti tranquilla su un muretto, mi calmai, smorzai l'ansia che mi stava divorando con una sigaretta, e... avete presente quella leggenda che narra che non appena hai fatto il primo tiro di sigaretta e magari stai aspettando il pullman, quest'ultimo ti sfreccia davanti agli occhi?!

Bene, io ero lì, la nicotina ancora doveva entrare in circolo per farmi calmare, ed eccola lí che passa davanti a noi in macchina.
Quasi soffoco davanti a quella visione, non credevo ai miei occhi.
Lei davanti a me, passa, ci rivolge un saluto ed io semplicemente con gli occhi sgranati senza capire cosa stesse succedendo realmente e con tanto di tosse.
Ma la vedo, e probabilmente quella mia sorpresa, e quel mio quasi soffocamento, le provocano un leggero sorriso.
Ovviamente tutto ció lo realizzo solo successivamente.

Ci pensavo su, forse mi ero sbagliata, forse avevo frainteso il suo mezzo sorriso divertito, magari era semplicemente un sorriso di cortesia verso tutti noi lì ad aspettare di entrare solo per vederla.

E mentre questo pensiero mi tormentava ci aprirono i cancelli, era arrivato il momento di entrare.
Mi piazzai davanti, dovevo guardarla negli occhi, dovevo provare tutto ció che provavo davanti allo schermo della tv, volevo emozionarmi, volevo che lei mi facesse emozionare, solo lei ne era in grado.

L'ansia, tutti che aspettavano di vederla.
Poi all'improvviso arriva lì,sul palco, scende verso di noi, e viene ad abbracciare ognuno.
Arriva verso di me con un sorriso meraviglioso, mi abbraccia con così tanta naturalezza da farmi sentire a Casa 🏠.

Mi stringe forte, io faccio altrettanto, forse saranno stati 0,7 secondi, ma io mi sono persa tra le sue braccia, si è fermato ogni orologio, non vedevo nulla, sentivo solo il suo tocco, non mi sarei mossa da lì.

Purtroppo peró, non ero l'unica, dovevo lasciare spazio ad altri, così mi staccai, lasciandole un leggero bacio sulla guancia.

Probabilmente secondo flash della giornata.

Lei continuava a guardarmi mentre salutava gli altri presenti.
Provai a reggere lo sguardo, fino a che non alzò il sopracciglio destro come a volermi sfidare.
Avvampai chinando lo sguardo verso terra.

Mi sentii un fuoco.
La cosa che mi tranquillizzava era che tutte le persone erano, giustamente, distratte da lei, dunque nessuno notò il mio eccessivo rossore, che si faceva spazio sulle guance nonostante l'abbronzatura.

Continuai a pensarci, quella ragazza mi faceva restare a bocca aperta, forse ero solo io a vedere cose lontane dalla realtà, forse era tutto vero, mi mandava in paranoia

Rien qu'une fois Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora