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Effie's Pov
Alzo la testa, un po' spaesata, non ricordando assolutamente nulla della sera precedente.
Un'altra stupida festa.
Un dolore lancinante mi pervade la testa, mentre provo massaggiarmi le tempie.
Non avevo mai preso una sbornia così pesante, tanto da non ricordare più niente.
"Bene, basta così con l'acohol" penso.
In fondo, non vorrei ritrovarmi come Haymitch.
La mia stanza è un completo disastro.
Vedo miei vestiti sparsi ovunque....anzi non solo miei vestiti...ma anche quelli di qualcun'altro.
Mi porto una mano alla testa, con fare sconsolato.
"Effie Trinket, questa è l'ultima volta che perderai il controllo" penso
.............
........
Mi accovaccio vicino alle grandi finestre del salone,proprio come quando ero piccola mentre mia madre mi pettinava.
Qualche minuto dopo, sento delle dita esitanti accarezzarmi i capelli.
Il mio sguardo si illumina, mentre l'uomo si siede a fianco a me.
"Mamma veniva sempre qui, con te."
annuisco leggermente, continuando a guardare fuori dalla finestra le luci della mattina.
"Allora, come è andato il tuo primo anno da accompagnatrice, sorellina?"
Odio quando mi chiama così.
"Nella media."
Non sono in vena di aprire l'argomento Hunger Games.
"Cosa ti prende Effie? Tu vai pazza per gli Hunger Games, ne sei letteralmente ossessionata."
Sospiro, alzando gli occhi al cielo.
"Dovresti capire il dolore che si prova a viverlo in prima persona, Markus."
"Ah certo. Col tempo sembra quasi sopportabile. Non pensare che non sia difficile per noi Strateghi."
"Almeno, io ci ho messo molti anni per accettare-" continua ma io lo interrompo.
"Mi sento un mostro Markus, è questa la verità. Non posso presentarmi ogni anno portando via due ragazzi dalle loro famiglie e-"
"Effie. Non sei tu il mostro.
Stiamo solo cercando di sopravvivere.
Sai benissimo chi è il vero mostro qui." Mio fratello pronuncia queste ultime parole in un sussurro, vicino al mio orecchio lasciando un bacio sulla tempia, mentre si allontana con passo leggero  verso la cucina.
.............
........
......
Tra poche ore parteciperò ad ennesima festa importane, ma stavolta fra Strateghi. In teoria non dovrei esserci, ma essendo un accompagnatrice mio fratello ha trovato il modo di inserirmi lo stesso.
L'acqua calda mi ricade sulla schiena, mentre rimango immersa fra i miei pensieri. Non passo molto tempo in questa casa, mi fa sentire nostalgica.
Un sacco di bellissimi ricordi mi riaffiorano in testa, tanto che penso stia per esplodere.
Sento la voce di mia madre, che risuona dolce vicino alle mie orecchie. Le risate spensierate, mio padre, mia madre, e Markus tutti sorridenti ed uniti.
Apro gli occhi ed é tutto finito.
..........
.
Arriviamo davanti ad un enorme edificio, circondato da un altrettanto enorme giardino.
Il palazzo presidenziale.
Guardo un po' spaesata la grande folla di persone. Non ero mai stata ad una festa così importante.
Avanzo titubante, mentre sento le mie gambe tremare sopra i miei tacchi.
Devo dire che non sono presenti molte donne, ma le poche sono ben riconoscibili.
Parrucche stravaganti, vestiti meravigliosamente diversi, in un armonia particolare. Esattamente come me.
Ma lei no.
È l'unica ragazza a portare i lunghi capelli biondi naturali, sulle spalle.
Immediatamente mi butto verso di lei, riconoscendola.
"Olympia!"
"Effie, che bello rivederti!"
Indossa un semplice vestito argento, con un effetto scintillante che le dona molto.
In confronto a lei, sembro un clown.
"Che..bello stile.." commento
"Come..come fai a vestirti in modo così...semplice? Non hai paura del-"
La sento ridere fragorosamente.
"Beh, sai non sono molto influente nonostante sia una stilista negli Hunger Games. In ogni caso, non mi importa molto del giudizio altrui."
Il suo tono sembra quasi distaccato, ma cerca comunque di essere il più sciolta possibile.
"Mi dispiace così tanto per Cole.."
sussurra improvvisamente.
Al solo pensiero, perdo un battito.
Prima che riesca dire altro, sento una presenza alle mie spalle.
Vedo la faccia di Olympia irrigidirsi.
"Come procede la serata, signore?"
Al suono della voce di mio fratello mi rilasso.Lo stesso non vale per lei però, sembra ancora imbalsamata.
Anzi, quasi imbarazzata..
Mio fratello rivolge  lo stesso sguardo alla ragazza, e impacciatamente porge la sua mano.
"Il mio nome è Markus, Markus Trinket."
Scocco uno occhiata ad Olympia, non capendo il suo estremo imbarazzo.
La ragazza decisa e indipendente di un minuto fa, si è appena mutata in un piccolo essere indifeso.
Le sue guance solitamente pallide, si colorano di un rosa acceso.
"P-piacere, io..il mio nome è..Olympia."
........
......
"Vieni, una persona ti vorrebbe conoscere." mi sussurra Markus dietro l'orecchio stringendo la mia mano e dirigendomi verso un gruppo non troppo affollato di uomini importanti.
Strateghi.
Mio fratello mi presenta all'intimo gruppo e immediatamente mi sento così eccitata da tutte queste attenzioni.
Poi il capo stratega, Seneca Crane si fa avanti e afferra la mia mano baciandola dolcemente.
"È un piacere fare la sua conoscenza, signorina Trinket." sussurra vicino al mio polso.
C'è qualcosa di strano nel suo tocco e persino nel suo sguardo che sembra non allontanarsi mai da me, nemmeno un attimo. E questa cosa non sembra tranquillizzarmi affatto.
"Posso?" chiede facendo segno verso la pista da ballo.
Velocemente cerco con lo sguardo Markus, ma è tutto inutile.
"C-certo.." dico accennando ad un sorriso.
Il suo  sguardo viscido si posa di nuovo su di me, entusiasta.
Poi, quando posa il braccio dietro la mia schiena, sento un brivido.

Angolo Autrice
Ciao a tutti
Questa volta il capitolo è un po' più lungo.
Cosa ne pensate di Markus ed Olympia?
E quanto riguarda Seneca?
Lasciate una stellina ed un commento se vi è piaciuto il capitolo💕

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