22. Hope

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14 Giugno 2019

La giornata passa più in fretta di quanto mi aspettassi, e finisco in anticipo il manoscritto in programma per questa settimana. Bruno è entusiasta di questo autore, e anche io, è una delle proposte online dataci dal Signor Scarano e Javier.

<<Ehi... hai finito?>> chiede Bruno entrando di scatto nel mio ufficio, finalmente arredato a modo mio, sempre grazie a Bruno. Indossa un completo nero e una cravatta viola: è molto elegante.

<<Si, adesso.>> scrivo le ultime cose al computer e chiudo il tutto. Prendo il telefono sulla scrivania e lo metto in borsa, e mi avvicino a Bruno.

<<Wow, come siamo eleganti. Esci?>> chiede Bruno, mentre ci dirigiamo all'ascensore. Non trovo tutta questa eleganza, ho un semplice vestito a tubino bordeaux, con del pizzo nero sulle spalline; Forse è il trucco che mi rende più elegante. Questa mattina avevo necessità di sbarazzarmi di tutto il caos che ho dentro, così ho deciso di truccarmi alla perfezione... per rendermi presentabile.

<<Si, è il compleanno di Sasha e ci ha invitato a passare la serata insieme, andremo in un locale in centro.>> entriamo in ascensore e Bruno schiaccia il pulsante del parcheggio.

<<Sasha... Sasha Martinelli?>> chiede curioso

<<La conosci?>>

<<Chi non la conosce... migliore amica di Sam, figlioccia dei Ferrari e sorella minore di Oliviero Martinelli, che riposi in pace.>> dice facendo il segno della croce.

<<Conoscevi Oliviero?>> chiedo. Sam me ne ha parlato solo una volta, nella foresta, ma non mi ha detto tanto.

<<Di persona, no. So che era il migliore amico di Ferrari, erano inseparabili, ma una notte hanno avuto un'incidente in auto. Lui non ce l'ha fatta, è morto sul colpo, erano su tutti i giornali. Un mese dopo la compagna si è suicidata lasciando a Sam la custodia della figlia, Sara... non so se la conosci.>> esce dall'ascensore, entrambi ci dirigiamo alle nostre rispettive auto, una di fianco all'altra.

<<Si, conosco Sara.>> dico senza emozione.

<<Che c'è?>> chiede afferrandomi il braccio, voltandomi verso di lui.

<<Nulla... forse questa sera la rivedrò, è sicuro che Sasha l'abbia invitata.>> non sento e vedo Sam da quella mattinata, da quando le ho mentito spudoratamente per proteggermi. Ormai sono tre settimane e non c'è bisogno di dire che sono stata una merda per tutto il tempo, ma ovviamente cerco di non pensarci e di concentrarmi sul lavoro.

<<Beh, tesoro è normale. Però io sono sempre della stessa opinione: sei stata una stupida, quando ti ho detto di pensare a te, non intendevo questo, ma di fare quello che il tuo cuore sente. Capisco che non ti fidi di lei e che hai paura, ma forse poteva essere la volta buona.>>

<<Non ha importanza, ormai è andata come doveva, non posso stare con qualcuno di cui non mi fido.>> dico fredda

<<Certo, ma non puoi neanche stare con qualcuno che non ami... la fiducia col tempo può crescere, l'amore no.>>  ha ragione, ma ormai ciò che ho fatto non cambierà, ho allontanato Sam prima che lo facesse lei.
<<Dai, su col morale. Io vado, divertiti.>> mi saluta con due baci sulla guancia ed entra nella sua BMW nera. Salgo anche io sulla mia Lancia Y e guido fino a casa, qualche canzone passa per la radio, ma non ho voglia di cantarne neanche una. Forse Bruno ha ragione, forse poteva essere la volta buona... ma fino a che punto? Per quanto tempo? Sarebbe ripartita e mi avrebbe lasciata con un cumulo di niente tra le mani.
Arrivo nei garage e scendo dall'auto, sospiro pesantemente e mi dirigo nel mio appartamento. Terzo piano.

The Love Maze: Stringimi più forteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora