Effie's Pov
Mi sveglio di soprassalto.
Cerco di gridare, ma è come se la mia voce fosse sotto l'acqua.
"Era solo un sogno.."
Quelle grandi mani che mi stringevano poco fa, che mi tenevano al sicuro...
Era solo un sogno.
Quella sensazione di calore, ora lascia il posto ad un freddo straziante.
Avevo tutto quello che desideravo, ma era solo un sogno.
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Non ero ancora guarita del tutto, dopo quello che era successo nelle settimane precedenti...e per questo sto continuando a seguire una specie di cura, assieme agli altri sopravvissuti alla guerra.
Inoltre, ho deciso di lasciarmi alle spalle il mio passato abbandonando le stravaganti parrucche e tutto quello riguardante la carriera da accompagnatrice.
È Plutarch a prendersi cura dei vincitori rimasti a Capital City mentre solamente Haymitch e Katniss sono ritornati quasi subito al distretto dodici.
Mentre mi avvio verso il grande cortile d'entrata del palazzo presidenziale, incontro una figura dai capelli rossi.
"Effie!" saluta la ragazza attirando la mia attenzione.
"Annie, che piacere rivederti!"dico abbracciandola. La ragazza era rimasta madre e sola a causa della morte di Finnick.
Ho passato con lei molto tempo dopo la rivolta, accompagnandola nella gravidanza. Dopotutto entrambe eravamo rimaste da sole, non avevamo nessuno.
Il piccolino rimane aggrappato alla gamba della madre, intimidito dalla mia presenza.
"Finn, non essere timido. Non ti ricordi della zia Effie?" dice dolcemente mentre mi indica al bambino.
Mi inginocchio alla sua altezza, scompigliando i suoi capelli color corallo.
Il piccolo accenna finalmente un sorriso, improvvisamente però lo vediamo correre verso una figura dietro di me.
"Peeta!" dice Annie vedendolo arrivare.
La risate dei due ragazzi crea un'atmosfera familiare.
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La sera stessa, nonostante la mattinata stancante non riuscì ad addormentarmi tranquillamente continuando a pensare ad un turbinio di ricordi dolorosi.
Inevitabilmente mi ritrovo a pensare a mio fratello Markus e ad Olympia che avevano appena iniziato a convivere..
A Katniss che dopo anni di torture da parte di Snow finalmente può cercare la tranquillità che si merita.
A Portia, Cinna e tanti altri che non rivedrò mai più.
Improvvisamente sento bussare alla mia porta, riconoscendo la voce di Plutarch.
"Effie, sono qui per darti un-"
Noto il suo sguardo soffermarsi sul mio viso.
"Tutto bene cara?"
Annuisco leggermente, portando una mano sulle mie guance umide. "Si sì certo." dico cercando di sorridere.
"Dicevo, sono qui per darti un paio di notizie."afferma mentre si siede su una poltroncina di fronte a me.
"Peeta sta finalmente molto meglio, da come avrai notato l'effetto del veleno allucinogeno è sparito.
Per questo può ritornare al distretto dodici, e tu avrai il compito di accompagnarlo un ultima volta."
Annuisco, continuando a prestare attenzione alle sue parole.
Sembrava una cosa simbolica in un certo senso. Ero stata io a portarlo a Capitol City per la prima volta e sarò io ad accompagnarlo per l'ultima volta a casa.
"Infine, sono riuscito ad accordarmi con la presidente Paylor e abbiamo deciso di assegnarti un paio di compiti una volta ritornata dal distretto dodici."
Mentre mi parla mi passa una serie di tessuti e un taccuino e finalmente il mio viso si illumina.
Senza pensarci troppo mi butto fra le sue braccia, sentendo le sue braccia stringermi timidamente.
"Grazie, Plutarch.."
silenziosamente sul suo viso appare un piccolo sorriso.
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Broken Souls
Teen FictionÈ il primo anno come accompagnatrice per Effie Trinket. Effie, dovrà condividere il suo lavoro negli Hunger Games assieme al mentore e vincitore Haymitch Abernathy. Riusciranno a collaborare insieme? *I personaggi si riferiscono al romanzo di Suzan...