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Haymitch's Pov
"Effie, posso farti una domanda?"
Eravamo entrambi avvolti sotto le coperte immacolate, mentre avvinghiavo il corpo della donna con le mie grandi braccia.
Mi piaceva ammirare il suo vero essere, non la Effie artificiale.
Con la mano libera, passo una mano fra i suoi capelli scompigliati.
Gli occhi della donna puntano verso di me, accompagnati da un sorriso.
"Perché lo hai comprato?"
Alzo il mio polso verso il soffitto, rivelando lo scintillante braccialetto dorato.
La sento ridacchiare leggermente.
"Ma come perché? L'ho fatto perché sei importante, è un simbolo."
"Non c'era bisogno di comprare uno stupido braccialetto per mostrarmi il tuo interesse." borbotto.
La sua espressione cambia improvvisamente, la vedo corrugare la fronte e guardarmi contrariata.
Il suo sguardo tagliente continua a puntare verso di me.
"Sei impossibile, Haymitch..." dice sbuffando mentre si volta dandomi le spalle. Il suo atteggiamento mi fa sfuggire una piccola risata.
In risposta, avvolgo nelle mie braccia le sue rigide spalle.
Avvicino le mie labbra al suo orecchio per poi sussurrare: "Anche tu sei importante, Trinket."
Subito dopo, sento il suo corpo sciogliersi fra le mie braccia
........
.....
Continuo a girarmi fra le mani quell'oggetto così scintillante.
Nell buio della piccola stanza, la sua lucentezza risalta chiaramente.
Mentre penso a tutto quanto.
Mentre penso a lei.
Ormai siamo tutti tormentati da qualcosa in questo maledetto bunker.
Penso a Katniss, che oltre a proteggere la sua famiglia, desidererebbe proteggere anche Peeta.
A Finnick, che avendo saputo del rapimento di Annie, annega il suo dolore creando nodi complicati.
Ed io, che non riesco nemmeno a proteggere me stesso, come potrei proteggere gli altri?
.........
......
Dopo la ennesima riunione della "squadra", ci dirigiamo tutti verso la mensa per l'ora di cena.
La presidente Coin ci ha riferito che Katniss accetterà il ruolo di Ghiandaia Imitatrice solo a certe condizioni, e la presidente non sembra condividerle.
Il silenzio della cena viene interrotto dal televisore, in cui spicca il viso di Peeta.
Non è più il Peeta di una volta però, è più magro, più pallido e sembra quasi malato.
"Il mio ragazzo" penso desolato e arrabbiato per aver abbandonato anche lui a Capital City.
Katniss si avvicina lentamente allo schermo, come cercando di avvicinarsi al ragazzo stesso mentre Gale rimane dietro di lei.
Peeta sembra blaterare cose come un "cessate il fuoco" ed invocando la resa di Katniss.
Una volta finito, vedo la ragazza correre dritta verso la fine della stanza; non sostenendo più quell'atmosfera.
Decido di seguirla, mentre dico a Gale che ci avrei pensato io.
Trovo Katniss appoggiata ad un muro, fuori dalla grande stanza.
La ragazza alza lo sguardo verso di me,per la prima volta dopo settimane incontro il suo sguardo.
"H-haymitch.."
"Q-quello non è Peeta, non è lui.."
Sussurra fra i singhiozzi, mentre scuote leggerete la testa.
Senza pensarci, stringo Katniss fra le mie braccia e lacrime silenziose bagnano le nostre guance.

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