18. 𝙏𝙪 𝙨𝙚𝙞...?

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Claudia's POV

Mi ha baciato lei ancora una volta, quindi le è piaciuto, quindi lo voleva anche lei.
Inutile dire il mio desiderio quanto fosse intenso, penso che chiunque al posto mio avrebbe voluto fare lo stesso.
Ma ovviamente non sapevo bene quali fossero le sue intenzioni e non posso di certo darle per scontato.

Si stacca da me e mi guarda, con il sorriso stampato in volto, io come mio solito non reggo lo sguardo per piú di qualche secondo.

Lei mi alza il viso con una mano e inclina la testa per provare a strapparmi un piccolo cenno con gli occhi.
Ma niente, continuo a sorridere divertita, senza alzare la testa.
Lei inizia a lasciarmi piccoli baci sul collo, sulla spalla, e tra un bacio e l'altro riesco a sentire che la sua bocca si inarca in un sorriso, io ho i brividi intanto e sono totalmente paralizzata.

Tutto perfetto, solo noi due, penso di non aver mai desiderato così tanto una persona e di non aver mai ottenuto ció che volevo con così tante soddisfazioni.

Poi a spezzare quella magia il suo telefono che squilla.
Una sveglia.
Lei si alza di scatto e mi tende la mano per aiutarmi a fare lo stesso, io sono alquanto perplessa ma prendo la sua mano e mi alzo.

G: «Quasi dimenticavo di dover andare via, scusami, non sai quanto vorrei restare qui»

C: «Tranquilla, prima o poi purtroppo sarebbe dovuto succedere, io ti aspetto, quando mi dai il via posso anche raggiungerti»

G: «nto sei bella, spero di rivederti presto, te direi d'accompagnamme al treno, ma potrebbero succedere cose spiacevoli, sai di cosa parlo.
Inoltre non potrei fare questo.. »

E ancora le sue labbra incollate alle mie.
Chiudo gli occhi e cerco di trattenere quel bacio il più a lungo possibile.
Si stacca e mi lascia un ultimo bacio sulla fronte, nemmeno mi rendo conto del fatto che mi sussurra un « ciao » e si inizia ad allontanare.
Le corro incontro e con le mani mi sfilo un piccolo cerchietto dal lobo dell'orecchio, le prendo la mano e lo lascio lì, la richiudo e le lascio un ultimo bacio all'angolo della bocca.

Lei continua ad allontanarsi, ed io la seguo con lo sguardo fin sopra la rampa di scale, poi mi giro e proseguo per la mia di strada, continuandomi a mordere le labbra per raccogliere ancora qualcosa di lei.

Giordana' s POV

Fino a quando non arrivo al treno continuo ad immaginarla lì, continua a saltarmi in mente l'idea di lasciar perdere ogni cosa e tornare indietro da lei, per sentirla più vicina apro la mano e metto il suo orecchino al lobo, e continuo a pensare a quanto sia stata bene.
Ma questi pensieri svaniscono purtroppo quando attivo la connessione dati sul telefono.
Non so quanti messaggi mi siano arrivati in questo paio d'ore, con tanto di chiamate su whatsapp perché il telefono sulle scale della metro non prendeva probabilmente.
Morale della favola le palle che avevo raccontato erano fallite miseramente, mia madre era quella che aveva totalizzato più notifiche, solito.
Insomma lei aveva capito che non ero con i miei amici e la mia troupe aveva capito che non ero con la mia famiglia.
Ed ora cosa avrei potuto inventare...?
So cazzi.

Intanto cerco il binario del mio treno, ora come ora ci manca solo che lo perda, diventerebbe un problema ancor più grande.
Ma mentre cerco il treno continuo a dare uno sguardo al telefono.
Uno dei messaggi che mi salta all'occhio:

"Giordà, qualsiasi cosa tu stia facendo cerca di risolvere e di tornare a casa quanto prima, ora ogni cosa che fai deve essere anche affar nostro, altrimenti non possiamo risolvere i problemi che possono presentarsi."

Cazzo, e se qualcuno mi avesse visto? Sarebbe stato un disastro.
Appunto, questo pensiero si realizza quando per guardare il telefono mi scontro con un ragazzo.

Il tempo di accennargli uno «scusa » con un cenno di mano, sento rispondere

« Ma tu sei..? »

Rien qu'une fois Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora