15. Hope - Sam

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21 Maggio 2019

La luce del sole arriva dritta sui miei occhi facendoli schiudere lentamente, guardo il soffitto per qualche secondo prima di voltarmi dall'altro lato del letto, non trovando Bruno. Ispeziono la stanza non trovando una minima traccia di Bruno, controllo il cellulare, le otto, sono in ritardo. Ho delle chiamate perse da parte di Sasha e Giada, decido che le avrei chiamate più tardi, mi alzo e mi dirigo in bagno, ho il volto stanco e distrutto dai pensieri, sospiro e ritorno in camera. Decido cosa mettere per la riunione e prendo il completo, composto da una gonna a tubino, una blusa e un blazer.

<Oh, sei sveglia. Facciamo colazione?> chiede Bruno entrando dalla porta che collega le due stanze, è avvolto in abito celeste chiaro, camicia bianca e cravatta blu come le scarpe.

<Da dove hai tirato fuori questo abito.> non glielo avevo mai visto

<Non lo mettevo da un po e visto che è una magnifica giornata ho deciso di osare.> sorride <Forza, ho fatto portare la colazione sul terrazzo.> lo seguo e ammiro il sole illuminare il Vecchio Ponte. Facciamo colazione parlando del più e del meno.

<Ti giuro, mi svegliai e non ricordavo più nulla, sapevo solo che ero nudo nel letto del mio migliore amico.> disse ridendo

<Wow, non posso crederci che sei andato a letto con lui>

<Beh sinceramente, è più strano che lui sia venuto a letto con me, io ne ero innamorato... > dice finendo il succo. Guardai il Ponte e improvvisamente i miei pensieri si spostarono su Sam, chissà se è tornata a casa. Non credo partecipi alle riunioni, se così fosse sono nella merda più totale, ieri a cena ero concentrata solo su di lei e se facessi la stessa cosa anche oggi credo che morire dalla vergogna.

<Sai se Sam presenzierà alle riunioni?> chiedo a bassa voce

<Non lo so, ma credo di no, il vecchio amministratore non ha mai partecipato.> dice

<Okay.> mi alzo dal tavolino e mi dirigo in stanza, metto il Blazer e prendo la borsa con ciò che mi occorre per la riunione. Io e Bruno ci dirigiamo alla reception per raggiungere la sala riunioni. Una stanza ampia con alcuni divanetti, un tavolo abbastanza grande in vetro sul lato destro e sei sedie in tessuto beige intorno al tavolo. C'è il signor Romano e altri due uomini, ci avviciniamo ai tre e salutiamo cordialmente.

<Lei è la Signorina De Angelis, ho sentito parlare molto bene di lei e della sua presentazione, non vedo l'ora di vederla.> dice uno dei due uomini, il più giovane, forse anche più di Bruno

<Grazie Signor...> stringo la mano e lo guardo saettando lo sguardo dal suo volto alla stretta di mano

<Javier, Javier Moretti> sorride

<Javier, iniziamo?> lo richiama il più grande. Ci sediamo e iniziamo a discutere delle proposte di mercato a cui abbiamo lavorato io e Bruno, inutile dire che ero agitata ma Bruno mi ha subito tranquillizzata come la prima volta.

<Complimenti, la sua fama non è mai stata più corretta, ha fatto un'ottimo lavoro con il Best seller> si congratula il più grande, il Signor Scarano.

<Grazie mille.> rispondo lieta

<Sono curioso di sapere domani cosa si inventerà per le proposte.> dice il Signor Moretti affiancandosi a me, ci dirigiamo fuori dalla sala riunioni e ci fermiamo alla reception

The Love Maze: Stringimi più forteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora