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Effie's Pov
Quando Cole si sporge verso i due, un tridente trapassa il suo petto.
Dalla sua bocca esce una cascata di sangue mentre cadendo a terra, mugugna qualcosa.
"M-mi..dis-piace.." i suoi occhi straziati vengono inquadrati perfettamente dalle telecamere di Capitol City, dando un primo piano.
Poi l'urlo straziante di Jennifer, che si dimena tra le braccia del ragazzo del distretto uno.

"Beh, a quanto pare abbiamo una nuova alleanza tra il distretto uno e il quattro. Nonostante ciò, Cole Watson e Jennifer Morrison sono i primi tributi caduti." afferma la voce di Caesar dallo schermo del televisore.
Nel silenzio dell'appartamento, mi rannicchio sul divano, cercando di soffocare le mie lacrime.
Non riesco a crederci.
Ho perso i miei tributi in un colpo solo.
"Basta! Ora smettila Effie!"
dico a me stessa cercando di ricompormi, ma non ci riesco.
Al contrario le mie lacrime non smettono di solcare il mio viso.
Inizio ad odiare tutto questo, pensare che ogni anno troverò dei ragazzini che vedrò morire con i miei stessi occhi, senza poter farne nulla ma dirigendoli anzi dritti verso la loro morte.
Sono un mostro.
Tutto questo è sbagliato.
Sento il mio trucco, una volta ben costruito, disfarsi e sciogliendosi lentamente.
Mi sfilo la parrucca dalla testa, rivelando i miei capelli biondi sulle mie spalle, mentre affondo il viso tra le mie mani continuando a singhiozzare.
Dopo molte ore sento la serratura della porta scattare, e rivelare sulla soglia la figura distrutta di Haymitch.
I suoi occhi spenti, sembrano lucidi e mi chiedo se sia causa dell'acohol o se abbia pianto.
Lo vedo tentennare mentre si avvicina verso di me. Come se non avesse il coraggio di guardarmi in faccia dopo...
Lo guardo con uno sguardo desolato, convinta di star pensando la sua stessa cosa.
"Prima volta Trinket?" dice arricciando le labbra in un ghigno, ma dal sapore triste.
Subito dopo, sento i suoi passi avvicinarsi titubanti verso di me.
Il mentore mi porta una mano sul mio viso, sporco di trucco.
"La tua faccia è un disastro, lo sai vero?" le sue dite callose a contatto con la mia pelle mi farebbero rabbrividire, in circostanze "normali", ma non adesso.
"Non mi importa, non importa più di nulla." dico sospirando mentre scuoto la testa.
Alzo la testa lentamente e lo vedo guardarmi dritto negli occhi.
Entrambi non riusciamo a proferire parola riguardo Cole o Jennifer, ci limitiamo a fissarci intensamente per qualche minuto.
Haymitch si dirige verso il divano, cadendo goffamente a fianco a me.
Lo vedo mentre affonda il viso in basso tra le sue mani.
"Haymitch, io-" non so il motivo, ma mi sento tutta la colpa ricadermi sulle spalle.
In quel momento, sento lo sguardo di ghiaccio del mentore puntato su di me.
La nostra vicinanza è aumentata e ormai pochi centimetri ci dividono.
Senza pensarci mi butto nel suo petto, mentre le sue braccia mi avvinghiano tentennando un po'.
Con la mano libera, mi accarezza leggermente i capelli lisci sulle spalle.
"Avevi detto loro di scappare dalla Cornucopia.."dico sentendo di nuovo le lacrime cadere. Il mentore scrolla le spalle semplicemente.
Sento il suo caldo abbraccio rompersi, mentre si allontana da me con passo pesante, ancora verso l'alcohol.
"Buonanotte dolce-" accenna in un sussurro.
"Haymitch!" Lo interrompo, prima che scompaia nell'oscurità.
"Resteresti...con me,questa notte?"
Il suo sguardo sembra disapprovare per un attimo. Qualche secondo dopo mi pento di quello che ho appena detto, sentendomi le guance andare a fuoco.
"Vieni qui, principessa.." mi dice e
immediatamente vengo di nuovo avvolta dalle sue confortevoli braccia.
..........
......
...
Vedo il viso pietrificato di Jennifer numerevoli volte, mentre continua a gridare aiuto invano; contrapposta alla figura del ragazzo che cerca disperatamente di cercare la ragazzina.
Improvvisamente, sento delle mani gelide afferrarmi il collo.
La mia vista si fa appannata per un secondo, ma poco dopo riesco a vedere il volto del mio aggressore: Jennifer....Cole....
Subito dopo sento un dolore lancinante alla guancia, mentre sento una risata malsana in sottofondo.'
"È colpa tua!"
"Sei un mostro"
"Sei veramente disgustosa."
"Sei un'assassina"
Un urlo mi riporta alla realtà.
Sto sudando freddo.
Sento il contatto con il corpo di Haymitch al mio fianco, la mia testa poggia sul suo petto.
Vedo gli occhi del mentore guardarmi, di nuovo mi sento in imbarazzo.
Devo aver gridato per davvero, avendolo svegliato.
"M-mi dispiace..io..ho avuto-" dico vergognata.
"Si lo so, anche io.."
Mi stringo ancora di più fra le sue braccia, mi sento sicura così.
"Non..lasciarmi..andare.."sussurro titubante tra le lacrime
"Non lo farò, dolcezza" mi sussurra vicino alla nuca.

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