5. Hope

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10 Maggio 2019

Eccomi qui, nella stessa casa di un'anno e mezzo fa, la stessa casa di quella conoscenza con la madre, la stessa casa della serata di beneficenza, con la differenza che, questa volta, lei non c'è. In questo momento ogni mio ricordo è salito a galla dettagliato, il primo incontro al parco, il secondo nel bar, i fiori, la cena, l'abbandono, il nuovo inizio, il viaggio, la mostra, il ritorno e le rivelazioni, ma la cosa più brutta è stato l'addio, il suo volto inorridito e spaventato nel sentire quel 'ti amo' fuoriuscire dalle mie labbra. Fino ad ora, mai avevo pensato a tutto quello che fosse accaduto negli ultimi periodi, ma ritrovarmi in questa casa mi ha fatto rivivere tutti i momenti con lei e, cavolo, mi manca...mi manca da morire.

<<Hope...ci sei?>> mi domanda Chris, schioccando le dita davanti ai miei occhi. Minuti interi, dal cancello al 'parcheggio', li ho trascorsi a pensare a lei, solo ed esclusivamente a lei.

<<S-si, scusami.>> dico notando che Chris avesse parcheggiato; Scendo dall'auto incrociando lo sguardo di Giada, ha uno sguardo strano, quasi preoccupato, ma decido di non prestargli troppa attenzione e aggancio il braccio in quello di Chris. Ci dirigiamo verso l'enorme casa in un silenzio a dir poco imbarazzante e pesante, beh almeno per me è così. Raggiungiamo l'entrata, trovando la porta aperta, ci accomodiamo dentro il salone, una voce urla nella nostra direzione, così ci giriamo trovando una Sasha vestita magnificamente con un vestitino aderente blu notte.

<<Ragazzi, finalmente, accomodatevi.>> dice sorridendoci per salutarci.

<<Ciao, Sasha.>> diciamo in coro

<<Prego, venite in giardino, è li che si svolge la festa e dove sta la festeggiata.>>

<<Si ora veniamo, siamo arrivati adesso.>> dice Giada giustificandosi

<<Bene.>> dice la bionda. Ci dirigiamo in giardino, tavoli rettangolari di otto posti massimo sono posizionati al centro di esso, un ampio buffet su due lati del giardino, molte persone vestite per bene ma non eccessivamente eleganti parlano, ridono o sono semplicemente seduti ai diversi tavoli, non è cambiato molto dall'ultima cena fatta qui, solo che ora non c'è la copertura. Riesco a riconoscere qualche volto visto alla cena e non posso fare altro che essere imbarazzata e a disagio, l'ultima volta ero con Sam, con la nipote o la parente o la cugina di qualche signora o signorina che mi guarda con attenzione, sia me che la ragazza elegante e raffinata al mio fianco; solo ora faccio caso a come sia vestita Chris, una camicia celeste, sbottonata ai primi bottoni con sopra una giacca blu, dei pantaloni beige le avvolgono le gambe sottili ma muscolose e per concludere dei mocassini, senza calzini, marroni.

<<Ragazzi vi accompagno al vostro tavolo, venite.>> dice Sasha distogliendomi dai miei pensieri, la seguiamo tra i tavoli, fino ad arrivare al nostro, non molto distante dal buffet e dalla 'pista da ballo'; ci sediamo e iniziamo a parlare del più e del meno insieme a Sasha.

<<Allora ragazzi, è stato facile arrivare qui?>> chiede la bionda, mettendosi tra me e Giada

<<Si, complimenti, che bella casa e anche la festa.>> risponde Liam.

<<Sono contenta che vi piaccia, tra un po inizieranno a servire gli antipasti e a suonare, devono ancora venire alcuni invitati.>> dice, mentre della musica dolce si propaga nell'aria, facendo sorridere Sasha <<Ecco una delle due cose.>> ridiamo di seguito, fino a quando una figura con un outfit total black non si para dietro Sasha cingendogli le braccia intorno ai fianchi.

<<Hey ragazzi, buonasera.>> disse Alessandro, sorridendoci. L'amico di Sam è qui, era tornato qualche mese fa e nonostante tutte le domande di Sasha non sapeva dove fosse Sam, non erano nella stessa squadra. All'inizio preoccupò parecchio la bionda, ma col passare del tempo si rassegnò e non stressò il suo, ormai, fidanzato.

The Love Maze: Stringimi più forteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora